Immagine in evidenza: mister Valerio Bertotto - crediti foto: pagina ufficiale Facebook Giugliano Calcio 1928 (frame da video)
Nella tarda mattinata odierna, il tecnico del Giugliano Valerio Bertotto ha presentato la sfida di Serie C – girone C con il Foggia, in programma alle 20:45 di domani, 25 settembre: tutte le sue dichiarazioni.
“Il Foggia è una squadra forte con ottimi calciatori, sicuramente non sta vivendo un bel momento e posso comprendere che l’ambiente non possa essere contento di tutto ciò. I momenti di difficoltà nel calcio fanno emergere alcuni valori che vanno anche oltre l’aspetto tecnico-tattico e questo può essere un problema se non hai l’attitudine, la forza e la capacità di mettere in campo le tue qualità più qualcosa… Quel qualcosa acuisce ancora di più le difficoltà dell’avversario. Noi vogliamo arrivare alla partita con le motivazioni di sempre, che ci hanno permesso di affrontare la gara col Catania in maniera maiuscola sotto tanti aspetti. Disponibili? Stanno tutti bene“.
“Turnover col Foggia o conferma della squadra? Ho la possibilità e la fortuna di avere una squadra che sta bene, la scelta sarà in funzione della partita e della programmazione del lavoro che mi sono dato. Riuscire a lavorare costantemente e avere un livello di condizione psicofisica ottimale da parte di tutti mi permette di gestire le forze o di fare scelte che ritengo essere funzionali“.
“Noi non giochiamo in contropiede, non chiudo la difesa e faccio ripartire, anzi. La nostra idea di gioco è all’opposto: cerchiamo infatti di avere la predominanza all’interno della gara il più possibile, portando dove vogliamo la partita ma con le nostre idee, ampiamente propositive. Poi ci sono anche gli avversari e, perché ci possa essere una partita spettacolare, ci vogliono due squadre che giochino a calcio: se una delle due ha un concetto di stare chiusi e ripartire, è chiaro che chi propone gioco o la sblocca subito, costringendo gli altri ad aprirsi, oppure deve avere la pazienza di trovare i varchi giusti e finalizzare il grande lavoro fatto. Le ripartenze prevedono una squadra con 11 giocatori sottopalla, noi non facciamo questo, non richiedo questo alla squadra: si tratta di saper sfruttare molto bene le qualità dei ragazzi in rosa, in funzione della programmazione data a inizio stagione“.
“Se una squadra tende a chiudersi, lo si vede anche a grandissimi livelli, tiene 11 giocatori sottopalla con pochi interpreti negli ultimi 20 metri. Lì devi essere bravissimo a fare l’uno contro uno e creare superiorità numerica: venendo meno quello o qualcosa nella velocità di circolazione della palla, la difficoltà di far saltare il tappo è proprio quella. Se ci si riesce nei primi 10 minuti bene, altrimenti bisogna essere pazienti e attenti, sennò la partita si perde. Anche la maturazione di una squadra, sotto questo aspetto, è sintomatica“.
“Dall’inizio abbiamo lavorato molto sulla consapevolezza di saper affrontare la partita, a prescindere dall’avversario e dal suo blasone, sulla grande forza che ogni calciatore deve dare all’interno della partita, con la consapevolezza di chi sa che è qui e può esprimere qualcosa di importante, partendo da sé stesso per arrivare al gruppo. La partita di Cerignola ci ha dato spunti di crescita non indifferenti, perché il primo tempo è stato da strabuzzarsi gli occhi e io sono stato felice nel vedere la mia squadra fare tanto… Lo sono stato un po’ meno sul fatto di non averla chiusa nel primo tempo, perché so che le partite possono prendere una piega diversa e così è stato: abbiamo perso equilibrio e cercato di recuperare in maniera disequilibrata, giustamente siamo stati puniti. L’analisi di quei 12 minuti ci è servita per maturare la prestazione: acquisendo informazioni, parlando di una squadra giovane con tanti ragazzi alle prime esperienze che stanno maturando molto bene, otteniamo risultati importanti, come domenica“.
“La Vardera e Oyewale sono due giocatori differenti, pur ricoprendo lo stesso ruolo, come caratteristiche. Dario è stato portato nel corso di questi mesi a una condizione atletica che deve essere consona per tutti, per un esterno che ha gamba e deve spingere, così come andava fatto: sta esprimendo un ottimo calcio e si sta comportando molto bene, sono molto contento di entrambi. Gli anni scorsi o l’anno scorso non c’erano alternative numeriche o qualitative, averle permette di giostrare a seconda dei momenti. Ciuferri si sta allenando ed è parte integrante, così come Masala; i ragazzi stanno facendo un ottimo lavoro, devono capire che il campionato è lungo e ci sono tante partite, non è possibile per nessuno giocarle tutte, sono tutti titolari e più c’è competizione sana, più la competizione di crescere tutti quanti è un aspetto sicuramente vincente. Lavoriamo tutti per lo stesso bene, non ci sono problemi“.
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“Come sta andando l’inserimento dei nuovi? Stanno lavorando molto, molto bene: erano un po’ indietro di condizione, per l’espressione che il mio e il nostro calcio prevede e l’idea che vogliamo dare a livello di concetti. Sulla base di questo c’è bisogno di un sostanzioso modello prestativo, tralasciando l’aspetto quantitativo dei singoli. Sono davvero contento del lavoro di tutti, sono sincero; i dati su cui lavoriamo sono lo specchio reale della parte fisica, che ci aiutano a comprendere che tipo di lavoro sta facendo il singolo calciatore e tutti stanno spingendo di brutto. Arriverà il loro momento nel contesto e nella situazione giusta, perché le cose vanno fatte con equilibrio: se ci si fa prendere dall’euforia diventa tutto un po’ scriteriato, con calma e pazienza giocheranno tutti, vedrete che grandi calciatori abbiamo“.
“De Paoli insieme a Padula in futuro o saranno sempre alternativi? Hanno già giocato assieme. Per me sono importanti i concetti di gioco, non i moduli: a me piace un certo tipo di concetto e filosofia, su quello lavoro costantemente. Col direttore la condivisione di questa filosofia è totale e abbiamo costruito la squadra seguendola, ritengo che questo percorso ci stia dando ragione“.
“Voglio che la mia squadra affronti questa partita con la crescita che ha dimostrato costantemente di voler avere gara dopo gara e ancor di più dopo domenica. Voglio tutti sul pezzo, concentrati, maturi e sfrontati nel senso buono del termine, senza mancare di rispetto all’avversario. Se affronti le partite col piglio e la consapevolezza giusta, a prescindere dell’avversario, si è già sulla buona strada per vincere. Si va per vincere? Non ho mai parlato di rischiare di pareggiare o di perdere“.
“Col Catania abbiamo concretizzato di più rispetto al recente passato e abbiamo avuto anche palle su cui avremmo potuto fare meglio, è stata una partita in cui noi e il Catania abbiamo espresso ottimo calcio sia qualitativamente che a livello di intensità. Il Catania è una squadra costruita per primeggiare e rimanere ai vertici, con calciatori importanti: per affrontare calciatori importanti devi essere quantomeno di pari livello“.
“Njambè deve migliorare nella continuità di atteggiamento, intensità e impegno all’interno della gara. Non vuol dire che non si impegni ma deve essere costante, cioè deve dare il 100% ogni volta che viene chiamato in causa: con lui analizziamo ciò e gliel’ho già detto a più riprese. Sta crescendo, non è un ragazzino ma ha un po’ più di vissuto, sa che qui con noi può fare davvero bene“.
“Masala è tanto bravo quanto Ciuferri. Giorgione e De Rosa? Sono importanti per noi, perché hanno capacità, qualità, esperienza e la conoscenza di quello che stiamo facendo. Gli altri non che non la abbiano, ma la stanno acquisendo sotto tanti aspetti: vale per gli attaccanti, i difensori e i centrocampisti. Avendo la possibilità di muovere e giostrare i vari elementi in rosa, ci saranno spazio, modo e tempo per tutti“.
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