Ibrahimovic e la voglia di tornare al Milan dopo sette anni

Zlatan Ibrahimovic, giorno dopo giorno, sembra sempre più vicino ad indossare di nuovo la maglia rossonera dopo 7 anni. L’attaccante svedese, in un’intervista a Vanity Fair, ha parlato della voglia di tornare in Italia e riapprodare in uno dei tanti club che lo hanno accolto in serie A. “Che il Milan mi piaccia non è un segreto, c’è interesse per un eventuale ritorno. Sì o no? Non dico no ma neanche sì, vedremo… Mi hanno trattato bene, arrivavo dalla tristezza di Barcellona e mi hanno restituito il sorriso. Volevo sdebitarmi. Anche se, a conti fatti, starei bene un altro anno qui a Los Angeles”.

La punta di Malmo ha poi ricordato, con il sorriso sulle labbra, la permanenza nel club rossonero: “Al Milan ho passato due anni molto belli e non avrei voluto andarmene ma, come racconto nel libro, mi hanno ‘forzato’ ad andare a Parigi. Abbiamo vinto, sono diventato capocannoniere. Quello che posso dire è che un ottimo club e si respirava un’aria fantastica. E c’era la vecchia guardia. Giocatori incredibili con cui ho avuto la fortuna di giocare e vincere”.

Zlatan ricorda poi i tempi d’oro in cui dominava la scena in Italia: “So cosa significa vincere in Italia. Vincere è tutto. Ci sono riuscito con i tre più grandi club d’Italia, la Juve, il Milan e l’Inter. ​Tanti giocatori hanno giocato solo per una squadra, io invece ho avuto la fortuna di girare e giocare nei migliori club del mondo e sono riuscito a fare bene ovunque“.

A Barcellona forse la stagione più sfortunata vissuta da Ibra nella sua gloriosa carriera calcistica: “Non andò benissimo? Io la vedo diversamente. I primi sei mesi è andata molto bene, e poi tutto è cambiato in peggio. Nel libro racconto bene: Guardiola aveva un problema con me, solo che non voleva affrontarlo e io non riuscivo più a essere me stesso, con il suo atteggiamento è riuscito a farmi dubitare di me e delle mie capacità. Certo, poteva andare meglio in termini calcistici ma ho imparato molto. Imparare e crescere è un po’ il senso della vita”.