Foggia, Cudini: “C’è l’obbligo di guardare in alto. Il pubblico…”

Immagine in evidenza: mister Mirko Cudini - crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)
Al termine di Foggia-Juve Stabia, il tecnico dei rossoneri Mirko Cudini ha analizzato la gara in sala stampa: tutte le sue dichiarazioni.
“Ce la volevamo a giocare alla pari sotto certi aspetti, anche sotto quello del gioco e delle trame. Come spesso capita, le palle inattive fanno la differenza in positivo o in negativo: noi ci lavoriamo, a volte raccogliamo e altre ci subiamo. Oggi siamo stati molto bravi e precisi nel capitalizzare. Era fuorigioco sul gol della Juve Stabia? Sicuramente era fuorigioco e così mi hanno detto, io non ho rivisto. Ho visto il guardalinee che ha tentennato nell’alzare o non alzare, poi alla fine non ha preso forse la decisione giusta di annullare il gol. Questo poteva essere una mazzata contro una squadra che ha armi molto importanti nel contropiede e nella ripartenza, siamo stati bravi noi a rimanere in partita, a pareggiarla e a portarla poi nel nostro canale soffrendo, perché poi la Juve Stabia sa far soffrire le squadre avversarie, sa mettere traversoni dentro… Siamo stati molto, ma molto bravi nella fase difensiva, nel respingere e nel contrastare. Proprio per questo faccio i complimenti a tutta la squadra, ma soprattutto alla fase di non possesso e in primis alla linea difensiva, che ha fatto molto, molto bene“.
“Battere in casa la capolista per noi è motivo d’orgoglio. C’è grossa soddisfazione perché questa vittoria ci porta a 42 punti e a guardare in alto“.
“Tonin ha preso una botta e si stava indurendo il polpaccio e ho deciso di toglierlo. Stavamo soffrendo in mezzo al campo e ho scelto Tenkorang che ci dà delle soluzioni offensive importanti anche davanti“.
“Odjer? Ho già detto tanto su di lui. Sono arrabbiato per l’ultima palla che ci poteva costare caro. Il merito di tutto questo però è il suo perché ha voglia di dimostrare. Se va in campo è perché lo merita“.
“Abbiamo studiato la Juve Stabia, variano tanto. Hanno rinunciato ad un attaccante sin dall’inizio e per noi è stato un problema. Abbiamo speso tanto, ma siamo riusciti ad arginarli. Ho scelto Tonin e non Rolando perchè volevo più gamba, ci serviva più profondità. Rolando ha altre caratteristiche“.
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Foggia, Cudini: “Non possiamo fare a meno dell’aiuto del pubblico”
“Stavamo soffrendo il palleggio della Juve Stabia, Tascone non ne aveva più e ci siamo coperti un po’ di più con Tenkorang e Schenetti“.
“Salvezza? Dietro cominciano a camminare e 42 punti potrebbero non bastare, però ora abbiamo l’obbligo di guardare in alto. Ce la siamo guadagnata“.
“Il gruppo fa la differenza, chi gestisce un gruppo ha delle responsabilità e io ho cercato di dare tranquillità ed equilibrio. Cerco di mettere nelle migliori condizioni i calciatori. La squadra sta trovando una sua identità, soprattutto nell’equilibrio. Non perdiamo più le staffe, come avveniva prima“.
“Il pubblico? Bisogna essere realisti, per vincere non possiamo fare a meno di loro. Ci ha dato una grande mano. Per noi è fonte di stimolo e sfruttarlo è troppo importante perché crea entusiasmo. Sappiamo che ci sono sempre vicini“.
“Ognuno vede la partita sotto tanti aspetti. Grosse occasioni non ne abbiamo avute, però ci siamo trovati nel posto giusto nel momento giusto. Ha creato tanto la Juve Stabia, ma è giusto perché è la capolista. Perina ha fatto una grande partita. Anch’io avrei dovuto fare un piagnisteo per la partita di Benevento“.
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Immagine in evidenza: mister Mirko Cudini – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)