Calcio Foggia

LIVE | Foggia, Leone e Zauri si presentano

Iniziata alle ore 19:00 di giovedì 7 novembre la conferenza stampa di presentazione rispettivamente da nuovo D.S. e allenatore del Foggia di Luca Leone e Luciano Zauri: tutte le loro parole.

Leone: “Sono molto felice di essere qui, nonostante la situazione oggi non sia delle migliori. Devo dire che appena il presidente Canonico mi ha chiamato sono subito corso qui a Foggia; ho tanto entusiasmo e tanta voglia di ricominciare e ricostruire. Tenevo a dire che sono molto contento. Sono l’ultimo arrivato in casa Foggia, quindi tenevo a salutare e fare le mie condoglianze alle famiglie dei ragazzi per quello che è successo: sono molto commosso da questa cosa, so che c’è stato un funerale all’interno dello stadio. Tenevo a dare questo messaggio“.

Zauri: “Grazie al presidente Canonico e al D.S. Leone per avermi scelto e per avermi dato questa grande opportunità di venire qui a Foggia. Basta guardarsi attorno per capire dove si è e cosa sia successo negli anni passati. Ho accolto l’offerta con grande gioia. Mi associo alle condoglianze, leggere i nomi dei ragazzi delle curve è stato emozionante. È una cosa spiacevole successa, mi associo alle condoglianze“.

Leone: “Ho accettato la proposta del presidente, ci siamo subito piaciuti e abbiamo parlato tanto. Lui mi ha chiesto aiuto e sono corso subito: non mi interessa la durata del contratto, ho detto di voler restare a Foggia dieci anni. È giusto confrontarsi e conoscersi, magari litighiamo pure, non lo so… La durata annuale del contratto è un modo per tenerci liberi ed essere noi stessi: ognuno dimostrerà la sua personalità, il suo carattere e le proprie idee senza vincoli, così siamo tutti più liberi. Da calciatore mi piaceva firmare per un anno per esprimermi al meglio ed essere me stesso, non ho paura di questo: so che può essere un limite a livello di programmazione, ma oggi il mio obiettivo è azzerare quanto successo fino a ieri… Il campionato del Foggia parte oggi. Non so dove possiamo arrivare: ho chiesto ai ragazzi tanto lavoro ma non abbiamo tanto tempo. Dobbiamo accelerare tutte le situazioni e le difficoltà che dovremo incontrare, potremo farlo assieme. Sono qui per chiedere aiuto: ci dobbiamo aiutare, chiedo aiuto alla stampa e alla tifoseria del Foggia, che so di cosa sia capace, è inutile stare qui a raccontare o fare il ruffiano. Siamo qui perché Foggia è Foggia: qui c’è profumo di calcio e si è fatto calcio vero. Quando venivo qui in macchina, pensavo alla storia del Foggia e a quello che il Foggia può rifare, ma ci dobbiamo credere tutti perché da soli non si fa nulla: ci vuole una squadra, una città, un gruppo di persone, compresi addetti ai lavori, che sogna possa succedere quello che è già successo. Ce lo siamo detti col presidente, cui ho detto di non vendere la società e non andarsene. Questa cosa dobbiamo farla tutti assieme: sarà un percorso lungo, non sarà facile ma da oggi abbiamo iniziato. Sono molto contento di essere qui. Volevo precisare una cosa, su richiesta del presidente Canonico prima di entrare in Sala Stampa: Canonico teneva a dire che Belviso si è dimesso, ha rinunciato all’incarico da Direttore dell’Area Tecnica“.

Zauri: “Nel calcio i contratti lasciano il tempo che trovano, la durata infatti non ha inciso assolutamente nella mia scelta: non c’era alcun tipo di problema ad accettare questa sfida. Sono stato qua da calciatore, so cosa succede quando si viene a Foggia. Sarebbe un’offesa parlare oggi di qualcosa di diverso dalla classifica attuale: abbiamo l’obiettivo invertire la rotta, si è fatto troppo poco. Oggi vogliamo fare bene e ripartire: se si è in queste condizioni, qualcosa si è sbagliato, inevitabilmente. Ci sono tante armi per poterci tirare fuori: dovrò essere bravo con staff e direttore a tirare fuori il meglio dai ragazzi, che in questo momento vivono la pressione. Li avete visti giocare: questi non sono giocatori presi per fare questo tipo di campionato… Starà a me trovare la chiave per tirare fuori il meglio da questi ragazzi, che hanno tantissime qualità e speriamo che le tirino fuori in fretta perché Foggia ha bisogno di altro“.

Zauri: “I giocatori li conosci allenandoli. Oggi è stato il mio primo allenamento e mi sono fatto un’idea, basandomi su video e moduli che hanno contraddistinto questo percorso fino ad oggi. I moduli sono importanti ma a fare la differenza è l’atteggiamento; la rosa è allestita in un certo modo, quindi non credo si discosterà molto a livello di moduli dai precedenti, mi auguro con risultati diversi. Vorrei qualche giorno in più per rendermi conto ancora meglio di cosa ho in mano. A me piace giocare con i tre davanti; per domenica abbiamo tante difficoltà, i quattro dietro ci sono, i tre davanti li mettiamo… Ne sono rimasti tre in mezzo“.

Leone: “A me piace stuzzicare l’orgoglio dei ragazzi: è bello anche nel calcio far cambiare idea rispetto ad esempio ai giocatori oggi fischiati o sotto rendimento, da una domenica all’altra passi da brocco a fenomeno e viceversa. Da calciatore sono stato fischiato e poi con voglia, abnegazione, sudore e sacrificio ho fatto cambiare idea alle persone; ai calciatori ho dato due mesi di tempo, hanno due mesi per dimostrare che non era da loro quanto fatto fino a oggi. Ci aspettiamo una reazione e uno scatto d’orgoglio, poi tireremo le somme per capire cosa servirà nel mercato di gennaio. Non credo molto nel mercato di gennaio: nella riparazione magari non si trovano giocatori pronti e le squadre non ti danno i migliori, a volte devi prendere chi ha giocato poco in sei mesi, quindi ne impiegano uno e mezzo o due per rimettersi in condizione. Il mercato di gennaio è difficile e non mi ci affido molto: preferisco coltivare i giocatori che abbiamo dentro casa, a volte puoi tirar fuori qualcosa che sinora non è andato e trovare magari la soluzione all’interno. Questa è un’ipotesi, poi le opportunità del calciomercato di gennaio possono far intervenire in alcune situazioni dove pensiamo sia giusto intervenire e correggere“.

Zauri: “Sono giovane per quanto riguarda la carriera da allenatore: lo faccio come gli altri, facendo gli stessi errori. Sarò motivo di critica, di qualche applauso… Non sarà mai un problema, mi aspetto ci sia correttezza con le parole, perché anch’io sarò corretto e leale. Siamo pronti e orgogliosi di essere qui, ho visto ragazzi che negli occhi hanno tanta sofferenza. Quando le cose non vanno bene, i calciatori sono i primi responsabili e lo sanno; il primo a pagare è l’allenatore ma alla base c’è qualcosa che è andato storto dietro, quindi i calciatori sono i primi responsabili e lo sanno. Le colpe oggi le lascerei da parte: ho un modo diverso di allenare, comunicare e stare con loro. In loro devo risvegliare voglia ed entusiasmo, perché questa piazza è incredibile quando stuzzicata e stimolata in un certo modo. Starà a noi e ai ragazzi, ma non ho dubbi che l’atteggiamento che vedremo sarà quello di una squadra che vorrà fare bene: mi auguro che atteggiamento combaci con vittoria e risultati, perché il Foggia ha bisogno di tirarsi fuori da questa situazione“.

Zauri: “Non faccio la formazione con la carta d’identità, ma in base a quello che vedo. Sbaglierò scelte a volte, capiterà, ma sicuramente metterò in campo, insieme allo staff col confronto quotidiano, chi riterremo che stia meglio di altri; non bisogna responsabilizzare troppo i giovani o colpevolizzare chi ha fatto fatica sinora, dando colpe a qualcuno ora commetteremmo un grande errore. Dobbiamo tirarci fuori da questa situazione: chiunque giochi, dobbiamo tirarci fuori da questa situazione. Conosco questi ragazzi da oggi, fino a domenica ho poco tempo: più il tempo passerà, più avrò meglio in testa con chi ho a che fare, un conto sono le caratteristiche tecniche e un altro le mentali. Scendere in campo soprattutto in casa in questo momento per qualche giocatore non è semplice, ma dobbiamo pulire la testa di questi ragazzi, perché hanno nelle corde tutto per poter migliorarsi e migliorare la classifica“.

Resta aggiornato sulle ultime notizie, iscriviti al nostro canale WhatsApp e al nostro canale Telegram! Continua a leggere dopo la foto.

Immagine in evidenza: Luca Leone e Luciano Zauri – crediti foto: pagina ufficiale Facebook Calcio Foggia 1920 (frame da video)

Foggia, Leone: “Volevo solo venire a Foggia” / Zauri: “Mi concentro su quello che ho, non su quello che manca”

Leone: “Ai ragazzi ho chiesto di diventare una squadra. Ci vorrà tempo, non lo so, ma dobbiamo accelerare e diventare una squadra; dobbiamo aiutarci, è una situazione non bella, per uscire dalla palude dobbiamo fare tutti un passo indietro e un esame di coscienza, lavorando tanto. Dobbiamo aiutarci e poi man mano cambiare gli atteggiamenti, facendo una corsa in più per il compagno… Si riparte da piccoli dettagli che danno segnali di compattezza, se qualcuno non ce la fa più alza il braccio ed entra un altro… Si riparte da piccole cose, ma l’importante è diventare una squadra“.

Zauri: “Il concetto di squadra si riferisce anche in base a quanto avete visto fino a oggi: devo cercare io le soluzioni. Il problema per i gol presi è lo stesso dei gol fatti: c’è un concetto forse di poco equilibrio dettato da mille situazioni. L’equilibrio viene meno in alcune situazioni, poi si va incontro ad ammonizioni, si subiscono ripartenze… Starà a me cercare di dare un po’ di ordine a questa squadra, che magari per eccesso di generosità va incontro ad ammonizioni per aiutare il compagno; è una cosa certamente positiva, ma quando se ne subisce più di una vuol dire che ci sono tanti problemi. Millico, Emmausso e Murano, ma ce ne sono altri fuori davanti, sono giocatori molto bravi, che hanno tanta voglia e qualità. Mi sono concentrato su quello che ho, non su quello che manca; da ieri sera ho visto tanto negli occhi dei ragazzi, mi auguro di riuscire a tirare fuori il meglio. Oggi ci sono io, domani un altro, i tifosi rimangono sempre qui a sostenere la squadra; i ragazzi dovranno dare il 300% e lo stesso i tifosi, che non sono mai mancati, i quali oggi non vedono negli occhi quello che avrebbero pensato. Tutti insieme potremo uscirne: scorporando i ruoli faremmo danni e noi non vogliamo farne, ma dare soluzioni e quelle che abbiamo nello spogliatoio sono tante“.

Leone: “Sono stato otto anni, anzi quindici, a Lanciano: sono arrivato lì nel 1997 in Eccellenza per arrivare in Serie B. Credo solo ed esclusivamente al progetto: bisogna circondarsi di persone a cui trasmettere passione e sogni; in questo momento queste parole non servono, serve altro per tirarci fuori da questa situazione, ma sono un sognatore. Sono stato sette ore nell’ufficio del presidente, lui continuava a parlare di contratto: a me non interessava, volevo solo venire a Foggia con qualsiasi soluzione. Volevo venire qua: quando ho detto a lui scherzando di voler rimanere dieci anni, è perché ogni giorno voglio seminare qualcosa per creare. Ho saputo che la squadra Primavera si allena alle 13:00, cosa secondo me non sopportabile perché mi sono preoccupato sull’ora del pranzo dei ragazzi prima dell’allenamento, andando a scuola; quando mi dicono che a Foggia non c’è una struttura dove far allenare i ragazzi, è qualcosa che mi dispiace. Ho chiesto oggi se posso riuscire a risolvere anche un piccolo problema per il Settore Giovanile, sarebbe già un mattone da mettere per una visione futura del Foggia. Ci dedicheremo ventiquattro ore al giorno al Foggia Calcio. Sono una persona cui piacerebbe fare un progetto a lungo termine; sono stato cinque anni a Terni, vi posso assicurare che se il presidente non fosse diventato Sindaco sarei rimasto altri cinque anni, poi lui ha dovuto vendere e la situazione si è fermata dove c’erano altri progetti da portare avanti. Parlerò tutti i giorni col presidente, cercando di fargli capire la mia visione anche per vedere di risolvere il problema dei ragazzi che si allenano all’una; pensavamo prima di fare un doppio allenamento ma non si può perché pomeriggio non abbiamo il campo, vedremo quali saranno i problemi da affrontare per il territorio, di sicuro farò di tutto per cercare di risolvere qualcosa insieme a chi di dovere può aiutarci“.

Zauri: “A Malta ho trascorso una stagione fantastica. Ho accolto l’esperienza di Malta con tanta curiosità, perché onestamente non conoscevo; sono una persona molto ambiziosa e marsicano, noi siamo cocciuti. Il discorso di Malta non era un passo indietro, l’importante è muoversi: ho avuto persone fantastiche che mi hanno fatto sentire un re, mi hanno consegnato una squadra molto forte. Abbiamo vinto coppa e campionato, è un campionato molto diverso che si gioca in tre stadi. Per me è stata un’annata stupenda, il livello è molto più alto di quello che sembra“.

Leone: “Ho scelto Zauri perché abbiamo lavorato insieme a Pescara, in Serie A: lui era collaboratore di Massimo Oddo, già durante l’anno intravedevo in lui delle qualità. Quando c’è stato l’esonero di Oddo, mi sono permesso di proporgli la panchina in Serie A; Zauri è una persona leale e difficile da trovare in questo mondo – e quando le trovi devi tenertele strette -, oltre a essere bravo. Per rispetto di Oddo, non ha accettato, poi l’anno dopo è tornato a lavorare con noi in Primavera e ha vinto un campionato di Primavera 2 e successivamente è tornato con Oddo all’Udinese. Abbiamo lavorato insieme due anni: conosco le sue qualità, le sue competenze e le sue potenzialità; ho impiegato due minuti a scegliere l’allenatore per venire qui. Avevo bisogno di qualcuno che avesse il fuoco dentro, anche di un folle se vogliamo: oggi non mi serve chi evidenzia problemi, ma serve qualcuno che li risolva e che abbia voglia di arrivare, con la mente pulita. Avevo bisogno di qualcuno che si buttasse nel fuoco insieme a me, oggi siamo qui. Non abbiamo nemmeno dovuto parlare di soldi, ha preso ieri il treno e oggi è qua. Sono molto felice di lavorare con lui, affido la squadra in buone mani“.

Leone: “Sono molto presente, starò qui ventiquattro ore. Vivrò qui dentro, non mi piace l’ufficio ma il campo, sono un direttore da campo. Voglio essere un aiuto, un supporto, due occhi in più che possano aiutare a vedere le cose; qualche volta dovrò chiudere un occhio o tappare un orecchio, ma preferisco vivere la squadra quotidianamente ventiquattro ore. Non vado in panchina, preferisco stare in tribuna: dovessi stare in panchina aggiuntiva senza dire nulla, prenderei solo multe… Non ci si può nemmeno alzare. La panchina è per l’allenatore, non serve il direttore: sono sicuro di stare in buone mani, vedrò dall’alto ma starò sempre con la squadra“.

Zauri: “Staff? Ho ereditato due-tre elementi, ho aggiunto il mio secondo che è Stefano Lucchini, ex calciatore. Siamo in cinque col Prof. che già c’era e il preparatore dei portieri. Vedremo se faremo altro, ma ora abbiamo altre priorità“.

Zauri: “Sarebbe poco corretto parlare di quello che non andava, anche a livello fisico, nei confronti di chi mi ha preceduto. So quello che dobbiamo migliorare; non abbiamo dei Maradona in squadra, dobbiamo correre più degli avversari. In questo momento l’atteggiamento non può prescindere da parte di nessuno, mio fuori e dei giocatori in campo; abbiamo qualche acciacco, ma dobbiamo concentrarci su chi sta bene, mentre chi sta meno bene aspetterà e quando starà meglio scenderà in campo“.

Resta aggiornato sulle ultime notizie, iscriviti al nostro canale WhatsApp e al nostro canale Telegram!

Immagine in evidenza: Luca Leone e Luciano Zauri – crediti foto: pagina ufficiale Facebook Calcio Foggia 1920 (frame da video)

Benito Girardi

Laureato Triennale in Ingegneria Gestionale | Studente Magistrale (percorso "Health Management") presso Università della Calabria | Redattore presso lagoleada.it

Share
Published by
Benito Girardi
Tags: inprima

Recent Posts

Marc Marquez è stufo: vince il Mondiale e lascia la Ducati | Avviati i contatti con il nuovo team

E' già finita l'esperienza di Marc in tuta rossa? Il campionato è nel pieno del…

2 ore ago

Altro che Gyokeres: Tudor è stregato da un altro bomber | Ha convinto la società a prenderlo

Igor Tudor è alla ricerca di un nuovo attaccante per la Juventus, eppure uno lo…

6 ore ago

A Maranello si smantella tutto: Vasseur non va via da solo | Il sogno è durato troppo poco

A Maranello succede di tutto e di più, e Vasseur sembra essere in procinto di…

9 ore ago

Buone notizie dall’infermeria: Bremer può giocare | Tudor lo schiera subito

I tifosi bianconeri sono in visibilio. Il perno difensivo è pronto a calcare nuovamente il…

21 ore ago

Gattuso traccia la strada per andare al Mondiale: pugno duro con i club | Obbligati a rispettare questa direttiva

Da quando è in panchina, Gattuso ha incominciato a dettare le prime regole. Ora molti…

1 giorno ago

È un’offerta che soddisfa tutti: la Juve accetta 40 milioni di euro | Respira il bilancio

Nel mondo del calcio, la stabilità finanziaria è cruciale per il successo e la pianificazione…

1 giorno ago