“Fiducia e bocche cucite, almeno fino alla sfida di domenica con il Potenza. È questa la scelta fatta dal Foggia sulle sorti del tecnico Mirko Cudini, finito sulla graticola dopo la seconda sconfitta di fila rimediata contro la Casertana. L’involuzione avuta dalla squadra ha quasi imposto alla società una riflessione sulla posizione del tecnico. Contestato non solo per i risultati non positivi (una vittoria nelle ultime otto partite), ma anche per alcune scelte fatte sul campo. Quella ad esempio di schierare Frigerio come trequartista nella sfida di Caserta. Il centrocampista non solo è apparso a disagio dietro le punte, ma di fatto è stato inutile alla manovra rossonera. Diversamente nel secondo tempo con gli ingressi di Peralta e, soprattutto, Schenetti si è visto tutto un altro Foggia. Non solo esperienza, ma anche qualità e quantità Schenetti è sembrato l’uomo in più dei rossoneri. Arrabbiato e determinato al punto giusto, anche quando dopo aver realizzato il gol dell’1-2 ha continuato a spronare i compagni“. Lo si legge sull’edizione Puglia e Basilicata odierna (07/12/2023) de La Gazzetta dello Sport, che parla di “fiducia e bocche cucite” in casa Foggia – reduce dalla sconfitta con la Casertana – almeno fino alla sfida col Potenza.
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Foggia, a Caserta evidenziati tutti i problemi. E col Potenza le squalifiche sono pesanti
“La trasferta di Caserta ha evidenziato tutti i problemi del Foggia, alla ricerca dopo sedici giornate di un’identità. Forse è proprio questo – prosegue l’articolo – il problema di Cudini, che sin qui ha sempre cambiato formazione e modulo di gioco, non avendo un assetto definitivo sul quale lavorare. Un po’ gli infortuni, ma anche le scelte a volte determinate in base all’avversario da affrontare, hanno spinto l’allenatore a non avere un’idea precisa di squadra tipo. Il calo avuto dai rossoneri in questa seconda parte di girone d’andata è anche figlio di un’involuzione di alcuni protagonisti della scorsa stagione come Garattoni e Peralta. Troppo poco quello che hanno mostrato fino ad oggi, rispetto a quanto la piazza si attendeva da loro. E poi c’è il reparto offensivo, dove l’unico riuscito ad andare in gol è stato a sorpresa il giovane Tonin, con Beretta e Tounkara ancora a secco. Sono questi i grattacapi sui quali Cudini dovrà lavorare, con la difficoltà ulteriore di avere domenica i due centrali Carillo e Riccardi assenti per squalifica. Nel frattempo – conclude il pezzo – è arrivata ieri la decisione del giudice sportivo dopo gli incidenti di Caserta, che ha chiuso lo Zaccheria per la sfida interna contro il Monterosi del 23 dicembre. Sarà la terza partita in questa stagione a porte chiuse per i rossoneri, dopo le due rimediate dopo l’incendio di Taranto“.
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Immagine in evidenza: mister Mirko Cudini – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)