Nella tarda mattinata odierna, il tecnico del Foggia Luciano Zauri ha presentato la sfida di Serie C – girone C con il Messina, in programma alle 18:30 di domani, sabato 19 aprile: tutte le sue dichiarazioni.
“La fiducia in De Lucia e nei ragazzi è sempre massima e totale: se ci sono degli errori non dobbiamo nasconderci e, se si sbaglia, i ragazzi sono i primi a prendersi le responsabilità. Dispiace, ma come sbaglia il portiere anche gli attaccanti lo fanno. Sbaglieremmo a soffermarci sul singolo: De Lucia e Perina si sono giocati il posto sin dal nostro arrivo, dispiace perché quando il portiere fa errori poi si subisce gol“.
“Siamo consapevoli di aver fatto una prestazione diversa a Crotone. Per lunghi tratti ce la siamo giocata, abbiamo commesso errori come nelle ultime gare, però secondo me siamo tornati a essere altro, per via delle caratteristiche della mia squadra. Domani sarà una partita totalmente diversa, sappiamo quanto ci sia in palio: dobbiamo vincere ma senza essere presuntuosi e paurosi. Sarà una gara dura, avremo di fronte un avversario che ha fatto ottime prestazioni abbinando i risultati: sarà molto difficile, ma dobbiamo vincere“.
“Mi piacciono le piazze ambiziose, sono esattamente come me: dal primo giorno ho sognato di avere lo stadio pieno. Ci siamo presi applausi e meriti, così come adesso prendiamo fischi. Dispiace perché la salvezza avrebbe potuto arrivare molto prima, con meno problemi in rosa le ambizioni avrebbero potuto essere diverse. Mi sono preso le mie responsabilità quando abbiamo perso ed è giusto così; vincendo domani ci tireremmo fuori definitivamente da questa situazione di classifica“.
“Indisponibili? Tascone è squalificato, poi mancheranno Vezzoni e Mazzocco“.
“All’inizio della stagione, a tutti il sogno va dato: chiunque può ambire a vincere un campionato, ma bisogna garantire solidità economica, strutture e altro. Chi controlla dovrebbe fare qualcosa di diverso, per garantire lo svolgimento migliore dei campionati“.
“L’ha squadra ha preso malissimo questa situazione. Siamo dei professionisti e facciamo il nostro lavoro, il campo è il nostro giudice: i ragazzi sono in grande difficoltà, perché qui si parla di pagare gli affitti. Siamo in Lega Pro, gli stipendi sono quelli di tutte le persone che fanno un lavoro normalissimo: a oggi siamo qui senza poter pagarci gli affitti. Mi sono tolto da questo discorso, non sono qui per soldi ma credo che, anche se si guadagni un euro, è giusto che il corrispettivo ci sia perché i ragazzi devono affrontare il quotidiano, con spese che conosciamo benissimo. Credo sia stato fatto un errore enorme, perché secondo me non è giusto. Andiamo avanti, ora affronteremo una squadra con gli stessi nostri problemi: per novanta minuti penseremo solo al calcio e a vincere la partita, poi ognuno farà le sue valutazioni. Bitetto? Non ho avuto modo di parlarci, ma non è una novità“.
“Nelle ultime due settimane, anche i ragazzi del Settore Giovanile hanno usato lo Zaccheria. Ieri ci siamo allenati e il terreno non era peggio di quando lo abbiamo visto a novembre, il campo non sta male. Senza essere banale, il problema di domani non sarà il campo, ma dovremo essere più bravi di qualsiasi cosa“.
“A fine partita con la Casertana sono stato il primo a prendersi le proprie responsabilità, ma ho mai pensato di dimettermi per ragioni legate alla squadra. Dopo Caserta ho fatto un passo indietro coi ragazzi: se un giorno, com’è successo in passato, dovessi accorgermi di non avere in mano la squadra, dovrei fare un passo indietro per onestà. La dignità per me non ha prezzo, non sono qui per soldi: me ne sarei andato, se mi fossi reso conto di non avere in mano la squadra. Ho parlato con la squadra, che di fronte a me si è assunta delle responsabilità. Nonostante quello, ho chiesto un appuntamento al Presidente per andare a parlare, ma non sono stato mai ricevuto: non ho mai capito dove stesse il suo pensiero“.
“Tengo al mio lavoro, faccio quello che mi piace. Al netto delle difficoltà oggettive e degli errori che ho commesso, mantengo sempre lo stesso entusiasmo di quando sono arrivato, ho scelto io di venire qui. Avere la squadra in mano per me è fondamentale, viceversa non avrebbe senso che io rimanessi qui“.
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Foggia, Zauri: “Domani dovremo mettere in campo orgoglio”
“Dobbiamo pensare a vincere domani, in qualsiasi modo. Non dovremo essere frenetici e fare cose che non abbiamo mai fatto: dovremo mettere in campo l’orgoglio. Tutti noi ci sentiamo i primi responsabili, non possiamo dare colpa ad altri se non a noi stessi: dispiace, la componente tifosi per noi è fondamentale. Ci siamo presi applausi e fischi. Non possiamo obbligare la tifoseria a fare qualcosa che non vogliono: abbiamo bisogno di loro e del loro sostegno nei novanta minuti, poi le partite sono fatte di vittorie e sconfitte. Domani la vittoria sarà d’obbligo, avremo bisogno di tutti e i tifosi non sono mai mancati, nel bene e nel male. Mi auguro domani ci diano una mano. Chiedere in questo momento sarebbe sbagliato, dobbiamo pensare a dare qualcosa di diverso“.
“Mazzocco? Non ha niente di grave, ma non riesce a essere disponibile. Avrebbe voluto dare una mano, ma non c’è riuscito. Lui ha caratteristiche diverse da quelli che abbiamo, è ovvio che la sua assenza si sia fatta sentire“.
“Come sostituire Tascone? Abbiamo le nostre idee e situazioni in mezzo al campo, qualche centrocampista c’è ma con caratteristiche diverse. Domani serviranno atteggiamento e voglia per vincere, al di là di chi scenderà in campo“.
“Quando un allenatore viene mandato via, c’è sempre un problema. Non conosciamo le dinamiche del Messina, dispiace per Banchieri. Il Messina è una squadra che deve vincere, esattamente come noi: speriamo di avere qualcosa in più dei biancoscudati, sulla carta ce l’abbiamo ma il tutto va dimostrato in campo“.
“Vezzoni è stato messo fuori lista e non è convocabile. Non ho potere di firma, non posso incidere in queste dinamiche. Ho chiesto se potesse essere reintegrato, ma non è in lista e quindi non è utilizzabile in nessuna maniera“.
“Fino al Sorrento siamo stati qualcosa, dopodiché si è fatto male l’ultimo attaccante rimasto. A me la squadra è sempre piaciuta, in termini di atteggiamento; nei vari reparti, è ovvio che qualche errore lo commettiamo tutti, a partire dalla panchina. Siamo diventati altro per problematiche oggettive, ma se stiamo in questa posizione di problemi ne abbiamo altri“.
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