Perché il Foggia dovrebbe ripartire proprio dai ‘satanelli’
Lo storico logo dei Satanelli, basato sul logo ideato da Savino Russo. Detentore del copyright: UNIONE SPORTIVA FOGGIA S.P.A.; Il marchio è registrato presso UIBM – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi con numero o codice 302006901402007 (FG2006C000044). Qui rappresentato al solo scopo di cronaca e divulgativo
La sfida di quest’anno, proposta dalla società rossonera, Marchionni l’ha affrontata a testa alta così come i ragazzi chiamati in causa. Foggia aveva un obiettivo solo, salvarsi, ed è arrivata al secondo turno di playoff.
Lo abbiamo detto varie volte e lo sentirete dire ancora e ancora altre volte, da noi e da altri colleghi. Assodato questo però, è tempo di ripartenze e programmazione, per allestire una squadra più competitiva e affrontare al meglio la prossima stagione. Il tempo c’è.
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Questo lo sanno bene i tifosi, come quelli ‘della Sud’, che ieri sera hanno accolto i ragazzi allo Zaccheria, aspettando il pullman della squadra di ritorno da Bari. Sarebbe bello però, e in un certo senso anche ‘dovuto’, ripartire dai satanelli, tradizione e vanto di questa città.
E tempo fa il direttore generale del Calcio Foggia 1920, Filippo Polcino, ne aveva parlato al salotto di Teleblu ‘KickOff’, condotto dal collega Tiziano Errichiello, cui eravamo ospiti anche noi.
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Insomma, la società ci starebbe già lavorando almeno da fine Marzo e lo annuncerà quando effettivamente ne ritornerà in possesso.
Sarà un passo importante per ripartire, per ripagare anche la fiducia di un popolo, quello rossonero, sempre presente anche durante la pandemia e che non vede l’ora di tornare allo stadio: non si tratta soltanto di un logo ma di ricominciare col piede giusto.