Conflitto Russia-Ucraina, De Zerbi: “Svegliati dalle esplosioni”

Al telefono con l’agenzia Italpress, Roberto De Zerbi ha descritto il suo stato d’animo a seguito dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. 

Il tecnico, al timone dello Shakthar Donetsk, si trova ora in albergo insieme ad alcuni calciatori e allo staff:

“Me ne sto in camera, è una brutta giornata. Ho aspettato a lungo che la federazione sospendesse il campionato, fin da quando è successo quel che é successo col Donbass…però non mi sono mosso, perché io sono qui per fare sport e non potevo girare le spalle al campionato, ai tifosi che ci seguono… ho tredici ragazzi brasiliani, il mio staff… potevamo tornare a casa almeno fino a quando non ci fosse stata sicurezza, no, abbiamo aspettato…stanotte ci hanno svegliato le esplosioni” – ha detto.

Roberto De Zerbi
Roberto De Zerbi, crediti: FC SHAKHTAR

[…] L’Ambasciata italiana ci aveva sollecitato – prosegue – di andarcene ma non potevo, ripeto, io uomo di sport, girare le spalle al club, al calcio e andarmene cosí… e alla fine hanno chiuso lo spazio aereo e si sta qui…” […].

In un’intervista a Rete Sport, ha parlato anche il vice di De Zerbi, Davide Possanzini:

“Per i calciatori è davvero tosta, ci sono i ragazzi ucraini che sanno di cosa si parla, di cosa si tratta. Adesso è tutto degenerato, i brasiliani sono in hotel come noi, per noi civili non c’è nulla di preoccupante. Per ora. Volevamo andare al confine in macchina, ma non ce la facciamo con un pieno. Sono 700 km.

Dovevamo partire oggi pomeriggio, per senso di responsabilità e dovere abbiamo scelto di non muoverci prima. Siamo bloccati qui, la società da stamattina all’alba ci ha fatto lasciare le nostre case per andare in hotel. Siamo al sicuro, stiamo bene e aspettiamo comunicazioni dall’ambasciata”.

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Immagine in evidenza: Roberto De Zerbi conquista il suo primo trofeo alla guida dello Shakthar Donetsk – crediti foto: pagina ufficiale Facebook FC SHAKTHAR