Immagine in evidenza: mister Delio Rossi - crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE RISERVATA)
Al termine di Foggia-Giugliano, l’allenatore dei rossoneri Delio Rossi ha analizzato la vittoria in sala stampa. Le sue dichiarazioni:
“Ero curioso di vedere questa gara dopo una settimana di lavoro. Questi ragazzi si sono messi subito a disposizione, qualcosa si è visto oggi ma c’è tanto da lavorare. Nel primo tempo eravamo troppo larghi, i centrocampisti si allargavano troppo e abbiamo lasciato un buco centrale. Dobbiamo migliorare molto, sotto tutti i punti di vista”.
“Applausi? Mica ho pagato i tifosi (ride ndr). Mi sono emozionato tanto, molti tifosi del Foggia li ho riconosciuti, li vedevo al mare. È stato un bell’effetto vederli qui vestiti. Avrò avuto 500 inviti a cena, ma sono in sovrappeso. Io non devo dormire per far stare bene gli altri. C’è un’aspettativa che non devo deludere, non sono tornato a Foggia per usarlo per andare altrove, la mia carriera l’ho già fatta. L’Inter, il Milan e la Juventus non mi chiameranno più”.
“Sicuramente prima di me c’era qualche problema altrimenti non mi avrebbero chiamato. Non è possibile comunque vincere tutte le partite 3-0. Dobbiamo limitare gli errori, lavorando sul campo. Mi lascia ben sperare la disponibilità dei ragazzi. Oggi mi è piaciuto molto vedere delle cose che non andavano e che nel secondo tempo hanno poi funzionato. Mi fa piacere che i ragazzi le recepiscano”.
“Non si può prescindere da questo sistema di gioco. Bisogna trovare le eccellenze in ogni gruppo e sugli esterni credo che ce le abbiamo. Le mezzali hanno delle caratteristiche importanti, seppur differenti. Non posso fare diversamente, devo curare il globale e proporre qualcosa che sia di semplice attuazione”.
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“Garattoni? Io ai ragazzi dico sempre una cosa: iniziare in 11 e finire in 11. È stata un’espulsione sciocca, anche perché avrei voluto far esordire un giovane. Non era neanche ammonito. Sicuramente non dobbiamo crocifiggerlo, il primo ad essere dispiaciuto è lui ma comunque non va bene e non deve accadere”.
“La prima cosa che ho chiesto alla squadra e di giocare palla a terra. In alcune situazioni si può buttare il pallone. Non mi dimentico dove sto allenando, noi dobbiamo solo migliorare delle cose. Il Foggia non gioca come voglio io, ma dopo 7 giorni è impossibile giocare come voglio io. Sono anche costretto a fare bene in poco tempo. Da subentrato non è facile perché bisogna cercare subito delle soluzioni“.
“Io ho avuto diverse opportunità, soprattutto all’estero, ma sono qui per scelta. Io ho bisogno di stimoli e non guardo le categorie. Ritornare qui dopo 30 anni è una bella sfida“.
“Sul Giugliano posso dire che è una squadra organizzata, che ci ha creato dei problemi soprattutto nel primo tempo. Dietro c’è tanto lavoro ma non mi posso esprimere sui singoli calciatori perché ero più concentrato sulla mia squadra”.
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Immagine in evidenza: mister Delio Rossi – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE RISERVATA)
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