Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Lecco (andata finale playoff Serie C 2022/23) - crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)
L’On. Nunzio Angiola, Professore ordinario di Economia Aziendale nell’Università e Dottore commercialista nonché ex parlamentare e – attualmente – candidato sindaco per le comunali di Foggia, è stato il primo a muoversi dopo i fatti di Foggia-Lecco (poi ha fatto subito seguito Alessandro Mancini, dell’associazione Costituzione Cattolica).
Angiola aveva inoltrato la richiesta alla Procura Federale Figc per l’apertura d’inchiesta relativa a Foggia-Lecco. “Non potevo rimanere inerte. Ci tengo a Foggia e al Calcio Foggia”, aveva scritto sui suoi canali social. Lo abbiamo intervistato per chiedergli se vi sono sviluppi in merito.
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“Ancora no, ma ho sollecitato la Procura Federale. Sono convinto che possano ancora intervenire”.
“Molto spesso la Procura ha ribaltato gli esiti del campo, credo che questo sia uno scenario ancora possibile“.
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“Si. Dice che l’arbitro Bonacina appartiene alla Sezione AIA di Bergamo; da questo punto di vista nulla da dire sulla legittimità della scelta; tuttavia è mancato il buonsenso: si poteva scegliere un arbitro totalmente al di fuori di ogni sospetto, lontano territorialmente ed emotivamente rispetto al match e dunque inattaccabile da critiche mosse su eventuali interessi. Il designatore Ciampi, in pieno conflitto di interessi, afferma: ‘Ciò che mi lascia tranquillo, oltre alla legittimità e correttezza delle valutazioni a base della designazione è che le decisioni tecniche prese in campo sono state tutte giuste’. Ciampi è in conflitto di interessi, non può esprimere pareri sulle ‘decisioni tecniche prese in campo’. Un designatore non può esprimere un giudizio sulla condotta di un arbitro da lui stesso nominato, può solo limitarsi a dire che la nomina è stata regolare. Ricordo tra l’altro che una decisione formalmente ‘regolare’ potrebbe anche essere inopportuna”.
“Che si agisca in maniera corretta, guidati dal buonsenso, soprattutto una maggiore attenzione per non assistere nuovamente a situazioni ed episodi evidenti, come nella gara di andata. Aggiungo che è venuta meno la partecipazione di cariche politiche attualmente attive a questa causa: io ho inoltrato la mia richiesta firmandomi come ex parlamentare: è chiaro però che, qualora si fosse mossa anche qualche carica attiva del territorio (sia locale che regionale, ndr.) probabilmente ci sarebbe stato un impatto maggiore anche a livello mediatico, cosa che non mi pare ci sia stata. Qualora fossi stato sindaco avrei chiesto direttamente un incontro al Procuratore Federale, Giuseppe Chiné, per chiedergli direttamente cosa ne pensasse delle scelte arbitrali”.
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