Foggia, Peralta e Schenetti: “I tifosi ci sono mancati”

Nuovo format lanciato sul canale del Calcio Foggia 1920: si tratta di un’intervista doppia, condotta quindi in parallelo con due protagonisti della rosa corrente dei Satanelli. Crediti per l’idea e la realizzazione ad Alessio Grieco e Valerio Palmieri, mentre le riprese sono di Enzo Croce ed Enzo Iagatta.

I protagonisti della puntata inaugurale sono Diego Peralta e Andrea Schenetti, due della “vecchia guardia” in Capitanata già dalla scorsa stagione.

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Intervista doppia Peralta-Schenetti, tra curiosità e altro: due dei totem del Foggia a tutto tondo

	Peralta	Schenetti
Nome, cognome e ruolo	Diego Peralta, attaccante.	Andrea Schenetti, centrocampista offensivo.
Età	27.	32.
Hai un soprannome? Se sì, quale e perché?	In qualche vecchia squadra Diez, perché avevo il 10. Qua no, Dieghito forse.	Un’abbreviazione del cognome, Schene.
A quanti anni hai iniziato a giocare a calcio?	A 4 anni.	A 6 anni.
Il tuo primo gol da professionista?	Pisa-Carrarese, 2-2 al 90′.	Dovrebbe essere stato a Prato, avevo 18 anni. Non ricordo la partita.
Il momento più bello della tua carriera calcistica?	Forse Foggia-Cerignola.	Anche per me Foggia-Cerignola è stata una partita incredibile, piena di emozioni che ci ha regalato qualcosa di bello. Sensazioni che ricorderemo per sempre.
Il miglior calciatore con cui ti sei allenato?	Ilicic.	A parte Diego (ride ndr.), Ronaldinho.
La tua migliore qualità calcistica?	Il sinistro è un po’ generico, quindi il dribbling.	La visione di gioco.
Cosa ruberesti all’altro in campo?	Il carisma e, allo stesso tempo, la tranquillità che ha nel giocare.	Il dribbling ed il suo sinistro, che è incredibile.
Descrivi l’altro con un aggettivo.	Incredibile, come persona.	Generoso.
Un difetto dell’altro?	Sembra una bugia, ma Schene ha pochi difetti. Forse ogni tanto è difficile fargli cambiare idea.	Diego è un po’ testardo, ma non è neanche un difetto, perché poi quasi sempre ha ragione, le cose che dice si avverano.
Chi è il più forte tra i due?	Andrea.	Diego.
Il compagno di squadra con cui hai legato di più oltre ai presenti?	Giovanni (Di Noia ndr.), Jack (Beretta ndr.), Gara (Garattoni ndr.) e Rizzo. Anche Antonio (Vacca ndr.).	Anche per me gli stessi, aggiungo Antonio Vacca.
Cosa avresti fatto se non fossi diventato un calciatore?	Me lo sono chiesto spesso ma non ho mai trovato una risposta, perché non ho grandi interessi per altro se non il calcio. Forse avrei provato con tennis o padel.	Sinceramente non lo so, per fortuna che ho giocato a calcio! (Ride ndr.).
Tra i due, chi è il più bello?	Io (ride ndr.).	Io (ride ndr.).
Il più simpatico?	Lui.	Diego.
Il più permaloso?	Io (ride ndr.).	Lui (ride ndr.).
Il più alla moda?	Io.	Diego.
Il più latin lover?	Andrea (ride ndr.).	Diego (ride ndr.).
Che musica ascolti?	Un po’ tutto, forse prevalentemente latina, spagnola.	Sinceramente un po’ musica italiana, reggaeton, musica latina… Dipende dalle giornate, però mi piace tutta la musica in generale.
Vasco o Ligabue?	Vasco.	Vasco.
Serie TV o film?	Serie TV.	Serie TV.
Casa di Carta o Stranger Things?	Stranger Things.	Casa di Carta.
Pulp Fiction o Kill Bill?	Pulp Bill (ride ndr.).	Pulp Fiction.
La tua serie preferita?	Vikings, forse.	Romanzo Criminale.
Film preferito?	Io vi troverò.	Scarface.
La prima cosa che guardi in una donna?	Non guardo le donne, solo la mia futura moglie.	A parte la mia ragazza, non guardo nessun’altra.
Dite una cosa ai tifosi rossoneri.	Ci sono mancati in queste due giornate, attendevamo con ansia questa domenica. Speriamo in un lieto fine per tutti.	Ritornare a giocare in casa con la nostra gente, il nostro pubblico ci darà una spinta in più. Ai tifosi non c’è bisogno di dire niente, sono incredibili.

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Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Crotone (playoff Serie C 2022/23) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)