Foggia, Rossi: “Vittoria che dà morale”

Immagine in evidenza: Delio Rossi - crediti foto: canale ufficiale YouTube Calcio Foggia 1920 (frame da video)
Al termine di ACR Messina-Foggia, l’allenatore dei rossoneri Delio Rossi ha analizzato la vittoria in sala stampa. Le sue dichiarazioni:
“Partiamo da un presupposto: io fino a quattro giorni fa stavo a casa e pensando di andare ad aprire la casa al mare. Sono passato da aprire la casa al mare alla chiamata del Foggia: io ho diretto due allenamenti, quello di venerdì e la rifinitura di ieri. Ho detto che la partita è la fotografia dove eventualmente andare a lavorare per metterci le mani: ai ragazzi ho chiesto ‘Giocate come sapete, perché il calcio non è che l’abbia inventato io: giocavate anche prima a calcio’. Ho dato qualche indicazione e devo dire che i ragazzi ce l’hanno messa tutta; nel primo tempo meritavamo magari di fare anche il secondo gol, avremmo sofferto perché poi il Messina è una squadra che si deve salvare, ha cercato con le sue armi di buttare anche il pallone in mezzo, noi siamo un po’ calati fisicamente, potevamo fare il secondo gol che avrebbe chiuso la partita. Sono contento per i ragazzi, io c’entro poco con questa vittoria, solo che dà morale perché a me dà la possibilità di cominciare a lavorare”.
“È lapalissiano sia meglio vincere che perdere. Visto che ci appresteremo a fare i playoff, più in alto arriviamo e meglio è, però il problema è un altro: bisogna migliorare, perché così non basta, ma sicuramente vincere ti dà un buon viatico. Non vorrei passasse il concetto ‘Abbiamo vinto, abbiamo risolto tutti i nostri problemi'”.
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Foggia, Rossi: “C’è da lavorare. Sono legato a questi colori”
“Nel mio modo di valutare, avrei visto le stesse cose anche se avessimo pareggiato. C’è da lavorare e c’è grande disponibilità da parte dei ragazzi, questo a me fa particolarmente piacere perché sto cominciando a conoscerli, hanno voglia di mettersi a disposizione e questo è un buon viatico per un allenatore, soprattutto come me un allenatore di campo. Quando sono arrivato ho detto di non essere Padre Pio, non è che metto le mani e faccio i miracoli: questi li faceva uno 2000 anni fa e l’hanno messo in croce, io i miracoli non li faccio”.
“Io ho iniziato nel Foggia, sono tornato perché sono legato a questa gente, a questa terra, a questa città che a me ha dato tanto. Mi hanno chiesto la disponibilità e se ti metti a sedere vuol dire che c’è la volontà, sennò non ci vieni neanche; questo l’ho fatto per il Foggia, se fosse stata un’altra squadra non l’avrei fatto. Sul discorso dei cinque allenatori (in stagione ndr.), io non so cosa è successo, a me interessa sapere cosa faremo da adesso in avanti: cercherò di fare il massimo possibile per questi colori perché ci sono legato, poi non so dove arriveremo, però tutti i grandi viaggi se vuoi arrivare lontano devono partire con un passo, noi abbiamo fatto il primo passo oggi. Non so cosa ci riserva il futuro, sicuramente cercheremo di fare il massimo perché secondo me questa squadra, questa gente, questa società merita di tornare dove gli compete, fermo restando che siamo in Serie C ed il calcio è adesso, poi le letterine di Natale son bravi tutti a farle, però secondo me le cose bisogna farle invece di dirle, soprattutto avere l’umiltà di sapere che siamo in Serie C e dobbiamo fare il meglio possibile per uscire da quest’inferno: se questo non sarà possibile quest’anno ci proveremo l’anno prossimo, o con me o con un altro”.
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Immagine in evidenza: Delio Rossi – crediti foto: canale ufficiale YouTube Calcio Foggia 1920 (frame da video)