Immagine in evidenza: mister Tommaso Coletti - crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)
“Scorrono i titoli di coda: la storia tra Coletti e il Foggia è già finita, sbriciolata dai numeri e da una classifica che ora fa tremare di paura. L’interregno in tandem con Vacca ha prodotto un solo successo, quello sofferto col Monterosi, in cinque giornate; quattro sconfitte, di cui tre di fila. Ancora peggio è andata con l’ex centrocampista canosino: con lui tre KO su tre, gol presi a raffica e squadra apparsa tatticamente spaesata e mentalmente allo sbando. È stato proprio Coletti, visibilmente provato in sala stampa dopo l’ennesimo KO di sabato sera con l’Avellino, ad ammettere che qualcosa andava fatto, con lui o senza di lui. Con la stessa schiettezza, Coletti ha anche ipotizzato che la squadra probabilmente faticasse a metabolizzare quell’idea di calcio; concetti a parte, l’errore di Coletti e di Vacca è stato quello di puntare su un modulo, il 4-2-3-1, che ha finito per seppellire loro oltre che il Foggia“. Lo riportano i colleghi di Telefoggia in un servizio video odierno (22/01/2024), afferente alla sezione Tfg Sport nell’edizione delle 14:00 del telegiornale, in cui si fa il punto sulla situazione in panchina in casa rossonera.
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“I disastri sono sotto gli occhi di tutti e i gol presi col Taranto, ma soprattutto a Giugliano e sabato con l’Avellino, sono qualcosa che per mandarli giù non basterebbe nemmeno il più efficace dei digestivi. Questione di attenzione, diceva ancora Coletti: vero, com’è vero anche che in corso d’opera e con interpreti per nulla adeguati – prosegue il servizio – inculcare quel tipo di calcio diventa un azzardo. Non si era alla vigilia di un ritiro precampionato, per intenderci: la scelta della società, che dopo l’esonero di Cudini ha voluto assecondare quello che in quel momento era il desiderio di alcuni senatori del gruppo – che peraltro il mercato sta rivoltando come un calzino – si è rivelata quanto mai errata, un flop. Proprio il mercato è stato fin qui condotto per quell’idea di calcio, ora bisognerà in fretta e furia stravolgere i piani: al Foggia di oggi servono un calcio semplice, pochi concetti e punti, soprattutto punti, quelli necessari quantomeno ad evitare il naufragio, perché d’ora in poi non si scherza. Di mezzo ci va la sopravvivenza del calcio professionistico e Foggia, il Foggia e la sua storia – conclude – non possono consentirselo“.
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Immagine in evidenza: mister Tommaso Coletti – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)
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