Immagine in evidenza: Fabio Gallo - crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE RISERVATA)
Il nuovo tecnico rossonero quest’oggi, in sala stampa, oltre ad analizzare l’imminente gara contro la Gelbison, si è presentato ufficialmente alla piazza. Ecco le sue dichiarazioni:
“In questo momento i calciatori che ho sono i più forti di tutti. Appena ho ricevuto la chiamata dal presidente non ci ho pensato una volta. Nel momento in cui mi ha chiamato il Foggia ho accettato subito. Questa è una piazza straordinaria, sono venuto tante volte qui. Sono un allenatore che cerca di cucire addosso il vestito migliore alla squadra. Ho visto i calciatori da due giorni, abbiamo qualche squalifica ma daremo il massimo.
Mi piacerebbe avere una squadra che abbia palleggio e predominio di gioco ma non sempre si può fare perché a volte bisogna adattarsi all’avversario. L’obiettivo è avere sempre il pallino del gioco in mano, i calciatori devono avere la voglia di esaltarsi. Sono arrivato martedì, ho conosciuto i ragazzi poco prima della partita. Dopo la vittoria in Coppa Italia (merito di Antonio Gentile) ho detto alla squadra ciò che pensavo, li ho visti intimoriti e devono tirare fuori il carattere” – le parole di Gallo.
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“Quando una squadra va male, la prima cosa che si dice è che si sta male fisicamente. Dubito di questo perché conosco chi mi ha preceduto ed il Foggia si è sempre allenato. Come condizione noi siamo arrivati bene a fine gara contro il Picerno. Loro avevano sempre i crampi, noi stavamo bene. Dobbiamo curare l’aspetto mentale e cominciare a macinare punti. Io lavoro con la palla, ritengo che il calciatore più tocca la palla e più migliora. Cercherò di dare più intensità su tutti gli aspetti”.
“Chi sarà pronto giocherà, chi non lo sarà starà in panchina. Io difenderò sempre questi ragazzi e verranno tutelati se daranno sempre il 100%. Io ho allenato Pessina, Caldara, Gagliardini, tanti giocatori che oggi sono in Serie A. Voglio vedere l’impegno di tutti. Avevo voglia di tornare in Italia, di mettermi in gioco e di allenare la squadra tutti i giorni.
Le assenze in difesa? Dobbiamo fare in modo che l’avversario non faccia gol. Siamo in difficoltà, ci vuole sacrificio e impegno da parte di tutti e nel post gara non cercherò alibi.
Modulo? Domani giocheremo a quattro, viste le assenze. Giocare con il trequartista mi piace, martedì forse ho deciso solo il sistema di gioco, il 4-3-1-2. Quando gli esterni hanno qualità voglio che giochino più dentro, non a tutta fascia. Ad esempio, D’Ursi mi piacerebbe vederlo più in mezzo, voglio più qualità a centrocampo. Io voglio esaltare questi ragazzi perché poi verranno trascinati da questo “popolo”. I tifosi del Foggia fanno da soli 10-12 gol. Occorre solo accendere la miccia. Noi in questo momento abbiamo quattro punti perché li meritiamo e l’ho detto ai ragazzi. Il modulo può sempre cambiare, in base alle difficoltà, dobbiamo essere pronti a tutti. Se il vestito non va bene, occorre cambiarlo. Come idea di gioco i trequartisti mi piacciono”.
“Gelbison? Affrontiamo una squadra fisica, che ha già un’idea di calcio, hanno individualità importanti e non ci dobbiamo far ingannare dal nome di una neopromossa. Dobbiamo ragionare e con la qualità dobbiamo venire fuori, altrimenti ci facciamo male. Dobbiamo ragionare con le squadre che stanno sotto adesso. Io sono del Nord ma anche del Sud perché mia nonna è di Cerignola e mia madre è di San Severo e so bene come bisogna lavorare. Dobbiamo guardare la targa della squadra che ci sta davanti adesso, non quella che comanda la classifica”.
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Immagine in evidenza: Fabio Gallo – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE RISERVATA)
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