Calcio Foggia

Taranto, Capuano: “Dispiace giocare senza pubblico. Il Foggia…”

Nella tarda mattinata odierna, il tecnico del Taranto Ezio Capuano ha presentato la sfida di campionato con il Foggia, in programma alle 16:15 di domani: tutte le sue dichiarazioni.

Dopo la sosta sono tutte partite strane, è difficile poi riprendere soprattutto per una squadra che stava facendo bene come la nostra. Giochiamo contro una squadra importante, non sta a me dire il potenziale umano del Foggia; è un derby, sempre particolari, che giochiamo contro una squadra molto forte che sicuramente non rispecchia il valore della classifica attuale, in uno stadio bellissimo. Mi dispiace non ci sia il pubblico, perché una partita di calcio senza pubblico è come vedere un’opera del grande Totò senza nessuno in platea; il calcio si fa con l’emozione, con le grida, con gli insulti, con gli applausi. È capitato anche a noi quest’anno più volte di giocare senza pubblico, sembrava tutto fuorché una partita di calcio; giocare senza pubblico non è una bella cosa. Si affrontano due squadre buone, noi stiamo andando ogni più rosea aspettativa, loro si aspettavano magari qualcosa in più. Sarà una partita bella e affascinante, mi auguro di fare risultato, come penso se lo augurino a Foggia“.

Che Taranto sarebbe stato senza l’incendio e tutto quello che è accaduto? La cosa più brutta è stata giocare ogni tre giorni. Rimembrare il passato non serve a nulla, sicuramente quella cosa ci ha svantaggiati in maniera notevolissima, però con tutto ciò siamo riusciti a fare punti impensabili. Sicuramente giocare ogni tre giorni, campo neutro, porte chiuse e qualche partita recuperata in casa, sempre senza pubblico… È facile adesso dire che avremmo avuto qualche tempo in più: a me non piace fare dietrologia o andare su una disgrazia per enfatizzare qualcosa che poteva venire in positivo. Noi siamo stati defraudati e scippati da quelle situazioni, penso sia un dato incontrovertibile ed inconfutabile, non solo per l’affanno di giocare ogni tre giorni. Arrivati a giocare con la Juve Stabia, abbiamo giocato prima sei partite ogni tre giorni, non ci si allenava mai; poi porte chiuse, il bisogno di trovare il campo, fino a venerdì non sapevamo dove andare a giocare. È inutile fare dietrologie di episodi negativi, grazie a Dio li abbiamo superati, pensiamo a domani: affronteremo il Foggia, squadra con una tradizione calcistica importante, ricordiamoci che il Foggia è stato a pochi minuti dalla Serie B l’anno scorso, perdendo con il Lecco la finale, stiamo parlando di una squadra che ha sfiorato la B con tanti di quei giocatori in campo domani. Sappiamo di giocare contro una squadra forte, molto forte, però noi in questo momento con tutte le problematiche che abbiamo cercheremo di fare un’ottima partita. Le problematiche ci sono ma non lo dico mai, non è che ci spostino la partita: domani arriviamo in una situazione drammatica, sia a livello numerico, oltre alla squalifica di Cianci, Samele non c’è, senza una punta, con tanti giocatori non allenati per la febbre, qualcuno verrà in panchina e qualche altro non sarà convocato. Non è che qualcuno ci sposti la partita perché siamo in difficoltà. Cianci era squalificato, Samele – che ha le stesse sue caratteristiche – non c’è, non so cosa ci inventeremo ma qualcosa faremo, ne abbiamo tantissimi fuori, ve ne accorgerete quando vedrete le formazioni. Faremo di necessità virtù, come fatto tante volte nella mia carriera“.

Se abbiamo parlato di quello che può essere il girone di ritorno? Non abbiamo mai parlato di altro, se non di lavoro, dell’allenamento e della qualità dell’allenamento, di quello che dovevamo preparare e dei nostri interessi. Non si è parlato mai di classifica, né di nulla: il nostro obiettivo rimane sempre lo stesso. Prima della partita col Foggia era troppa la voglia di vedere quello stadio pieno: prima di arrivare in conferenza mi dissero che lo stadio era sold-out, allora mi feci trasportare da emozione e commozione, perché per me arrivare al sold-out è stato un successo notevolissimo, uno dei più belli della mia lunghissima carriera, nessuno lo avrebbe mai pensato. Questa squadra, ho sempre detto, non avrebbe mai avuto nessun limite irraggiungibile: noi lavoriamo quotidianamente per migliorarci, sia individualmente che a livello di gruppo in termini di prestazione. Non guardiamo la classifica e nulla, non facciamo numeri, sappiamo di aver fatto 33 punti, che con tutte quelle problematiche vorrebbe dire che siamo da Oscar per quanto fatto. Il girone di ritorno è diverso: tutti cambieranno qualcosa, noi non stravolgeremo nulla perché noi abbiamo costruito questo giocattolo ed è giusto che continuino a giocarci i bambini che ci hanno giocato finora e che l’hanno fatto apprezzare da tutta l’Italia calcistica. Il nostro motto è l’umiltà, lasciandola potremmo svegliarci in qualcosa di brutto. Andiamo avanti con l’umiltà di sempre, lavorando sodo e cercando di ottenere il massimo da ogni partita, non sarà facile raggiungere questo obiettivo ma lavoreremo“.

Se mi aspettavo qualcosa di più dagli Under? Mi aspettavo questa domanda. Non è vero che non ci sono, domani giocheremo con qualche Under come abbiamo fatto nell’ultima, non facendo minutaggio. Per me se un giovane è forte deve giocare, andare alla ricerca di quattro spiccioli è follia. Abbiamo fatto un parco Under totalmente nuovo, non ne avevamo nemmeno uno: siamo stati costretti a farne uno totalmente nuovo in pochi mesi. Siamo stati sfortunati con Bonetti, che sarebbe stato in un ruolo determinante per il 3-5-2 e far giocare la squadra in un certo modo oltre che fulcro del minutaggio, poi si è fatto male Heinz. Com’è dunque possibile a questo punto poi giocare con 4 Under? Abbiamo altri 4-5 Under, ma per la regola degli Under dovresti avere perlomeno 4 titolari, così come quando lo abbiamo fatto. È diventato impossibile fare minutaggio per queste due situazioni che ho detto. Quali Under avremmo sbagliato? Samele gioca titolare senza far minutaggio in alcune partite, Fiorani gioca titolare, Enrici gioca titolare, quindi abbiamo preso giovani bravi. Per quanto concerne il minutaggio, abbiamo fatto un parco Under totalmente nuovo in 2 mesi, cercando Under importantissimi: oggi l’Under più forte di questo girone è Leone della Juve Stabia, su cui sono stato due mesi addosso. Poi Romero della Juve Stabia, 2002, l’avevamo preso noi: sui nostri telefonini c’è domanda e offerta accettata dai procuratori. Abbiamo cercato questi e giocatori importanti, poi andati in B e non giocano. Abbiamo costruito un parco Under totalmente nuovo, siamo stati sfortunati con questi due calciatori che sono venuti entrambi meno per fare minutaggio: Bonetti alla fine ha giocato mezz’ora contro il Foggia. Sul livello tattico per domani? Dipende da chi recupero, se recupero più centrocampisti… Davanti non ho una prima punta ma solo punte esterne, mi dovrò inventare qualcosa e dovrò essere bravo nel mettere in campo una squadra equilibrata. Abbiamo tantissime defezioni e qualcuno dovrà andare in campo non al 100%, ma per forza. Loro hanno un impianto di gioco importante e giovani allenatori molto forti che faranno carriera, non dico i nomi, a cui voglio bene; hanno una scuola dezerbiana importante, finora hanno giocato con un 3-4-2-1 con Tonin vertice alto e Schenetti-Peralta. Il sistema di gioco da una parte dà vantaggi e dall’altra no: è normale che il trequartista magari lo leggi poco, se giocano con due punti c’è più lettura da parte dei difensori. Magari nella fase di possesso puoi avere vantaggi, in quella di non possesso vantaggi e svantaggi, alla fine ne hai 10 giocatori di movimento. Dipende da come occupi gli spazi, con quanti giocatori accompagni la fase d’attacco, le altre cose sono numeri“.

Quant’è difficile isolare la squadra dal mercato? Nel Taranto Calcio si parla di calcio e basta, nessun giocatore si può permettere di parlare di mercato, a meno che qualcuno non voglia andare via e venga a dirlo a me. Domani giochiamo una partita difficilissima, del mercato a me non frega nulla, ho altri problemi: domani devo mettere in campo 11 giocatori, del mercato non me ne frega nulla“.

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Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Taranto (Serie C – girone C 2022/23) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)

Taranto, Capuano: “Oggi il Foggia è nettamente più forte della prima partita”

Delle polemiche non so nulla, non ho nulla contro Foggia, Foggia non c’entra nulla su quanto successo qui, poteva succedere anche a parti invertite, a me interessa il campo. Il Foggia di oggi è nettamente più forte di quello incontrato nella prima partita: hanno reintegrato anche Frigerio, che non c’entra nulla con la categoria. Hanno recuperato giocatori che prima non giocavano, ne hanno presi altri… Come uomini è nettamente più forte la squadra di oggi, anche quella squadra era forte. Non esistono gare facili in questo girone, domani sarà una gara difficilissima dall’alto quoziente di difficoltà, sia per le nostre problematiche ma anche per il valore illimitato della squadra avversaria“.

Il mercato significa che in qualsiasi momento un giocatore si può spostare: se Cianci dovesse andare via, lo ringrazierò per tutto quello che ha fatto come uomo e calciatore per il Taranto Calcio. Sicuramente c’è qualcosa in corso, al momento di ufficiale non c’è nulla; se dovesse andare via, sarà per volontà sua. Se lui dovesse lasciare Taranto, lo dovrò solo ringraziare, prima per il comportamento dell’uomo e poi per l’abnegazione e l’applicazione che ha dato al mio Taranto. Poi il mercato è il mercato. Vi dò una chicca: il 15 dicembre mi arriva una telefonata da una persona importantissima, che mi chiede se fossi disposto a risolvere il contratto col Taranto e parlo di una delle piazze più importanti sicuramente d’Italia in Lega Pro. Io gli ho risposto chiedendogli se scherzasse; io sono ancorato al calcio di tanti anni fa, dove il sentimento prevaleva su tutto, in tutto e per tutto, quando una parola aveva un valore. La mia vita è stata e sarà una vita bella, inculcata da mio padre, grande uomo: la mentalità che ho cercato di trasferire ai miei figli è che è meglio dire una verità al momento che può far male e non una bugia per prender tempo. Sono ancorato al vecchio stampo, dove il sentimento, la dignità prevalgono sui soldi e su tutto, ma ognuno nella sua vita ha il diritto di fare quello che ritiene più opportuno. Io sarò fatto male e probabilmente in questo mondo c’entro poco, ma io sono fatto così. 13 anni fa a Potenza fummo esclusi dal campionato: io mi tassavo per andare a fare le trasferte con altri amici, senza prendere un euro e nemmeno i giocatori, salvai la squadra sul campo. Qualche altro magari sarebbe andato via, io sono l’unico che dal fallimento del Modena non ha preso un euro, rimanendo sulla nave fino alla fine. Sarò fatto male? Fiero e orgoglioso di esserlo. Ognuno fa quello che ritiene più opportuno; questo non è un mestiere come gli altri ma mi ha dato soddisfazioni, anche a livello economico“.

Come valorizzare ancora Zonta e Romano? Sto pensando ad un’alternativa a Bonetti? Siamo stati bravi nell’enfatizzare le caratteristiche dei giocatori che avevamo, non avendo un playmaker. Siamo stati bravi nell’ottemperare a questa situazione, anche quando abbiamo giocato col 3-5-2 il vertice basso l’ha fatto Calvano, giocatore d’incontro e non di pensiero o qualità. Zonta e Romano sono per me giocatori importanti, magari differenti perché Loris ha più qualità mentre Antonio più fase di incursione e di interdizione. Quando impiegati hanno fatto bene, ora c’è un mercato apertissimo e staremo attenti e vigili, ma non prenderemo gente tanto per prenderla; se ci sarà l’occasione e siamo convinti, sicuramente andremo a rimpinguare anche quel settore“.

Chi non ha e non si sa prendere le responsabilità, è un irresponsabile nella vita e rimarrà sempre un mediocre. Il mercato l’ha coordinato Massimo Giove, io ho dato indicazioni tecniche come penso debba fare ogni allenatore. Quando hai responsabilità, se sei responsabile, devi essere ancora più sereno e tranquillo, devi avere forza in te stesso per fare decisioni che solo il tempo dirà se positive o negative; una decisione può essere sempre decisiva o negativa. Il coraggio è la convivenza con la paura, se pensi di poter sbagliare poi col coraggio devi abbattere la paura; non ho mai avuto paura nella mia vita, ci ho convissuto anche in situazioni extracampo e finora grazie a Dio le ho sempre sconfitte col coraggio“.

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Immagine in evidenza: mister Ezio Capuano – crediti foto: pagina ufficiale Facebook Taranto F.C. 1927 (frame da video)

Benito Girardi

Laureato Triennale in Ingegneria Gestionale | Studente Magistrale (percorso "Health Management") presso Università della Calabria | Redattore presso lagoleada.it

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Benito Girardi
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