Pasquale Iadaresta: “Foggia? C’è da fare i complimenti a Corda e società”

Pasquale Iadaresta, Foggia - Nardò

Coppa Italia, Serie D. Foggia - Nardò, foto di Antonio Errichiello

Abbiamo intervistato l’ex Foggia, Pasquale Iadaresta, oggi al Picerno in Serie D. La squadra lucana ha recuperato undici punti nelle ultimi gare, portandosi solo a -1 dalla capolista Taranto. Altre due gare, contro il Fasano e il Gravina, potrebbero regalare all’ex Foggia il ritorno nei professionisti.

Ai nostri microfoni, il classe ’86, ha parlato di ambizioni e futuro, delle difficoltà di un campionato, quello di Serie D, interrotto varie volte nel corso dell’anno, dedicando infine un pensiero alla sua ex squadra, per la buona stagione e l’inaspettato sogno playoff, terminato poi col Bari.

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Foggia - Nardò
Coppa Italia, Serie D. Foggia – Nardò, foto di Antonio Errichiello

Un commento su questa stagione e sul cammino dell’AZ Picerno.

“Non è stato un campionato facile, quello di Serie D. Diversa alla C dove ci sono stati rinvii ma si è sempre giocato, qui abbiamo subito delle interruzioni. Senza contare che ero arrivato ad ottobre, senza preparazione. Però poi le cose hanno preso la giusta piega, e abbiamo recuperato 11 punti. Siamo a ridosso del Taranto. Tirerò le somma a fine stagione, dato che mancano ancora due giornate. Ma dobbiamo cercare sicuramente di vincerle e sognare la promozione.

Cosa prospetti per il futuro?

“Ho un altro anno di contratto con il Picerno. Il sogno è sicuramente quello di tornare presto a giocare in uno stadio pieno. Anche se so di avere un’età, voglio dare comunque il massimo finché potrò giocare”.

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Foggia - Nardò
Pasquale Iadaresta durante la partita di Coppa Italia, in Serie D, Foggia – Nardò, foto di Antonio Errichiello

Molti giocatori hanno preso subito ad allenare, come De Zerbi o Marchionni. Ti piacerebbe intraprendere quel tipo di carriera?

“Ora come ora ti direi di no, anche se non lo escludo. So per certo che comunque vorrei continuare a lavorare nel mondo del calcio. Allenare è una vocazione, immagino che anche la testa e le ambizioni siano diverse rispetto a chi gioca in campo. A me piace scendere in campo.

Hai seguito il Foggia? Come valuti questa stagione e l’inaspettato, seppur breve, sogno playoff?

“Sicuramente il Foggia ha fatto più che una buona stagione. C’è solo da fare i complimenti a Ninni Corda e alla società per quanto costruito.

Secondo te la squadra meritava di più col Bari?

“Questo non te lo so dire. Quelle dei playoff sono gare secche, è difficile fare valutazioni su quei 90 minuti. Valuto l’intero campionato e basta vedere la partita del primo turno col Catania, dove il Foggia ha fatto una gran partita, per dire che la squadra è stata eccezionale”.

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