L’imprenditore Raffaello Follieri è intervenuto nel corso della trasmissione “Kickoff”, in onda su “Mitico Channel” e “Teleblu”, condotta dal collega Tiziano Errichiello. Le sue dichiarazioni:
“[…] Per quello che riguarda Foggia, noi abbiamo partecipato a quel bando pubblico come del resto ha fatto il presidente Felleca e non siamo stati scelti, per cui non penso che in quella situazione sia stata in nessun modo una nostra responsabilità, anche perché sono stati tempi molto stretti, si è deciso tutto in due-tre giorni in quella situazione.
Il progetto di oggi è stato un progetto basato insieme al presidente Felleca, un progetto dove è stato condiviso nei dettagli, sono state fatte dai consulenti del presidente Felleca tutte le verifiche del caso sui bilanci nelle nostre società e questi consulenti e il presidente in persona è rimasto soddisfatto del risultato di questa, chiamiamola, due diligence. Il progetto è un progetto ambizioso, però in questo momento secondo me possiamo parlare di quello che uno vorrebbe fare, ma la situazione attuale non permette di entrare nel dettaglio di questo progetto, vista la situazione societaria attuale.
Noi stiamo attendendo gli eventi, nel senso che noi abbiamo presentato tre offerte vincolanti, abbiamo fatto un’assemblea dei soci della Effe Investments, dove è stato approvato un aumento di capitale appunto per questa operazione, però fino a quando la situazione non si risolve dal punto di vista societario non dipende da noi. Noi abbiamo presentato queste offerte vincolanti e, al momento, siamo in attesa di ricevere via PEC le risposte a queste offerte in particolare, perché nel caso del presidente Felleca e del dottor Pelusi c’è stata da subito una condivisione degli obiettivi e siamo entrati in questa operazione proprio per questo motivo, perché abbiamo trovato in entrambe le persone una grande competenza e soprattutto un grande innamoramento nei confronti della maglia del Foggia, per questo siamo in questo progetto e abbiamo deciso di condividerlo con loro”.
“Io ho imparato una cosa: che lo scetticismo si risolve solo con i risultati e con i fatti. Il resto sono tutte quante parole che vanno al vento. La domanda che lei (domanda iniziale di Tiziano Errichiello ndr.) ha fatto prima chiaramente descrive questo (su trattative per tentati investimenti trascorsi ndr.) , lei parla di operazioni senza conoscerle in dettaglio e purtroppo questa generalizzazione porta a volte a dei giudizi molto superficiali, perché se uno fosse stato dall’altra parte, la parte della società, non solo mia, perché una società è fatta di analisti, di persone che guardano un po’ i progetti. Se avessi avuto gli stessi report che ho ricevuto io, ho dovuto poi affrontare delle decisioni anche difficili, alla fine è nell’interesse del nostro gruppo: noi non possiamo fare degli investimenti dove abbiamo la certezza che una società andrà in fallimento, poi com’è successo in alcuni casi, o che ci siano delle perdite che non sarebbe giusto avere come gruppo. Per cui noi facciamo delle valutazioni dal punto di vista finanziario, poi è naturale che essendo un investimento sportivo e nel calcio, penso che la tifoseria sia la parte più importante. Però questa è un’altra cosa da considerare. Lei parla di questo scetticismo nei miei confronti, ma alla fine, voglio dire, io sono di Foggia di origine per cui non capisco sinceramente questa cosa nei miei confronti, cioè si giudica su storie del passato che, ripeto, non si conosce”.
Domanda di Rino Palmieri sul progetto del Foggia: “Noi abbiamo condiviso soprattutto il progetto tecnico con il presidente Felleca, naturalmente per salire di categoria sperando che la squadra venga ripescata in Lega Pro, cioè questo è il nostro obiettivo, rafforzare l’aspetto tecnico. Dal punto di vista societario, abbiamo un progetto industriale che, a mio parere, è fatto molto bene, è molto ambizioso, perché secondo me una città come Foggia deve avere il centro sportivo per la squadra, deve avere l’Academy, deve avere tutta quanta la parte delle Giovanili concentrata in una struttura dedicata a questo, c’è tutta quanta la parte dell’internazionalizzazione del marketing, del branding. Penso che il progetto è fatto molto bene, ci sono diverse cose, ma tutto parte dallo sviluppo dell’Area Tecnica e da quella i risultati sul campo, perché questo interessa a tutti i tifosi e a tutti gli appassionati di calcio, poi alla fine il risultato è quello che conta”.
Domanda di Gianpaolo Limardi sui piani della holding per l’acquisizione delle quote societarie: “Noi siamo interessati al 100% delle azioni e condividendo insieme al presidente Felleca, appunto come abbiamo detto, il progetto. Per cui come ho menzionato prima, abbiamo fatto queste tre offerte vincolanti per il totale del pacchetto azionario”.
Domanda di Mattia De Martino sulle garanzie dal punto di vista delle concessioni rispetto alle strutture, per quanto riguarda la costruzione del centro sportivo: “Io non ho discusso di concessioni, sinceramente. Penso che forse il presidente Felleca lo avrà fatto con il comune di Foggia, noi abbiamo le risorse per costruire il centro sportivo. Ci sono state tante promesse, a me non è stata ancora data la possibilità di entrare in questa società, ma nel caso ci fosse data questa possibilità la priorità del nostro gruppo sarebbe di costruire il centro sportivo, avendo anche le risorse per farlo”.
Domanda di Antonio Solimine, su cosa lo spinge realmente ad investire a Foggia in questo momento con una non certezza di categoria, sull'”inseguimento” alla rilevazione delle quote societarie, come mai non sia riuscito a rilevarle già ad agosto o nella trattativa coi Sannella, su come verranno distribuiti i 15 milioni per il progetto:
“La questione per me è soprattutto affettiva, io sono cresciuto essendo tifoso del Foggia, per cui questa è la prima cosa”.
Per la parte dell'”inseguimento”, potremmo discuterne per ore: ci sono dei periodi e delle opportunità che poi vanno valutate. Per quello che riguarda lo scorso agosto, noi abbiamo partecipato come per altro mi sembra tanti gruppi oltre il nostro e il sindaco ha scelto il gruppo del presidente Felleca.
Così almeno si sfata una volta per tutte questa cosa del “C’erano i soldi, non c’erano i soldi”, noi abbiamo inviato un bonifico dall’Arabia Saudita a Londra, dov’è la sede principale del gruppo, che è arrivato praticamente due giorni dopo che era stato assegnato il titolo sportivo, questo è successo perché il venerdì precedente è quando cambiò poi la tempistica di questa presentazione delle offerte. Questo è quello che successe, non riuscimmo ad arrivare in tempo per il martedì o il mercoledì, quando all’interno della busta bisognava aggiungere questo assegno circolare, questo è quello che accadde allora. Oggi noi continuiamo in questa cosa perché evidentemente crediamo nella città di Foggia, crediamo soprattutto nel tifo del Foggia, nei tifosi del Foggia, che sono il vero valore secondo me di questa società e naturalmente il progetto finanziario forse sarà simile a quello presentato all’epoca, però poi bisogna implementarlo: il progetto fatto sulla carta rimane sulla carta, poi bisogna metterlo in pratica”.
Domande finali di Tiziano Errichiello, sul ruolo di Felleca e Pelusi nel nuovo progetto e sul progetto in sé: “Sono parte integrante di questo progetto, parte integrante di questo progetto come presidente e amministratore delegato; con l‘ottimo lavoro che a mio parere hanno fatto finora, con una situazione societaria non delle migliori, perché quando si hanno poi all’interno delle problematiche non è facile da gestire. Non scordiamoci che comunque il Foggia a mancanza di tante partite dalla fine era seconda ad un punto dalla prima in classifica, per cui mi sembra che il lavoro fatto dal presidente Felleca, dal dottor Pelusi e dall’allenatore Corda è stato un ottimo lavoro.
“Abbiamo provato ad entrare in questo progetto per portare un valore all’interno del progetto e penso che il valore oggi nel calcio sia l’investimento e la possibilità di farlo, con progetti seri e un piano industriale fatto per bene, che può essere incrementato. Abbiamo identificato nell’accordo fatto col presidente Felleca e col dottor Pelusi un team professionale per portarlo avanti. Ripeto, i risultati sono quello che poi alla fine parla, ma in questo momento è tutto subordinato al fatto che c’è un’altra compagine che, da quello che almeno sembra di capire, al momento non è interessata a cedere le sue quote. Per cui ad oggi, tutti questi discorsi rimangono così, perché non si può dare concretezza a quello che si dice”.
Immagine in evidenza: Raffaello Follieri, crediti: Rai News
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