Immagine in evidenza: Alberto Gerbo - crediti foto: canale ufficiale YouTube Juve Stabia (frame da video)
Al termine di Foggia-Juve Stabia, l’ex di turno Alberto Gerbo ha analizzato la sconfitta in sala stampa. Le sue dichiarazioni:
“Dobbiamo prima raggiungere i punti che servono per la salvezza. Oggi è stata una partita dai due volti: nel primo tempo secondo me siamo arrivati facilmente all’area del Foggia (il problema è che non l’abbiamo sbloccata), nel secondo tempo invece abbiamo preso questo gol su una ripartenza – su una palla persa a centrocampo mi sembra, poi c’è stato questo gol di Costa. Da lì in poi abbiamo cercato di aprirci e spingere tanto, quando non riesci a riaprirla poi può finire in questo modo. Di sicuro è un momento delicato perché non riusciamo più a fare i punti che vorremmo fare, perché penso che col Crotone abbiamo fatto una buona gara ma non abbiamo portato a casa punti, col Picerno era una gara da 0-0 e abbiam perso, oggi il risultato è sonante; dobbiamo tirarci su le maniche, rimanere uniti e compatti ma soprattutto tornare a fare punti il prima possibile”.
“Dobbiamo unirci perché incontriamo due squadre forti (Catanzaro e Pescara ndr.) e per far punti con queste squadre bisogna fare la partita della vita, penso l’obiettivo debba essere questo. Da domani dobbiamo lasciare alle spalle questa partita e trovare il modo di scendere in campo con la cattiveria e la determinazione giusta per fare punti anche se incontri una squadra blasonata. […] Non abbiamo altra scelta se non fare la partita perfetta“.
“Ci tengo a dire che io quest’anno non sono ancora riuscito ad esprimermi al meglio a Castellammare e mi dispiace particolarmente, perché nelle squadre in cui sono stato bene o male sono riuscito ad esprimermi al meglio. Quest’anno è stato particolare: non sono riuscito a trovare né la continuità giusta, né il livello di prestazioni che vorrei. Questa cosa mi fa stare male, però non voglio mollare e voglio rimanere sul pezzo fino alla fine, perché so che basta poco per ritornare a quelle prestazioni che comunque ho fatto, tipo quelle di Foggia”.
“Noi siamo una buona squadra con delle buone individualità: quando siamo riusciti a rimanere uniti, organizzati, compatti in tutte e due le fasi siamo riusciti a fare buoni risultati. Penso che comunque l’obiettivo della Juve Stabia iniziale fosse quello della salvezza e che la squadra sia costruita per raggiungere questo obiettivo il prima possibile, poi se verrà qualcosa di meglio, meglio ancora. Credo che la squadra abbia individualità buone: se ci uniamo e facciamo quello che dobbiamo fare nel migliore dei modi, torneremo sicuramente a fare dei buoni risultati. Dobbiamo uscire il prima possibile da questo periodo un po’ di flessione“.
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“Nel primo tempo un paio di occasioni per sbloccarle le hai avute, non sei riuscito né prima, né quando sei andato in svantaggio a segnare. È un problema questo, perché sottoporta – lo dicono i numeri – siamo un po’ indietro, dobbiamo fare qualcosa in più per arrivare puliti in area e finalizzare l’azione. Prima riuscivamo ad essere meno scoperti, quindi eravamo una delle migliori difese, adesso ci stiamo alzando e arrivando più facilmente nell’area avversaria, però se poi non fai gol ad un certo punto poi lo prendi e la reazione ci deve essere, come quella col Cerignola: siamo arrivati ad un pizzico dal 3-3, sarebbe stato bellissimo, dobbiamo prendere spunto da quella partita per riuscire a ribaltare queste situazioni”.
“In questi anni, ogni sessione di mercato si è parlato di tornare (a Foggia ndr.). Sono stato contattato da Ninni Corda e Capuano in Serie D, però avevo già firmato ad Ascoli, poi da Belviso l’anno scorso a gennaio ma io ero a Cosenza, poi avevo letto che Zeman avesse detto che mi fossi proposto, ma sinceramente sono stato contattato da Belviso, non si erano create le condizioni per tornare. Quest’estate – prima di venire alla Juve Stabia – anche mi aveva richiamato Belviso, ma credo che Boscaglia preferisse altri tipi di giocatori; della proprietà attuale conosco bene Sapio che ho avuto ad Ascoli, ci siamo sentiti diverse volte ma io avevo sposato comunque il progetto Juve Stabia con Di Bari, che mi aveva voluto fortemente, spero il prima possibile di dargli il contributo sperato. Voglio fare comunque i complimenti a Sapio e alla dirigenza di quest’anno perché hanno allestito un’ottima squadra: anche con l’arrivo di Vacca per me possono fare veramente un grande campionato, pure Jack Beretta, sono stati qua in passato. Penso questa sia la base di partenza per far bene, quando hai un senso di appartenenza alla maglia”.
“Non mi aspettavo gli applausi, […] sono stati davvero emozionanti. Voglio ringraziare tutto il pubblico di Foggia perché sono stati anni (della sua militanza in rossonero ndr.) speciali quelli”.
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