E se la popolarissima e seguitissima serie TV, “Game of Thrones“, (“Il Trono di spade”) fosse un campionato di calcio? Se l’è chiesto il Daily Express, la cui redazione si è divertita ad assegnare ad ogni squadra della Premier League ad una casata della serie, con tanto di motivazione.
Effettivamente, casate e personaggi di “Game of Thrones” sembrano avere caratteristiche e storie simili con i fatti narrati nella serie. Proprietari, allenatori, calciatori e capitani, fallimenti e successi del calcio inglese trovano analogie perfette in “Game of Thrones“.
“Proprio come i Baratheon, l’Arsenal reclama il trono ma non riesce a farcela, nonostante la posizione iniziale sembrasse perfetta”.
“Sfuggiti alla morte” (la retrocessione) varie volte negli ultimi anni, non si sono persi d’animo e sono ancora competitivi”.
“Rudi, crudi e senza paura, guidati da un leader carismatico (Eddie Howe), a capo di una banda di predoni senza paura. Duri”.
“Guidati (fino a poco tempo fa) da un individuo incompreso che si ritiene uno “Special One” (Josè Mourinho), per essere poi tradito e pugnalato alla schiena dalla vecchia guardia (Terry, Fabregas e gli altri)”.
“Hanno iniziato il loro cammino vincendo battaglie contro i grandi poteri del Nord (Liverpool), ma sono stati bloccati dal freddo a partire da Natale e dopo hanno lottato disperatamente per rimanere a galla”.
“Casata paziente e rispettata, governata da uno dei grandi pensatori di questo periodo, Roberto Martinez, leader ha mantenuto la sua posizione grazie una grande presenza al suo fianco, che ha dissuaso tutti i dubbiosi: Romelu Lukaku”.
“Considerati dapprima irrilevanti e deboli, sotto la guida di una potente figura rappresentativa alias Claudio Ranieri, hanno costruito in silenzio la loro forza e ora hanno tutto il potere”.
“Considerati da alcuni la più potente casata della storia, hanno bisogno di smetterla di vivere delle glorie passate. C’è una nuova speranza sulla scena (Jurgen Klopp) e la voglia di condurre i propri seguaci alla vittoria“.
“In possesso di grandi disponibilità finanziarie. Ossessionato dal trascinare verso il basso i suoi principali avversari“.
“Ricchi sfondati e fino a poco tempo fa controllati da un patriarca dominante (Sir Alex Ferguson)”.
“Reputazione e legami familiari qui non contano nulla, con il leader freddo e calcolatore (Mike Ashley) che tira le fila dietro le quinte e che si accerta che nessuno sia al sicuro nelle proprie posizioni“.
“Casata orgogliosa con un seguito leale, ma isolata e non considerata come un giocatore principale”.
“Sono stati decimati in un passato recente. I suoi migliori talenti sono stati sparsi al vento o catturati dai rivali”.
“Casata impopolare e fuori moda, che si fa strada verso i piani alti del potere a spese degli altri. Diretta da una figura temibile, ma non universalmente apprezzata (Mark Hughes)”.
“Sopravvissuti, senza molti amici. Molti li considerano morti e sepoli, ma non possono essere considerati fuori dai giochi ancora”.
“Popolari, il loro potere è cresciuto nel corso degli anni, ma hanno sofferto addii shock (Laudrup e Monk) e sembrano un’ombra di sé stessi”.
“Una forza potente che minaccia di avventurarsi in un territorio inesplorato. Come il Leicester, hanno una posizione forte nonostante manchino della storia delle altre casate“.
“Misteriosi, non si sa molto sulle origini del loro potere, eccetto che deriva da una terra straniera. Imprevedibile, può rovesciare altri giocatori importanti“.
“Onesti e con i piedi per terra, guidati da un pragmatico senza fronzoli (Tony Pulis)”.
“Potenti da poco, si stanno godendo il dolce profumo del successo. Si stanno espandendo velocemente, con una matriarca volitiva che lavora dietro le quinte (Karren Brady)”.
Fonte originale: Daily Espress
Fonte italiana: corrieredellosport.it
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