In questo articolo vogliamo raccogliere le più belle frasi di Zdeněk Zeman, che ripercorrono tutta la carriera, lo stile di vita e lo stile di gioco del mister boemo.
Dal Foggia alla Roma, tra aneddoti, curiosità, calciatori e quant’altro. Ecco le più belle frasi del tecnico Zdeněk Zeman:
“Il vero segreto del Foggia non era Zeman ma Pasquale Casillo: se lui fosse rimasto, la squadra non sarebbe mai retrocessa.”
Seguici anche su Telegram! Clicca qui! Continua a leggere dopo la foto.
“Non c’è nulla di disonorevole nell’essere ultimi. Meglio ultimi che senza dignità“
“Tutte le partite partono dallo 0-0, sta alla squadra cambiare il risultato“
“Be’…se non abbiamo vinto lo scudetto vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa…”
“Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente.”
“Non conto le sigarette che fumo ogni giorno, altrimenti mi innervosirei e fumerei di più.”
Seguici anche su Telegram! Clicca qui! Continua a leggere dopo la foto.
“Mio padre mi voleva medico. Come lui. Meno male che non è andata così.”
“Dovrei parlare di arte? Di politica? Di economia? Io sono uno che sta nel calcio, se un giornalista viene da me lo fa perchè vuole avere un’opinione competente, altrimenti fuori dal calcio io sono uno qualunque e il mio parere conta come quello di un contadino. Eppure dal contadino non va nessuno.”
“Modulo e sistemi di allenamento non li cambierò mai, qui a Roma come in un’altra città. Per coprire il campo non esiste un modulo migliore del 4-3-3.”
“Io senza calcio non sto bene. Fosse per me arriverei a morire in tuta, a novant’anni, all’aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire.”
Seguici anche su Telegram! Clicca qui! Continua a leggere dopo la foto.
“Il calcio è sempre lo stesso, sia in una piccola che in una grande città il campo ha sempre le stesse misure e la preparazione è sempre la stessa.”
“Il talento conta tantissimo, è più facile, si è avvantaggiati, ma anche senza si riesce ad andare avanti. Chi tratta meglio il pallone si chiama artista, ma non è detto che 11 artisti battano 11 artigiani. Bisogna formare una miscela tra queste due categorie. E poi chi ha talento non deve accontentarsi, adagiarsi su quello che gli ha dato madre natura, ma lavorare ogni giorno per migliorarsi.”
“Da piccolo a Praga mi dissero ‘prendi quella posizione’ e mai ‘prendi quell’uomo’: da quel giorno non ho più cambiato idea, sarebbe stata la zona il mio modulo di gioco ideale.”
“Cosa cambierei se potessi tornare indietro? Niente, proprio niente, rifarei esattamente tutto ciò che ho fatto. Nè credo che questo esonero pregiudicherà il mio futuro di allenatore, il calcio che io insegno non finisce con la fine di questa mia esperienza parmense, qualcuno avrà ancora fiducia in me.”
“Non è vero che non mi piace vincere: mi piace vincere rispettando le regole.”
Seguici anche su Telegram! Clicca qui!
Foto in evidenza di dominio pubblico. Credit: Allsport UK/ALLSPORT/Wikipedia
Da ieri il Foggia è in amministrazione giudiziaria. Cosa cambia per il club?
Era il 22 aprile 2025 quando il Calcio Foggia 1920 comunicava l'esonero del DS Luca Leone e…
Gentile non si è mai tirato indietro quando è stato chiamato. L’ultima esperienza ha portato…
Il Foggia rimane in Serie C: tra le mura del Pino Zaccheria, gli uomini di mister…
Emozioni forti al Pino Zaccheria, che ha riaccolto Matteo Matullo, uno dei ragazzi sopravvissuti al…
Il Foggia rimane in Serie C: tra le mura del Pino Zaccheria, gli uomini di mister…