Mancano pochi giorni al big match che vedrà fronteggiare le due principali squadre di Milano; il derby della madonnina, Inter-Milan, si giocherà domenica alle 20:30. Una tradizione secolare, una sfida tra bomber, Mauro Icardi contro Gonzalo Higuain. Il Pipita però minimizza: “Nel calcio si gioca in 11 contro 11 più tre cambi a testa”, ma è evidente che il peso specifico dei due bomber argentini sul derby non potrà essere assolutamente insignificante. Negli ultimi 20 anni la maggior parte dei calciatori di caratura internazionale, all’esordio nel derby, hanno lasciato la loro firma: “Weah, Inzaghi, Shevchenko, Kakà, Ronaldinho, Ronaldo e Ibrahimovic: tutti in gol al loro primo derby… Spero di far parte di questo club, anche se la cosa più importante è vincere, non chi segna. Dobbiamo vincere per avere la consapevolezza di non essere inferiori a nessuno, che è diverso che essere migliori di tutti“.
Ma cosa è successo davvero con i bianconeri? – “Decisiva la panchina nella finale di Coppa Italia contro il Milan? Dentro ho sentito che si era rotto qualcosa – dice Higuain – Poi hanno preso Ronaldo… Io non ho chiesto di andare via. Con l’arrivo di Cristiano volevano fare il salto di qualità, loro mi hanno detto che non potevo rimanere. Per me il Milan è stato la soluzione migliore. Poi se la società pensa di aver fatto la cosa giusta, è una decisione loro. Praticamente, lo dicono tutti, mi hanno cacciato. Ma non c’è nessun sentimento di rivalsa“.
Gonzalo fa un punto sulla situazione e marca gli obiettivi stagionali: ” Lo scudetto? Il campionato è una competizione in cui conta la continuità. Ci manca ancora qualcosa, l’obiettivo è portare la squadra in Champions e segnare il maggior numero di gol possibili. In Coppa Italia ed Europa League invece dobbiamo provarci. Con Napoli e Atalanta abbiamo perso 5 punti. Se non siamo attaccati alla Juventus è per errori nostri“.
Sul rapporto con il c.t Gattuso: “Il mister mi ha conquistato subito, mi sta migliorando. E’ una persona che ama il calcio come Sarri, ha una voglia matta di vincere e mi piace perché prova a far uscire il meglio di me. E’ molto esigente, ma muore per i suoi giocatori: per questo lo seguono. Non ci sono tanti allenatori così. Sarri? Lui rimane il migliore che abbia avuto, anche se Gattuso gli somiglia“.
Sfida nella sfida dunque, il pipita su Icardi: “Cosa gli invidio? Il colpo di testa, è micidiale. E dentro l’area è un assassino. Capitano come lui? Non mi piace esserlo”.
Nel frattempo, guardando un po’ più avanti, si parla molto di Ibrahimovic…
“A me piace giocare con i grandi campioni, e lui lo è. Il mio idolo da bambino? Ronaldo, il Fenomeno, non potrò mai essere come lui…“.
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