Foggia, allo Zac l’omaggio alle vittime di Viale Giotto

Viale Giotto Foggia

Immagine in evidenza: l'omaggio alle vittime di Viale Giotto prima di Foggia-Turris 2-2 del novembre 2020 - crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)

Al Pino Zaccheria termina in pareggio la gara tra i padroni di casa e la Turris. Il risultato è di 2-2 al triplice fischio, con le reti di Longo (Turris) al 18°, Curcio (che pareggia i conti poco prima della fine del primo tempo); e poi ancora Pandolfi al 53° (che riporta in vantaggio la Turris) e ancora Curcio che sistema le cose al 66°, su rigore.

Ma il calcio, si sa, non è solo uno sport, ma molto di più. E’ passione, cuore, dolore, sentimenti, storia, umanità. Così, l’11 Novembre, prima del fischio d’inizio, si è reso omaggio alle vittime della tragedia del Crollo di Viale Giotto, avvenuto 21 anni fa; a centro campo ha sfilato lo striscione rossonero, poche parole dritte al cuore: “Viale Giotto 11-11-1999. Il tempo non cancella il ricordo.

Viale Giotto
La tragedia di Viale Giotto, crediti: gianlucadimarzio.com

Viale Giotto, Foggia non dimentica

Il crollo dello stabile di viale Giotto 120 si verificò nelle prime ore del mattino di quel maledetto 11 novembre 1999; nel complesso di 26 appartamenti, costruito circa 30 anni prima della tragedia, ci vivevano 71 persone, ne persero la vita 67.

Il palazzo subì un cedimento strutturale e crollò poco dopo; secondo i dati registrati dai sismografi dell’Istituto “Specola Nigri”, il collasso, avvenne alle ore 3.12 e durò soltanto 19 secondi. Ai soccorsi vi partecipò l’intera comunità cittadina.

“Vigili del Fuoco, volontari e i cittadini di Foggia lavorarono per tutta le notte e il giorno successivo per rimuovere le macerie, servendosi di cani da ricerca e geofoni”

Complicò i soccorsi un incendio scoppiato nei sotterranei per via della presenza di alcuni materassi. Come riportano le fonti dell’epoca, ci fu una famiglia che, insospettita da strani rumori, aveva tentato di avvertire l’amministratore del condominio e i vicini; scappò via poco prima del crollo e fu ritrovata in stato di shock, ma in buone condizioni. L’ultimo sopravvissuto di quella tragedia fu Guerino Alessandrino, venticinquenne all’epoca dei fatti, estratto dalle macerie circa quindici ore dopo il crollo.

L’inchiesta durò diversi anni, fino a concludersi ufficialmente il 21 marzo del 2007; confermò che le cause del disastro disastro risiedevano nella pessima qualità dei materiali utilizzati per l’armatura strutturale; secondo le fonti storiche “la ditta incaricata fornì un calcestruzzo dei peggiori mai analizzati, con mischiata immondizia”.

Ciampi Viale Giotto
Il Presidente Ciampi durante i funerali di stato delle vittime di Viale Giotto, crediti: archivio.quirinale.it

Carlo Azeglio Ciampi, il presidente che pianse le vittime

La tragedia scosse l’intera comunità di Foggia, che chiese verità e giustizia, mostrando un grande senso civico. L’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, visitò la città, incontrando i parenti delle vittime (su loro richiesta) e tenne una conferenza stampa. Il 16 novembre del 1999 si tennero i funerali di stato preso gli edifici dell’Ente Fiere di Foggia.

Al seguito dell’accaduto, l’edificio gemello di Viale Giotto, costruito con gli stessi criteri, fu evacuato e demolito poco dopo.  Il disastro di Viale Giotto portò ad importanti modifiche legislative circa l’ispezione degli stabili di vecchia costruzione, fornendo ulteriori garanzie per quelli nuovi.

Viale Giotto: il cuore di una città

Tre i monumenti in città che ricordano quelle 67 vite; il primo al cimitero cittadino dove è stato eretto un monumento in ricordo della tragedia; l’11 novembre 2009, per il decimo anniversario del disastro, una piazza cittadina è stata dedicata alle vittime di Viale Giotto 120. E poi là dov’era l’edificio, è sorto un giardino con 67 arbusti e un monumento a forma di cuore, il cuore di una città intera, con incisi i nomi delle vittime.

Il calcio, in tutto ciò, non è stato mai esente dal commemorare le vittime. Perché quel giorno, quell’11 novembre del 1999, se n’è andata una parte di cuore di questa città che non tornerà mai più. Foggia non dimentica. Foggia non dimenticherà mai. Questo articolo è dedicato a:

Angela, Lorenzo, Antonio, Maria, Daniela, Anna Milena, Maria Assunta, Fernando, Rocco, Francesca, Valentina, Paolo, Maria Rosaria, Maria Giovanna, Palmina, Raffaele, Michele, Assunta, Mattia, Matteo, Raffaele, Antonio, Addolorata, Aldo, Savino, Giovina, Domenico, Luigi, Maria, Aldo, Michele, Marianna, Addolorata, Walter, Vincenzo, Nina, Michele, Norina, Antonio, Lucia, Piersilvio, Daniele, Savino, Maria, Pasquale, Roberto, Margherita, Maria, Giovanni, Leonardo, Maria, Dario, Sabrina, Luciana, Pino, Michela, Pasquale, Alfredo, Matteo, Pasquina, Marilina, Michele, Antonio, Francesco, Valentina, Concetta e Luisa.

Foto in evidenza di Luigia Spinelli, su gentile concessione dell’autrice. Tutti i diritti restano riservati all’autrice.