Bordo Campo

Foggia, Peralta: “Rimanere umili. Testa al Crotone”

Questo pomeriggio, l’attaccante del Calcio Foggia 1920 Diego Peralta è stato a disposizione dei media in conferenza stampa: tutte le sue dichiarazioni.

Primissimo bilancio di questo primo segmento di campionato, sia personale che di squadra – “Penso sia abbastanza positivo, soprattutto nelle ultime giornate e nell’ultima in particolare abbiamo fatto molto bene sotto tanti punti di vista. Al di là della classifica, che conta fino ad un certo punto (ovviamente più punti hai e meglio puoi lavorare), l’importante è crescere come gruppo e squadra“.

Quanto gli manca il gol? – “Personalmente, se non fosse che leggo ogni tanto che non ho segnato, a me cambia veramente poco. Sono contento della mia crescita di prestazioni perché comunque all’inizio è stata dura giocare con un modulo diverso; l’anno scorso ho messo qualche mese ad adattarmi come sotto punta, alla fine sono stato molto contento di sapere di poter giocare anche in quel ruolo. Quest’anno abbiamo cambiato di nuovo, perché giocare unodue è molto diverso dal giocare con una sola punta, però piano piano anche con gli altri ragazzi sto trovando anche la mia collocazione in campo e quindi mi sto trovando sempre meglio, ma non sono ossessionato dal gol. Mi interessa giocare bene e per la squadra“.

C’è un compagno di squadra con cui Peralta preferisce giocare e che magari esalta le qualità dell’italoargentino? – “Giocando con questo modulo, quindi un po’ più vicino alla punta, ho giocato per il momento quasi solo con Tonin davanti: magari avrò modo di giocare con Mamadou (Tounkara ndr.) e Jack (Beretta ndr.). Con Beretta ho giocato l’anno scorso e mi sono trovato molto bene, però credo che molto dipenda anche da come gira la squadra e da come arrivano i palloni: se riusciamo ad avere un gioco fluido penso mi vada bene qualsiasi partner, l’importante è riuscire a trovare le giuste catene e la giusta fluidità di gioco. Questa è la cosa più importante“.

Il Crotone è la squadra più difficile da incontrare in questo momento per il Foggia? – “Credo in questo momento abbiano grandissime motivazioni: quello che loro hanno fatto è a mio modo di vedere un bel gesto e una bella responsabilità. Se si sentono di andare dietro al loro mister, hanno fatto benissimo a fare quello che hanno fatto, però in questi momenti sicuramente cercheranno loro di tirar fuori qualcosa in più che magari non sono riusciti a tirare fuori in questo momento. Noi dobbiamo pensare solo al nostro cammino, indipendentemente da chi affrontiamo dobbiamo cercare di fare qualcosa in più di quanto fatto domenica e crescere di giornata in giornata“.

Il gran rapporto calciatori-allenatore è sicuramente molto importante – “Credo che, soprattutto nell’ultima giornata, il mister mi abbia chiesto determinate cose che anche a me risultavano avvantaggiarmi: mi ha chiesto di essere un po’ più largo del solito ed abbassarmi anche un po’ più del solito se avessi avuto il bisogno di toccare palla. Anche con Andrea (Schenetti ndr.) sta facendo lo stesso lavoro, sta cercando di metterci nelle migliori condizioni di esprimerci e questo credo che sia la cosa più importante che ci sia, cioè che noi e il mister, tutti insieme, cerchiamo di andare in una direzione“.

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Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Monopoli (Serie C – girone C 22/23) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE RISERVATA)

Foggia, Peralta: “Rabbia per la finale persa?

Quanta rabbia e carica portano dietro i calciatori rimasti in gruppo che hanno giocato la finale playoff dell’anno scorso? – “Più che rabbia, c’è stato tanto dispiacere perché ci credevamo e ci abbiamo creduto fino all’ultimo; credo avremmo meritato qualcosa in più, purtroppo poi è successo quello che è successo. Io personalmente ho smaltito un po’ di delusione, ormai la nuova stagione è iniziata e siamo concentratissimi su quello che è. Più che rabbia, stiamo cercando di far capire ai nuovi ragazzi – che purtroppo non hanno ancora vissuto quello che abbiamo vissuto noi a livello di pubblico – che se si riesce a creare qualcosa di importante, qua poi te lo dimostrano la domenica: si capisce quello che viene fatto solo la domenica“.

Si aspettava Peralta la Juve Stabia prima in classifica? È soddisfatto dei punti del Foggia in classifica? – “Penso che la Juve Stabia faccia un ottimo calcio: ho visto qualche partita, li ho sempre visti molto bene in campo, molto aggressivi, hanno tante caratteristiche e giocatori importanti; credo che il loro mister sia molto, molto preparato. I nostri punti credo siano giusti, avremmo forse meritato qualcosa in più ad Avellino, dove credo che la squadra abbia fatto un’ottima partita, però togli uno e prendi uno magari quando non lo meritavi, in linea di massima credo che i punti siano giusti“.

Cosa vuole dire ai tifosi circa il coro della Nord che, al termine della gara col Brindisi, cantava “Noi vogliamo una squadra che ci porti in Serie B“? – “Credo che l’obiettivo massimo sia importante. Tante squadre quest’anno sono attrezzate per provarci, ma sfortunatamente in Serie C ne sale solamente una a girone, dopo puoi provarci come abbiamo fatto noi ai playoff. Dobbiamo pensare ora solo al Crotone, perché se pensiamo troppo avanti rischiamo solo di perdere la strada. Dobbiamo migliorare ogni settimana come stiamo facendo adesso, cercare di raccogliere più punti possibili e vedere a gennaio a che punto siamo per capire se possiamo farcela veramente“.

Il gruppo secondo lui ha preso coscienza della propria forza? – “Sì, credo che l’autostima stia crescendo anche perché si vede dal modo in cui stiamo affrontando le ultime partite: forse un po’ più alti del solito ed un po’ più aggressivi nell’ultima. Non è sintomo di presunzione, ma vogliamo far capire che crediamo di essere forti e che meritiamo quello che stiamo facendo. Non dobbiamo ovviamente sentirci troppo forti perché dopo si pigliano le musate: dobbiamo mantenere l’umiltà avuta fin adesso e correre, perché credo che questa squadra non si possa permettere di giocare sotto ritmo. Finché continuiamo su questa strada con questo ritmo, sacrificio e questa aggressività da parte nostra – a partire da quelli che stanno davanti fino a quelli dietro -, possiamo continuare a toglierci delle soddisfazioni“.

C’è stata la possibilità nella scorsa estate per Peralta di poter andare via? – “Ovviamente ogni estate ci sono le richieste, perché il calciomercato è così, poi dopo l’ottima stagione dell’anno scorso e la finale playoff era abbastanza normale. Avevo un altro anno qua e molti giocatori erano rimasti: non vedevo un progetto migliore o una squadra più attrezzata dove poter fare qualcosa in più di quello che posso fare qua. In più con un pubblico ed uno stadio così, a maggior ragione“.

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Immagine in evidenza: Diego Peralta, calciatore del Calcio Foggia 1920 – crediti foto: pagina ufficiale Facebook Calcio Foggia 1920 (frame da video)

Benito Girardi

Laureato Triennale in Ingegneria Gestionale | Studente Magistrale (percorso "Health Management") presso Università della Calabria | Redattore presso lagoleada.it

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Benito Girardi
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