Nel pomeriggio odierno, il centrocampista del Foggia Moses Odjer è stato a disposizione dei media in conferenza stampa: tutte le sue dichiarazioni.
“A cos’è dovuta questa mia esplosione dopo essere stato ai margini? Quest’anno sono successe tante cose: è stata anche colpa mia, in allenamento stavo dando anche qualcosa in meno. C’erano il Brindisi e altre squadre che mi volevano, poi ho parlato con il mister quando è tornato, con il direttore Belviso, il presidente Canonico ed il figlio Emanuele: mi hanno dato una grossa mano, li voglio ringraziare. Mi hanno detto che da qui non sarei andato via: dopo queste parole ho deciso di dare qualcosa in più. Anche la madre di mia moglie mi ha spronato a dare qualcosa in più come a Salerno, altrimenti mi avrebbe cacciato da casa (ride, ndr.)… Ho ripensato a tutto questo, sono diventato più sereno e sto lavorando molto, molto di più“.
“Se ce la possiamo fare a non perdere con la Juve Stabia? Dobbiamo solo pensare alla prestazione, così facendo uscirà il risultato. Stiamo lavorando bene in questi giorni: facendo bene la prestazione, alla fine si potrà fare risultato“.
“Come ho vissuto i momenti prima e dopo la mia esplosione? Prima è stato un po’ difficile, come uomo e calciatore, perché non stavo giocando. Parlare con mister Cudini, il presidente Canonico, il figlio Emanuele ed il direttore Belviso mi ha dato una grossa mano. Ho trasferito quella fiducia in campo e da lì è cambiato tutto“.
“Il mio futuro? Sono un giocatore che rispetta il contratto, che ho fino al 30 giugno. Sto cercando di dare il massimo alla società: sarei pronto per rinnovare in caso, sennò vedremo cosa riserverà il futuro“.
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Foggia, Odjer: “Prima la salvezza, puntiamo ai playoff”
“A cosa puntiamo? Abbiamo passato un momento difficile, vogliamo pensare a salvarci e vediamo se riusciremo ad arrivare ai playoff, ci puntiamo“.
“Se questo modulo e questo gioco rispecchiano meglio le mie caratteristiche? È uguale, l’anno scorso quando è arrivato Delio Rossi giocavamo a tre a centrocampo: ho giocato tutte le partite tranne la finale playoff. Anche a Salerno e Palermo ho giocato a tre, con Boscaglia idem. È uguale, l’importante è come prepari la partita“.
“Quando abbiamo capito di poter risalire? Dopo la sconfitta con la Turris abbiamo pensato al fatto che questa piazza non potesse andare giù, stavamo andando veramente male. Tutti abbiamo pensato di dare qualcosa in più e sono usciti risultati positivi“.
“Cosa dico ai tifosi? Dobbiamo pensare prima a salvarci e poi puntare ai playoff. Ora siamo una squadra più concreta: pensiamo prima a salvarci e poi vedremo cosa succederà“.
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Immagine in evidenza: uno scatto di Picerno-Foggia (Serie C – girone C 23/24) – crediti: foto di Federico Antonellis/Calcio Foggia 1920