Una foto storica coi tifosi che festeggiano la Serie A (Foto di dominio pubblico carica su Wikipedia da Francesco Ippolito)
Se è vero che non si vive di ricordi, soprattutto in un momento come questo, è altrettanto vero che i ricordi vanno celebrati e spesso ci ricordano proprio quel trascorso glorioso di cui andare fieri tuttora. 60 anni fa, il 14 Giugno del 1964, il Foggia di Domenica Rosa Rosa con in panchina Oronzo Pugliese, conquistava la sua prima promozione in serie A dopo una cavalcata trionfale nel campionato di Serie B.
La festa a Varese, nello scontro diretto alla penultima giornata contro la prima in classifica. “Fu il ko più dolce della storia per i Sataneli: 1 lombardi, già promossi in A, rifilarono infatti una sconfitta (2-1) ai pugliesi che però per effetto dei risultati delle altre concorrenti alla seconda posizione riuscirono a festeggiare lo stesso la promozione nella massima serie. Era il Foggia di Oltramari, Patino, Moschioni (nomi storici del calcio rossonero) e di bomber Cosimo Vittorio Nocera che nel campionato successivo conobbe anche l’orgoglio della convocazione in Nazionale (Italia-Galles 4-1) segnando il primo gol di un giocatore rossonero con la maglia azzurra”, ricorda oggi il Corriere in un articolo dedicato.
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Il Foggia, al suo primo campionato di A, battè l’Inter di Helenio Herrera (3-2). Noto è l’aneddoto cui alla vigilia Padre Pio predisse il risultato finale agli esterrefatti nerazzurri andati a trovarlo a San Giovanni Rotondo.
“Fu una promozione importante per numerosi aspetti. La serie A segnò per la città un momento di rilancio importante anche sul piano sociale e economico”, le parole di Giovanni Cataleta, scrittore e storico del Foggia. “La sconfitta del Padova in casa contro il Monza liberò la Foggia sportiva in un urlo liberatorio, la gente ascoltò alla radio in piazza Cavour la radiocronaca di quella partita. Momenti indelebili nei ricordi di chi c’era, un calcio davvero d’altri tempi che qualche volta sarebbe giusto ricordare per non disperdere le origini”, ricorda il CdS.
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