Immagine in evidenza: Ermanno Fumagalli in Foggia 4-3 Nardò d.c.r. (Coppa Italia Serie D, stagione 2019/2020) - crediti: foto di Antonio Errichiello/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)
Il portiere del Calcio Foggia, Ermanno Fumagalli, ha concesso una lunga intervista a “SportCasertano.it”. Si parla della difficilissima situazione attuale:
“Sono a Fiorenzuola, in provincia di Piacenza, in quarantena con la mia famiglia dal 7 marzo. Qui la situazione è drammatica, ci sono ancora misure super restrittive e seguiamo alla lettera il decreto di Conte, uscendo esclusivamente per andare a fare la spesa o recarsi in farmacia. Ho avuto modo di vedere che in altre parte d’Italia c’è ancora un po’ di superficialità, la gente va in giro perché crede che la situazione si sia un po’ attenuata ma non è così. Questo è il momento clou per restare allerti per non ritornare a 20 giorni fa”.
“Mi manca tanto Foggia e allo stesso modo il rettangolo verde, sul quale ho costruito tutta la mia vita. Sul piano calcistico, Foggia è una città devastante e bellissima, vivono per i colori e lo considerano un secondo amore, subito dopo la famiglia. Tutto questo per noi deve essere motivo di orgoglio e di rispetto nei confronti dei tifosi. Giocare per il Foggia ti riempie di responsabilità.
Giocare allo ‘Zaccheria’ è indescrivibile, in Serie D è difficile trovare ottomila spettatori. Riceviamo un amore immenso e dobbiamo solo dare loro modo di tornare dove sono degni di militare, perché non è sicuramente questa la categoria che meritano”.
“Una volta ripreso il campionato sarà tutto diverso, credo si livellerà tutto e si ripartirà da zero. Bisognerà fare 15 giorni di preparazione differente, anche perché noi siamo abituati a lavorare tanto e bene durante la settimana e ripartendo dopo uno stop forzato non sarà facile. Dobbiamo mettere forza e benzina nella gambe per concludere le partite che mancano alla fine della stagione. Vincerà chi avrà davvero voglia, amore e determinazione di portare a casa l’obbiettivo che per noi è la promozione. Ora siamo distanti da un punto con lo scontro diretto in casa quindi la nostra volontà è quella di riprendere a giocare. Se il Bitonto sarà più bravo vincerà, ma noi abbiamo una voglia immensa di ricominciare”.
“La priorità di Sibilia è innanzitutto la sicurezza e successivamente quella di concludere il campionato, decretare le vittorie a tavolino non sarebbe giusto. L’ipotesi di giocare 3 volte a settimana ci può stare, capita anche durante una stagione normale o durante i play-off. Non è questo il problema anzi,sarebbe anche meglio, visto che stando fermi quasi due mesi non sarà complicato disputare tre gare in una settimana, io ne disputerei anche una ogni due giorni. L’importante è iniziare”.
Immagine in evidenza: Ermanno Fumagalli dopo Foggia-Nardò, Coppa Italia Serie D. Foto di Antonio Errichiello
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