Guerra in Ucraina, la Juve mette in salvo in Italia ottanta persone
Una grandissima iniziativa.
Nella giornata di ieri, la Juventus non è scesa solo in campo a Genova con la Sampdoria, ma anche in favore di persone che, ad oggi, stanno provando sulla propria pelle atroci sofferenze.
I bianconeri hanno infatti accompagnato ottanta profughi ucraini dalla città di Zahony – al confine tra Ungheria e Ucraina – in Italia. Si tratta in stragrande maggioranza di bimbe, bimbi e ragazzi, fra i 6 e i 14 anni, insieme ad alcune mamme. Una parte di queste persone – si legge sul sito ufficiale della società – è stata recuperata in seguito a una richiesta di aiuto della Federazione Calcio ucraina per portare in salvo i bambini e i ragazzi delle scuole calcio evacuati da Kiev, Kharkiv e dalle altre zone colpite dai bombardamenti.
La partenza da Zahony, al confine tra Ungheria e Ucraina. pic.twitter.com/cmV4NA8cw7
— JuventusFC (@juventusfc) March 12, 2022
La delegazione bianconera – di circa 20 persone – è arrivata in Ungheria nella mattinata di sabato, accolta dal sindaco di Zahony.
Le ottanta persone saranno ospitate in provincia di Cuneo, a La Morra, nell’Hotel Santa Maria, messo a disposizione dalla Regione Piemonte e dalla Protezione Civile, che si sono immediatamente attivate nel supportare questo progetto.
“Questa spedizione” – il messaggio dei bianconeri, denso di significato – “ha per tutta la Società un grande significato: siamo tutti a fianco di chi sta soffrendo a causa della guerra, nella speranza che presto torni la pace“.
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Immagine in evidenza: guerra in Ucraina, la Juventus porta in Italia 80 persone – crediti foto: pagina ufficiale Facebook Juventus