Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Lecco (andata finale playoff Serie C 2022/23) - crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)
“La Figc aspetta. Non vuole commettere errori, la situazione è delicatissima. E almeno 11 piazze si devono rassegnare: conosceranno il loro destino solo a fine agosto. Serie B, Serie C o addirittura fine dei giochi? Bisogna solo aspettare. Il Consiglio federale del 28 luglio discuterà di questo tema, ma l’indirizzo è chiaro e tutti si dovranno adeguare, fino alla Serie D e i campionati dilettantistici coinvolti. Consoliamoci: ad agosto si potrà fare qualche giorno di vacanza in più. Poi sarà un tour de force“. È quanto si legge sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, che riordina le idee dopo tutto quanto successo negli ultimi giorni, a seguito delle decisioni del Collegio di Garanzia del CONI.
I club in attesa sono 11, vale a dire:
Quali sono i giorni chiave attesi dalle società coinvolte?
* = Con una nota, quest’oggi (19/07/2023) la FIGC ha annunciato che la riunione del Consiglio Federale si terrà giorno 24 luglio e non più il 28.
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Procedendo per gradi, il primo topic da sviluppare è il format dei prossimi campionati. Come si legge ulteriormente, la certezza è “che la Figc, come Lega B e Lega Pro, non vuole cambiare il format dei campionati: la Serie B resterà a 20 squadre, la Serie C a 60. L’unico modo per riuscirci è aspettare l’esito dei prossimi due gradi di giudizio: il Tar del Lazio il 2 agosto, il Consiglio di Stato il 29. Solo allora, quando si saprà effettivamente quante squadre saranno escluse dai campionati, la Figc procederà al completamento degli organici, evitandone l’allargamento. E quindi la volontà della B di partire il 19 agosto e della C il 26 sarà cancellata. Dal 30 si potranno fare riammissioni e ripescaggi e dal 2 settembre si potrà giocare, con probabili appendici di mercato per i club in causa e rinvii delle loro prime giornate. Con evidenti disagi: bisogna aspettare 40 giorni, sul mercato non ci saranno prime scelte, le campagne abbonamenti slitteranno, la Coppa Italia sarà negata, eccetera“.
Per quanto riguarda la Serie B, come già noto le due squadre ad aver acquisito sul campo il diritto a giocare il prossimo campionato di cadetteria sono Reggina e Lecco, che hanno preannunciato di voler proseguire nell’iter giudiziario per difendere quanto ottenuto col merito sportivo. Le squadre in ballo, che ambiscono ad un posto in B, sono diverse: si pensi a Brescia, Perugia (che però ha attualmente il problema dell’impianto di illuminazione del Curi, che va rifatto – ci vogliono ancora 10 giorni. Come alternativa è stato indicato lo stadio di Benevento. Possibile richiedere una deroga in questi casi? Le norme sono contorte e contraddittorie, per questo anche la SPAL ci prova), da ieri per l’appunto la SPAL che ha presentato in extremis la domanda di riammissione, il Foggia “che si considera prima alternativa al Lecco in quanto finalista dei playoff e ha fatto domanda di ripescaggio, ma in tal senso le Noif privilegiano le retrocesse“.
“Già oggi la Lega B visionerà la domanda (in riferimento a quella della SPAL ndr.) e poi (come le altre) la girerà a Covisoc e Commissione Infrastrutture che – si legge – prima del 28 daranno il parere alla Figc per il Consiglio federale, quando saranno stilate le varie graduatorie. Senza però utilizzarle, come detto. E se il Perugia sarà bocciato, farà un altro ricorso“.
Sulla Serie C, anche qui bisogna aspettare perché la definizione degli organici va da sé essere fondamentale per la determinazione del calendario. L’unica decisione che dovrebbe essere quantomeno “naturale” è la riammissione del Mantova al posto del rinunciatario Pordenone. Poi c’è il Siena che ha chiesto l’ammissione alla D: “se accontentato (difficile) rinuncerà ad andare al Tar e quindi potrà essere anticipato anche l’inserimento dell’Atalanta U23“.
Se invece il Brescia tornerà in Serie B, il suo posto in terza serie non verrà preso dall’Alcione Milano, sì prima in graduatoria ma che non ha fatto in tempo ad ottenere “l’agibilità del Prefetto per giocare all’Arena di Milano e quindi deve rinunciare“; in tal senso, attende il Fano, secondo, “che ha presentato regolare domanda e prenderà quel posto, superando la Casertana (terza) e il Trapani (quarto)“.
E se anche il Perugia dovesse tornare in B? Si sceglierebbe “l’ultima ripescata tra le retrocesse dalla C e la prima della lista è il Piacenza, che ha presentato regolare domanda“. Insomma, anche i destini di Fano e Piacenza sono legati a quelli di Reggina e Lecco, ecco perché anche la Serie C dovrà attendere il 29 agosto per cominciare.
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Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Lecco (andata finale playoff Serie C 2022/23) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)
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