Davide Petermann è stato premiato come miglior centrocampista del girone C di Serie C dello scorso anno, nell’ambito dell’evento “Italian Sports Awards – La notte del calcio italiano”, quest’anno ospitato nello splendido scenario del Teatro Augusteo di Salerno.

Il totem rossonero ha parlato ai microfoni di Telefoggia delle emozioni che lui prova nel ricevere questo importante riconoscimento, oltre che delle ambizioni del Foggia e personali a breve e lungo termine.

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Petermann
Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-ACR Messina 1-0 (Serie C – girone C 22/23) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE RISERVATA)

Che effetto fa essere il miglior centrocampista della C?

“È una grandissima soddisfazione, è un orgoglio. Lavoriamo tutto l’anno, ci impegniamo e ricevere questi premi è sempre molto gratificante per quanto riguarda il nostro lavoro e l’impegno che ci mettiamo durante tutto l’anno per raggiungere i migliori risultati di squadra, quando poi arrivano anche quelli personali fa sempre tanto piacere.

Quando sarà rimossa la mascherina protettiva al volto?

“Purtroppo è molto fastidiosa, andrà via molto presto perché non la sopporto già più”.

Sul cammino del Foggia: è tutt’altra musica con Gallo?

“Sicuramente è cambiato tantissimo. Vorrei dire ‘Finalmente il Foggia!’ ma non voglio, perché sono sicuro che possiamo fare ancora molto meglio: siamo una squadra forte, costruita per un campionato diverso da quello iniziato. Sicuramente con mister Gallo le cose sono cambiate, ma vogliamo migliorare ancora di più, vincendo la Coppa Italia e arrivare più alto possibile in campionato. Abbiamo tanta voglia di fare per cancellare tutto quello di brutto che c’è stato inizialmente; possiamo dare grandi soddisfazioni a tutta la città, la società e tutti i tifosi che ci sostengono sempre”.

Qual è l’obiettivo del Foggia?

“Sicuramente raggiungere la miglior posizione in classifica, che ad oggi potrebbe essere il quarto posto ma, con tutto il girone di ritorno, perché non puntare a qualcosa di più? L’obiettivo è vincere la Coppa Italia, siamo arrivati in semifinale e non è un trofeo da sottovalutare, penso sia un orgoglio per tutto quello che riguarda il Foggia Calcio poter vincerla e noi vogliamo farlo a tutti i costi. Ti dà un piazzamento nei playoff super importante, ma non ci vogliamo focalizzare solo sulla Coppa: cerchiamo di fare un grandissimo campionato e vincere la Coppa, siamo una squadra forte, rappresentiamo una società tra le più importanti della categoria. Dobbiamo lottare su tutti i fronti possibili, sia la Coppa che il campionato sono allo stesso livello, dobbiamo raggiungere il massimo di quello che possiamo”.

Dediche particolari per il premio:

“Sicuramente il premio è per tutta la mia famiglia: so che sembra scontato, ma la famiglia c’è sempre, nei momenti belli e brutti, non lasciandoti mai. Voglio anche ringraziare quello che è un po’ il Foggia, perché da quando sono arrivato mi sono sempre sentito a casa e raggiunto un livello molto alto nella mia carriera, a livello di prestazioni e continuità. Cerco di fare sempre meglio, un ringraziamento va a tutto quello che è il Foggia: la città, i tifosi, la società, la squadra, i mister… Tutto quello che mi ha accompagnato in questo anno e mezzo”.

Il mercato di gennaio è una cosa che non interesserà Petermann?

“Ho sempre detto che a Foggia mi sento a casa. In questa categoria non vedo niente di meglio, sono felice e sereno, voglio completare quest’anno nel migliore dei modi perché non è stato un buon inizio. Il mio unico pensiero è fare qualcosa di grande nel Foggia Calcio, quello che sarà da qui a gennaio non mi interessa e neanche ci sto pensando ad oggi“.

Come mai si trova in Serie C mai trovando una squadra di categoria superiore che gli potesse dare il giusto valore, senza nulla togliere a Foggia che è una grandissima piazza?

“Se sono in Serie C, dovrò ancora dimostrare di più il mio valore. Purtroppo, nei primi anni di professionismo ho avuto alcuni problemi, soprattutto legati ad infortuni, che mi hanno rallentato. Non ho avuto anni facili, a Foggia sono praticamente rinato anche perché sono molto legato a questi colori. Non si sa mai se quest’anno o magari il prossimo cerco di raggiungere la Serie B proprio con questa maglia, che penso sarebbe la cosa più bella che possa capitarmi, perché sono tanto legato. Anche il pensiero di andare in Serie B tanto per potrebbe essere gratificante perché si sale di categoria, però come mi sento a Foggia non so dove mi potrei sentire da un’altra parte; per come sono fatto io caratterialmente, è molto importante sentirmi sereno, essere felice… A Foggia ho trovato tutto questo, penso che le mie prestazioni e il mio rendimento siano legati a tutto questo. Vediamo cosa succederà, intanto sono focalizzato su questa stagione perché dobbiamo dimostrare tanto ed abbiamo tutte le carte in regola per essere una sorpresa nel girone di ritorno”.

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Immagine in evidenza: l’esultanza di Petermann dopo il rigore del vantaggio segnato in Foggia-Avellino 1-1 (Serie C – girone C 22/23) – crediti: foto di Mario Marino (RIPRODUZIONE RISERVATA)

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