Un Foggia in campo col ‘forcone’, un insolito 3-3-1-3 schierato da Capuano contro il Taranto ma visto sul campo rossonero: tre punte più una in appoggio, ossia Emmausso che ha poi sbloccato la gara. «Non avevamo punti di riferimento tra i loro attaccanti che andavano in profondità con Guarracino e Varela, a quel punto meglio togliere un difensore e provare a dare maggior consistenza al reparto offensivo dove avevamo più necessità di portare avanti il nostro gioco», ha poi spiegato il tecnico a fine partita.
Nella ripresa sono scesi in campo Millico, Murano, Zunno nel tridente ed Emmausso a chiudere lo strano rombo che ha permesso però di poter svolgere un’incursione di profondità nell’area avversaria.
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Foggia con il 3-3-1-3 per sfruttare il massimo potenziale
«Non amo la difesa a quattro ma continuare a tenere tre difensori bloccati in quella situazione mi sembrava sciocco. Ho pensato che Mazzocco potesse schermare i due centrali, concedendo agli estemi di venire più in avanti provando altre soluzioni. Per me questa vittoria va enfatizzata, il Taranto nelle ultime cinque gare aveva fatto più punti di noi», ha spiegato Capuano post gara.
«Stravedo per loro (Millico e Emmausso, ndr.), ma il campo richiede sempre scelte razionali e bisogna sempre tenerlo presente. Contano le scelte che possano fare gli interessi del gruppo, mai del singolo», ha concluso il tecnico.
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