Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Crotone (playoff Serie C 2022/23) - crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)
Il giorno è arrivato. Alle 21:30 odierne inizierà a rotolare il pallone al Pino Zaccheria, dove si giocherà Foggia-Lecco, gara d’andata della finale playoff di Serie C. Da oggi si arriverà poi alle 17:30 di domenica 18 giugno, quando al Rigamonti-Ceppi si disputerà il ritorno e sarà determinato il nome della compagine che seguirà in Serie B Feralpisalò, Reggiana e Catanzaro. Ecco di seguito la rassegna stampa in vista della contesa di stasera.
Gazzetta dello Sport – “[…] Il pubblico rossonero vuole spingere Petermann e compagni verso la Serie B che manca dal 2018-19 mentre i lombardi addirittura hanno disputato l’ultima B trent’anni fa. Dopo le imprese contro il Cerignola, il Crotone e il Pescara che hanno portato il Foggia in finale attraverso doppi confronti dallo svolgimento romanzesco, adesso c’è l’ultimo passo. Molte assenze nella squadra rivelazione di Luciano Foschi, pure reduce dalle imprese di Pordenone e Cesena: ancora fuori Battistini, Ilari, Enrici, Lakti, Galli e Giudici (quest’ultimo per squalifica), il tecnico potrebbe recuperare Girelli affidandosi a un 3-5-2 con il rientrante Ardizzone […]”.
Tuttosport, sul Foggia – “Undicimila e 500 biglietti polverizzati nel giro di qualche ora. Senza le restrizioni per il mancato adeguamento dello Zaccheria alle norme di sicurezza, si sarebbe riempito lo stadio da 25 mila spettatori. Tifosi in ansia per questo primo match della finale play off per la promozione in Serie B con l’auspicio che si possa sfatare la tradizione sfavorevole: nelle due precedenti finali, sempre con la formula dell’andata e ritorno, il Foggia ha pagato dazio prima con l’Avellino nel 2007 (1-0 a Foggia e 0-3 in trasferta dopo i supplementari) e nel 2016 con il Pisa (4-2 all’andata per i toscani ed 1-1 al ritorno con De Zerbi sulla panchina dei rossoneri). […] La città attende questa sfida con grande apprensione e scaramanzia rispetto al passato proprio sulla scorta delle cocenti delusioni contro Avellino e Pisa. Qualche bandiera sui balconi ma nulla di più, nessun maxi schermo pubblico in piazza. Insomma, si continua con il basso profilo senza festeggiare prima di aver ottenuto il traguardo. E del resto questo atteggiamento è pienamente in sintonia con quello di Delio Rossi e della squadra, ancora in silenzio stampa dopo le contestazioni per la sconfitta di Cerignola poi ribaltata nella gara di ritorno“.
Tuttosport, sul Lecco – “Mai così vicino un traguardo che sembrava utopia quando, il 24 settembre 2022, l’allenatore Luciano Foschi iniziava la sua avventura sulla panchina del Lecco vincendo 3-0 sul Mantova al “Rigamonti-Ceppi”. Era la quinta giornata di andata, col tecnico di Albano Laziale subentrato ad Alessio Tacchinardi. Da allora i blucelesti lariani sono progressivamente cresciuti, chiudendo al terzo posto: 62 punti, eliminando nei playoff Ancona, Pordenone e Cesena. […] Entusiasmo alle stelle anche da parte del vulcanico presidente Paolo Di Nunno che, essendo squalificato per i fatti accaduti nella gara col Pordenone, deve rimanere in silenzio quando avrebbe molto da raccontare. Lui, pugliese di Canosa, costretto a sconfiggere una squadra della sua regione natia, per poter entrare nella storia ultracentenaria del Lecco e riportare il club dopo mezzo secolo in Serie B“.
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Corriere dello Sport – “Il Foggia stavolta è favorito. Stasera allo Zaccheria il primo round della finale. Delio Rossi recupera Kontek. Ballottaggio Petermann-Odjer. Gara trasmessa anche all’estero“.
Corriere del Mezzogiorno – “Il Foggia vuole ancora sorprendere. Contro il Lecco in palio la B. […] Un paio di mesi fa sembrava un’impresa titanica per il Foggia potersi giocare un posto al sole, dopo una stagione difficile, contraddittoria, tormentata da polemiche e in un clima di contestazione e di veleni. Senza contare il continuo avvicendarsi sulla panchina rossonera di ben 4 allenatori. […] Il tecnico riminese (Delio Rossi, ndr.), con un passato in rossonero sia da calciatore che da trainer, ha saputo motivare e stimolare la sua truppa riuscendo a ridisegnare un Foggia combattivo, mai domo, tenace e fin troppo sorprendente, salito al proscenio nel retour match col Cerignola, poi in quel di Crotone ma soprattutto nell’incredibile semifinale di ritorno contro il Pescara dell’ex Zeman, dove capitan Di Pasquale e compagni hanno compiuto per ben due volte una straordinaria rimonta e un altro strabiliante ribaltone, guadagnando la finale ai calci di rigore“.
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