Ieri sera non ha vinto solo l’Uruguay per 2 a 1. Ha vinto lo sport. Fa sempre piacere assistere ad un atto di fair play di questo tipo, specie se i protagonisti sono due stelle come Cristiano Ronaldo e Edi Cavani.
L’Uruguay ha il suo eroe, lo conosciamo tutti, lo hanno amato (e lo amano ancora) a Napoli: è Edinson Cavani, autore di due favolose doppiette che hanno permesso alla biancoceleste di accedere ai quarti e diventare una delle favorite insieme alla Francia. Le due formazioni si incontreranno proprio nei quarti di finale.
Eroe che si fa male. Molto male. Soffre, non solo per il dolore, ma perché vorrebbe restare in campo e dare ancora quel meglio che sa di poter dare fino alla fine, ma non può e nonostante il Portogallo sia in svantaggio, quel fenomeno, quel singolo, quella stella di Cristiano Ronaldo si ferma ad aiutare l’attaccante avversario, quell’attaccante che ha condannato i lusitani.
Un campione si riconosce anche da alcuni gesti, quei gesti fatti a gioco fermo. E Ronaldo è campione anche senza il pallone al piede. Un bellissimo gesto di fair play il suo che ha ricevuto l’applauso dell’intero Fisht Olympic Stadium di Sochi. Ieri sera, in Russia, abbiamo assistito ad un calcio di qualità ma, soprattutto, a quello che lo sport rappresenta e dovrebbe sempre rappresentare: fratellanza, oltre le bandiere ed oltre ogni colore.
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