Playoff

Lecco, Foschi: “C’è tanto entusiasmo. Rossi grande allenatore”

Nella mattinata di domenica 11 giugno, il tecnico del Lecco Luciano Foschi ha presentato la sfida d’andata della finale playoff con il Foggia, in programma alle 21.30 di oggi (clicca qui per sapere dove vederla). Nell’articolo che si raggiunge cliccando qui, avevamo riportato la prima parte della conferenza, di seguito invece la seconda e ultima parte.

Come ha trovato la squadra dopo il Cesena, qual è la condizione generale del gruppo e che tipo di approccio ci si può aspettare? – “Al di là della stanchezza, quella è normale, abbiamo fatto questi giorni per cercare di recuperare le forze fisiche e mentali. Quelle mentali è chiaro che siano accompagnate dal grande entusiasmo e dalla consapevolezza di andarci a giocare una finale, che sicuramente è una cosa bellissima: tutti vorrebbero essere al nostro posto, è inutile che ci giriamo intorno, chiunque, tutte le squadre che abbiamo superato vorrebbero essere qui al nostro posto. Inoltre, c’è anche il fatto di dire che noi adesso ci siamo e vogliamo, come dico sempre, “buttare fuori” fino all’ultima goccia di sudore per cercare di raggiungere un obiettivo che per noi sarebbe veramente stratosferico. C’è tanto entusiasmo, chiaramente stiamo cercando di recuperare un po’ gli infortunati che non avevamo nelle ultime partite e, visto che la conferenza la facciamo oggi (l’altro ieri, 11 giugno ndr.), non vi so dire: domani (ieri, 12 giugno ndr.) ci sono alcuni test. Sono fiducioso sul recupero di alcuni giocatori, però questo lo saprò solo domani (ieri, 12 giugno ndr.): oggi (l’altro ieri, 11 giugno ndr.) abbiamo evitato di fargli fare il test, oggi (l’altro ieri, 11 giugno ndr.) hanno fatto un lavoro ancora a parte abbastanza intenso per cercare di capire se domani (ieri, 12 giugno ndr.) nella partitina che facciamo – anche nel preparare la partita dal punto di vista tattico – possiamo contare sui vari Battistini, Galli, Lakti, Girelli, Ilari, Enrici… Però recuperiamo Ardizzone dalla squalifica, perlomeno quello lo sappiamo (sorride ndr.)!”.

Il percorso fatto è una rivincita anche per mister Foschi? – “Sono sempre molto in difficoltà su queste cose, mia moglie mi definisce un orso sotto questo punto di vista perché non amo molto i complimenti, sarò sincero. Non mi sono mai preoccupato di quello che pensano gli altri, mi è capitato di vincere di campionati perché è scritto negli almanacchi che ad Olbia e Novara ho vinto dei campionati, però non mi sono mai preoccupato di quello che poi può succedere dopo: forse non mi so vendere, ci sta, in questo mondo in cui l’essere è meno importante dell’apparire. Io personalmente non mi sono mai preoccupato di questo, ma mi sono sempre preoccupato di essere me stesso; è chiaro che in cuor mio, dentro di me fa piacere, non esterno magari, posso fare anche delle brutte figure ma non è voluto, non è perché sia un presuntuoso o perché chissà cosa. Mi fa piacere che la gente apprezzi quello che sto facendo, ma è chiaro che non lo sto facendo da solo, lo dico sempre: un allenatore diventa bravo se è accompagnato da uno staff adeguato, se i giocatori lo fanno diventare bravo, altrimenti diventa un allenatore con delle buone idee ma che poi sono fini a sé stesse. Sono sempre molto contento quando la gente si rende conto che vince un gruppo: non vince il singolo giocatore, non vinci perché uno inventa un gol, ma vinci come squadra, come gruppo. In quello, che non ha nulla a che vedere con la tecnica o la tattica, mi fa sentire orgoglioso del rapporto che ho creato con le persone, al di là del calcio“.

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Immagine in evidenza: foto di Tomasz Chmielewski da Pixabay

Lecco, Foschi: “Delio Rossi grande allenatore”

È mai capitato a Foschi di affrontare Delio Rossi in campo o di incrociarlo in qualche occasione? – “Per mia sfortuna non ho mai incontrato Delio Rossi: mi sarebbe piaciuto incontrarlo, vuol dire che avevo già fatto la Serie A o la Serie B (sorride ndr.). Anche quando eravamo al Chievo con Di Carlo, a Livorno non ho mai avuto questa fortuna. L’ho conosciuto durante il corso allenatori, lui allenava la Lazio perché durante il master – che dura un anno – si andava sei-sette volte durante l’anno a visitare le società calcistiche. Abbiamo avuto la fortuna di andare a conoscere o comunque cercare di conoscere il lavoro che faceva lui alla Lazio, visto che la Lazio stava facendo dei buoni risultati. È un grande allenatore, ci mancherebbe altro: un allenatore che ha fatto la Serie A non si discute“.

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Immagine in evidenza: mister Luciano Foschi, fotografia del Calcio Lecco 1912. L’utilizzo di questa foto, per conto di lagoleada.it, è stato autorizzato – in forma scritta – dall’Ufficio Stampa del Calcio Lecco 1912

Benito Girardi

Laureato Triennale in Ingegneria Gestionale | Studente Magistrale (percorso "Health Management") presso Università della Calabria | Redattore presso lagoleada.it

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Benito Girardi
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