Il Corriere dello Sport, nell’edizione odierna, dedica spazio al Foggia e alla questione playoff: “Comincia il primo e forse più significativo slalom di classifica dei rossoneri per consolidare la posizione playoff. Traguardo tagliato appena una settimana fa dopo il successo sulla capolista, posizione che ora bisogna puntellare per proseguire la corsa (a sei gare dalla fine della regular season) in una fase particolarmente delicata della stagione. Due dirette concorrenti proveranno infatti a sbarrare la strada dei pugliesi: tra le trasferte di Messina (domani, ore 14) e Latina (sabato 30 marzo), la formazione di Cudini (42 punti) ha la possibilità di aumentare il distacco in classifica dai peloritani oggi a una sola lunghezza (41) e di accorciare sui laziali che occupano il nono posto a +3 (45)”.
“Dopo l’exploit interno contro la Juve Stabia, Odjer & company devono adesso consolidare la propria posizione nel gruppone delle prime dieci e provare a migliorare il piazzamento finale che permetterebbe al Foggia di giocare sul proprio campo la sfida di ritorno almeno nelle partite iniziali. È un Foggia motivato quello che oggi sosterrà la seduta di rifinitura prima della partenza per la Sicilia. Per la formazione di Cudini, reduce da tre risultati utili (sette punti), c’è un altro compito da svolgere: migliorare il trend nelle gare esterne”, si legge.
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Il Foggia cerca il pass per i playoff
“Finora soltanto dieci punti conquistati lontano dallo Zaccheria sui 42 complessivi, ma va detto che nell’ultima striscia di campionato il Foggia ha perso solo a Benevento, pareggiando con il Sorrento e vincendo contro il Brindisi. Il deficit nelle gare esterne risale a un’altra epoca, in particolare ai quattro ko in successione contro Casertana, Cerignola, Giugliano e Virtus Francavilla tra la fine del girone d’andata e la seconda di ritorno. Ma quei numeri adesso pesano sul bilancio complessivo, serve una svolta nei risultati. La società nel frattempo si gode la rivincita, dopo le critiche della piazza per il pessimo girone d’andata. «Giusto dar merito alla società per il lavoro svolto – dice il direttore sportivo Emanuele Belviso a “TuttoC” – ci siamo seduti a tavolino per valutare dove servivano giocatori più funzionali alla nostra squadra e sono arrivati”, continua.
“Abbiamo inoltre accontentato qualcuno che non voleva più restare a Foggia, prendendo giocatori più motivati. I risultati ci stanno dando ragione». Sono comparsi a notte fonda e hanno tappezzato la centralissima piazza Cavour di striscioni e bandiere rossonere. I tifosi del Foggia hanno festeggiato così i cento anni della “Fontana del Sele”, simbolo della città e luogo abituale di festeggiamenti delle promozioni del Foggia (l’ultima nel giugno 2017). La storica fontana cominciò a zampillare il 21 marzo 1924 giorno in cui il capoluogo dauno fu per la prima volta collegato alla rete dell’Ente Acquedotto pugliese. Immagini suggestive riprese dall’alto con un drone, oltre agli striscioni i tifosi dei club organizzati hanno acceso anche i fumogeni d’ordinanza”, conclude il quotidiano.
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