Foggia, Carillo: “Qui mi sento a casa. La squadra…”

Immagine in evidenza: Luigi Carillo, difensore del Calcio Foggia 1920 - crediti foto: pagina ufficiale Facebook Calcio Foggia 1920 (frame da video)
Luigi Carillo, difensore del Calcio Foggia 1920, è stato a disposizione dei media in conferenza stampa pre-Virtus Francavilla, svoltasi presso la Sala Stampa A. Fesce, nel cuore del Pino Zaccheria.
Come si sono trovati ad Avellino dietro? Hanno più certezze adottando quel tipo di gioco? – “Penso che la squadra sia in grande crescita, al di là del modulo che sicuramente ha funzionato. La partita di Avellino è stata giocata veramente bene, soprattutto nel primo tempo la squadra è stata propositiva sotto tutti i punti di vista: questa squadra ha valori importanti, non parlo di valori tecnici o tattici ma umani. Sono ed in tanti siamo qui da poco, si può sicuramente costruire qualcosa di bello insieme. Al di là dei risultati, quello che conta è il lavoro: si è visto ad Avellino e nelle partite precedenti, anche a Taranto dove purtroppo abbiamo raccolto zero ma assolutamente meritavamo di più. Quindi al di là dei risultati, quello che conta è il lavoro e la squadra lo dimostra la domenica con la voglia di vincere su ogni campo. Ci siamo trovati bene col modulo di domenica, ma oltre ad essere giocatori disponibili siamo anche duttili e ci adattiamo: per quello che il mister vorrà proporre noi cercheremo sempre di mettere in campo le nostre qualità al massimo“.
Domani cosa deve fare il Foggia per dare continuità di risultati? – “Semplicemente essere il Foggia. Sappiamo bene cosa richiede questa piazza, lottare ogni minuto su ogni pallone: è quello che abbiamo fatto finora e che sicuramente vogliamo continuare a fare. Ognuno di noi ha la sua storia e qualcosa da dimostrare, quando c’è questo qualcosa viene da sé. Il Francavilla è una squadra come tutte quelle del girone C ostica; io ho fatto tutti i gironi della Lega Pro, ma questo è sicuramente il girone col tasso agonistico più elevato ed ogni partita è difficilissima, come lo sarà quella di domani. Il Francavilla è una squadra organizzata, che gioca col 3-5-2 e fa buone ripartenze: sicuramente vorranno venire qui a fare bella figura, ma noi siamo pronti ad essere il Foggia“.
Come si trova Carillo nella posizione che occupa a tre e cosa cambia rispetto a giocare a quattro? – “Cambia la propositività del gioco dei difensori: nella difesa a tre l’impostazione del braccetto è richiesta maggiormente, ma poi dipende da come si interpreta e da quello che ricerca il mister, che ha un modo di giocare propositivo ma non spregiudicato a prescindere dal modulo. Richiede tanto equilibrio e noi cerchiamo di dargli quello che richiede proprio per quanto riguarda l’impostazione: abbiamo giocatori bravi dal punto di vista tecnico, da dietro facciamo il possibile per dare agli attaccanti palle pulite e la possibilità di giocare nelle migliori condizioni“.
Carillo conosceva Marzupio prima di Foggia? – “No, non lo conoscevo. Questo è un gruppo con valori importanti al di là di quelli tecnici e tattici: quando ci sono comunicazione, dialogo ed unità di intenti tutto è più facile. Manuel è un ragazzo eccezionale come lo sono tutti quelli di questo gruppo, gli altri difensori a prescindere dal ruolo… Siamo un gruppo nuovo che ha bisogno di un po’ di tempo per arrivare al top della condizione sotto tutti i punti di vista, siamo un gruppo che ha fame, voglia di fare e che pensa al quotidiano: quando c’è questo, l’intesa si trova prima. Tra difensori, attaccanti e centrocampisti il dialogo è la cosa più importante ed è quello che ci fa trovare molto presto l’intesa“.
In Serie C quanto è più importante non prendere gol che farne tanti? – “Molto, perché questo è un campionato in cui la fanno da padrona la corsa, l’agonismo – soprattutto in questo girone – e l’organizzazione: quando c’è organizzazione tutto viene più facile. C’è bisogno ancora di un po’ di tempo per registrare tutto ed arrivare al top, anche dal punto di vista tattico e di movimenti, di amalgamarci tra di noi… La disponibilità è massima ed abbiamo giocatori importanti, spero che il processo possa avvenire il più velocemente possibile, perché col lavoro si raggiungono i risultati e potremo fare ancora meglio di quello che è stato finora“.
Quali step successivi può e deve raggiungere la squadra? – “Sicuramente i progressi arriveranno da ogni punto di vista, perché questa è una squadra che ha grande margine di miglioramento. L’unica cosa che sicuramente non è mancato e non mancherà ancora domani sarà la voglia di fare la partita ed essere protagonisti in campo: si può migliorare e miglioreremo anche quella ma per ora ce n’è in abbondanza, questa squadra ha voglia di fare e migliorare ogni giorno. Penso che in queste tre partite siano stati fatti passi in avanti, anche dal punto di vista tecnico e tattico col cambio di modulo: penso che domani bisogna aspettarsi una squadra che vuole fare la partita a tutti i costi, vincere la partita in casa e continuare il percorso di crescita“.
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Foggia, Carillo: “Ho voluto questo tipo di esperienza fortemente”
Quali sono le prime impressioni di Carillo di questa esperienza e cosa può essere per lui Foggia in carriera? – “Sono molto contento di essere qui, ho voluto fortemente questo tipo di esperienza perché io ed i nuovi arrivati sappiamo bene dove siamo e sappiamo bene quello che questa piazza può dare ad un giocatore e cosa noi dobbiamo dare a questa piazza, questo è poco ma sicuro e chiaro. Chi passa da Foggia è sicuramente un giocatore che ha ambizioni, qui si viene per lottare e giocare per una città che vive di calcio: come i nostri tifosi vivono di calcio, noi che siamo professionisti dobbiamo vivere di questo sport. Dal punto di vista personale, penso che questa possa essere una tappa veramente fondamentale, soprattutto a questo punto della mia carriera“.
Qual è la difficoltà maggiore che si aspetta domani? Quale obiettivo si può raggiungere con questa squadra? – “Ogni anno si parla di gruppo; ripeto, questo è un gruppo che ha grande valore. A me non piace parlare di obiettivi a lungo termine, mi piace dire che l’obiettivo è vincere la partita di domani, il resto poi si vedrà; non si parla di obiettivi ma soltanto del quotidiano, il modo di ragionare per raggiungere cose belle ed importanti è farlo giorno per giorno. Domani ci aspettiamo una partita difficile e vogliamo vincerla, giocando per provare a vincerla: intanto è importante mettere in campo quello che questo gruppo è e dimostra ogni giorno, ce la metteremo tutta per farlo e sono sicuro che il risultato verrà da sé“.
Conosceva Carillo l’ambiente Foggia e cos’ha riscontrato vivendolo? I giocatori avvertono l’handicap di giocare senza pubblico e cosa si aspetta dai tifosi una volta che potranno tornare? Conosceva già il mister? – “Il mister non lo conoscevo e non ci avevo mai lavorato insieme, lo avevo incontrato solo da avversario: sapevo fosse propositivo perché era difficile affrontarlo, qualche anno fa. Sapevo bene dove stavo arrivando, è proprio quello che volevo perché giocare in questo stadio, per questa gente, con questo tifo fa la differenza e penso che ogni giocatore voglia vivere certe emozioni altrimenti non è un giocatore vero, per me. Noi viviamo per vedere lo stadio pieno, la gente esultare potendole dare gioie; sapevo bene dove stavo arrivando, giocare senza pubblico in casa è un handicap, noi vorremmo tanto vedere quello stadio pieno e faremo il massimo per poter portare più gente possibile al campo e speriamo che già dalla prossima in casa i tifosi potranno esserci, magari con qualche risultato positivo portarne il più possibile allo stadio“.
Ha già avuto modo di conoscere la città Carillo? – “Non sono uno che esce molto, mi piace stare a casa. La città è una città importante, una bella città, grande; io sono del Sud, napoletano, sono abituato a questo tipo di gente, amo questo tipo di gente, col calore che ti trasmette ed il nostro modo di fare. Personalmente, mi sono sentito subito a casa, sto bene ed avrò sicuramente modo di girare un po’ la città, non vedo l’ora. Pensiamo ora alla partita di domani, poi la città avrò modo di vederla“.
C’è qualche difensore di riferimento per Carillo? – “Ho avuto la fortuna di giocare con tanti difensori importanti: tutti, soprattutto quelli più esperti, mi hanno lasciato qualcosa. Chi mi ha lasciato di più non saprei, ho avuto la fortuna di poter imparare da tanti giocatori: l’ultimo è stato Benalouane l’anno scorso, un giocatore che ha raggiunto altissimi livelli e che dal punto di vista tecnico mi ha aiutato tantissimo con tanti consigli. Ora mi viene in mente lui perché è quello più recenti, ma tanti altri difensori ed anche altri compagni di altri ruoli sono stati importanti per me“.
Quanta voglia hanno i calciatori di abbracciare il popolo dello Zaccheria? – “Veramente tanta. Tra di noi ne abbiamo parlato, per noi è un handicap giocare senza pubblico; lo dico anche perché sono venuto allo Zaccheria a giocare diverse volte da avversario e non c’è stata una volta in cui abbia detto ‘Oggi vinco la partita’. È un qualcosa che solo chi prova può spiegare: quando c’è il pubblico a trascinarti c’è qualcosa in più, senza dubbio. Sappiamo che loro ci sono vicini, non vediamo l’ora di averli lì: ne parliamo tra di noi e semplicemente non vediamo l’ora di averli lì“.
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Immagine in evidenza: Luigi Carillo, difensore del Calcio Foggia 1920 – crediti foto: pagina ufficiale Facebook Calcio Foggia 1920 (frame da video)