Foggia nel caos: in due mesi rischia di crollare tutto | Canonico è in allarme

Nicola Canonico (Nicola Canonico Facebook foto) - www.lagoleada.it
La posizione del presidente rossonero passerà in modo inevitabilmente decisivo dai risultati in campo. Grande fermento, ma anche preoccupazione
Le ultime stagioni del Foggia sono state contraddistinte da annose controversie correlate più all’aspetto gestionale e societario, relegando il campo, almeno per le pagine dei media, ad un’importanza inferiore.
A destare particolare attenzione è stata la questione correlata ai numerosi atti intimidatori mossi dalla criminalità organizzata, che avevano come bersaglio proprio i componenti della società rossonera, oltre che della rosa.
Nel periodo di tempo compreso tra il 2023 e il 2025 sono stati molteplici gli episodi da parte dei locali malintenzionati, che hanno agito con l’intento di intimidire la figura del Presidente Canonico, al fine di spingerlo a cedere la società.
Questa e molte altre situazioni hanno posto il Patron in condizione di cedere più e più volte, inquadrandolo già con un piede e mezzo lontano da Foggia, salvo l’ultimo clamoroso retrofront, proprio pochi mesi fa, a stagione appena conclusa.
Avvio infuocato: il patron trema
La stagione si appresta ad entrare nel vivo: svelati i 3 gironi che andranno a comporre il prossimo campionato di Serie C, è stato il momento del sorteggio dei calendari, resi pubblici appena lo scorso 28 Giugno. Quali sfide attenderanno il Foggia nel corso della prima parte della sua annata? Inizio col botto con l’ostica trasferta presso il “Massimino” di Catania, alla quale seguiranno addirittura 5 trasferte nel corso delle prime 8 giornate che i Satanelli andranno a disputare, escludendo le gare interne che vedranno lo “Zaccheria” tornare a vibrare con Sorrento, Latina e Casertana.
Le tre sfide saranno intermezzate dalle uscite verso Giugliano, la vicina Cerignola per il derby che si disputerà al “Monterisi”, prima dei due turni consecutivi in trasferta, prima a Picerno, poi addirittura a Caravaggio, nel bergamasco: quasi 800 km, solo all’andata, per affrontare l’Atalanta Under 23. Un inizio di campionato scoppiettante che potrebbe già parzialmente condizionare l’intera stagione, che si spera potrà rivelarsi profondamente differente rispetto allo psicodramma che si è rischiato di vivere nel corso dell’ultima annata, con la retrocessione in Serie D distante appena un passo.

C’è ancora molto da sistemare
Come sappiamo Delio Rossi è tornato sulla panchina rossonera per la terza volta nel corso della sua carriera, determinato nel portare tutta la sua esperienza a sostegno di una piazza che già conosce molto bene e che punta ad essere competitiva al massimo delle sue potenzialità per centrare, almeno, il piazzamento playoff. Raggiungerlo non sarà affatto scontato e, come già evidenziato, un bottino positivo nel corso delle concitate prime uscite di campionato, alla lunga, potrà rilevarsi determinante per certificare il conseguimento di tale traguardo.
Ovviamente, molto passerà anche dalle pedine in campo a disposizione dello stesso Mister Rossi, sui quali il neo direttore sportivo Carlo Musa si trova correntemente ad operare, conscio dell’urgenza di rimpolpare una rosa scarna di elementi a livello numerico, decimata rispetto allo scorso anno tra prestiti terminati e contratti giunti alla naturale scadenza. A tal proposito, il Foggia, attenzionato speciale in quanto tra le pochissime società dell’intera Serie C a non aver completato un singolo acquisto fino a pochi giorni fa, ha ufficializzato l’innesto dell’attaccante teutonico Till Winkelmann, prodotto del settore giovanile del Lecce, e del centrocampista Vincenzo Garofalo, vecchia conoscenza rossonera, avendone già vestito la maglia tra il 2020 e il 2022. Lo riporta TeleSveva.