C’è Pablito nel blu dipinto di blu, raffigurato su un palazzo tra le case popolari, un’opera realizzata da Arca Capitanata e Graffiti for Small City.
Non un murales ma “un hotspot di ultima generazione, dalla potente connettività e caratterizzato da realtà aumentata e intelligenza artificiale” – spiega il governatore della Puglia, Michele Emiliano.
Ma questo alla gente interessa poco, perché in una città cresciuta da sempre a pane e pallone, in una città che vede nel calcio non solo uno sport ma una realizzazione, il simbolo vale molto di più della tecnologia che c’è dietro: è la luce negli occhi di un bambino che crede in un sogno.
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E questo concetto è ben rappresentato dalla foto di Paolo Partipilo, che abbiamo intervistato. Il suo scatto ha subito conquistato i social, ed è stato ricondiviso anche dal governatore della Puglia, Michele Emiliano.
“Ho deciso di metterci sotto un bambino che guarda estasiato al campione, sognando un giorno di diventare come lui. Proprio il sogno è il tema della foto, il calcio è solo un modo di raccontarlo, al posto di un calciatore ci sarebbe potuto essere un attore, un cantante e così via” – ci ha raccontato Partipilo.
“Ho voluto lasciare le macchine anche se disturbavano un po’ la foto e ho sgonfiato il pallone proprio per rendere il concetto di un bambino di strada, che ha pochi mezzi ma sogna in grande. La foto è stata accolta con molto calore a livello locale, da persone comuni, giornali e persino dal presidente Emiliano. Credo che tutto questo sia dovuto al periodo pre-europei, quando scende in campo la nazionale tutti noi sogniamo come quel bambino“ – ha concluso l’autore dello scatto.