Ospite alla trasmissione “ZÀ FÒ” di Foggia TV, l’ex tecnico del Foggia Pasquale Padalino ha svelato interessanti retroscena sulla scorsa stagione in Serie B, culminata poi con la mesta retrocessione tra i dilettanti dei Satanelli:
“L’anno scorso si spostava la ricerca del problemi su Kragl che giocava dieci metri avanti o indietro o su Iemmello e Mazzeo che si schiacciavano i piedi ed ora stanno facendo tutti benissimo negli stessi ruoli, ma l’unico problema era che i giocatori non venivano pagati. A gennaio addirittura avrebbero voluto vendere Kragl. L’acquisto di Ngawa la dice lunga sugli investimenti che la società non era disposta a fare, inoltre non sono arrivati nemmeno i giocatori che io e il mio staff avevamo richiesto.
Il mio contratto per la Serie B non era irrisorio, di più. Tutti sapevano che non c’era la possibilità e la voglia di investire nel mercato di riparazione ma mai mi sarei aspettato questo epilogo: la mia esperienza lì è una sorta di opera incompiuta.
La retrocessione? Un peccato, penso si sia decretata dopo il cambio di allenatore. Grassadonia (Gianluca, suo successore sulla panchina del Foggia ndr.) dopo la partita col Verona si sarebbe dovuto limitare a commentare il dopo gara, invece ha pensato al sottoscritto e ai presunti errori commessi durante la stagione”.
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