Intervistato in esclusiva dai colleghi di Mitico Channel, nello specifico dal collega Pino Autunno, Roberto De Zerbi ha ricordato chiaramente anche dei suoi trascorsi con il Foggia. Tra i temi toccati, anche le sue parole nel corso della conferenza stampa di presentazione all’epoca da nuovo tecnico rossonero, che furono queste qui sotto riportate:
“Né mi aspetto, né chiedo, né tantomeno voglio nessun tipo di credito che abbia conquistato da giocatore: quello che è stato fatto da giocatore è storia perché rimane e nessuno potrà cancellarlo, ma il De Zerbi calciatore è finito due anni fa e per me è nata già una nuova carriera, una nuova professione. So benissimo che c’è scetticismo anche da parte della società, della tifoseria, della stampa: io lo vivo in maniera normale, anche a me se fossi tifoso del Foggia un allenatore giovane che ha fatto sette-otto mesi di lavoro potrebbe creare qualche problema. Conosco la Città di Foggia, il matrimonio si è fatto in due: loro hanno scelto me ma anche io ho scelto il Foggia. So benissimo dove vado e la città in cui lavorerò: venire a bruciarmi o passare il tempo a fare la comparsa non rientra nel mio modo di pensare. Entro in punta di piedi con la massima umiltà e la massima voglia di imparare e migliorare, che hanno tutti gli allenatori. L’unica mia paura per venire ad allenare il Foggia era la composizione di una squadra adeguata: se qualcuno pensa che se fosse venuto un allenatore di nome avrebbe chiesto una squadra, lo faccio anch’io, nei limiti di budget e risorse economiche della società. La società mi ha detto che farà una squadra dignitosa e competitiva per fare il tipo di campionato che vogliamo, tranquillo e di transizione. Non voglio promettere niente, vengo perché voglio diventare un allenatore importante. Ho detto a Di Bari quando mi ha chiamato per la prima volta che sarei venuto con l’elmetto, ma non per far la guerra ai giocatori o alla stampa, bensì per lavorare 24 ore, per non bruciarmi, per non sputtanarmi il nome che piccolo o grande mi sono creato negli anni di carriera. Ho sempre guardato in faccia a tutti e spero di farlo ancora; per quello che faccio sul campo come impegno non ho dubbi, come proposta anche per il calcio che voglio fare, per i risultati non prometto niente perché sono figli di tante componenti. Sulla personalità di prendere io le decisioni, insieme al mio staff, tutti devono stare tranquilli“.
Resta aggiornato, iscriviti al nostro canale WhatsApp! Continua a leggere il testo dopo la foto.

De Zerbi: “Parole attuali quelle dell’epoca? Ripeterei tutto al 100%”
“Quanto sono attuali le parole della mia conferenza stampa di presentazione da allenatore del Foggia? Ripeterei oggi gli stessi concetti? Ripeterei al 100% quanto ho detto, né una parola in più, né in meno. Però ho fatto – dice De Zerbi – quello che ho detto, a distanza di dieci anni tutto quello che ho detto ho fatto. Siamo anche arrivati allo scontro dopo, perché anche se non ero un allenatore di nome sul mercato ero uno che chiedeva, non tanto per me perché ho sempre firmato senza mai discutere la cifra del mio stipendio, ho sempre firmato diciamo in bianco; sul calciomercato e comprare-prendere giocatori di un certo tipo mi sono battuto sempre. Quando sono andato via, quando mi hanno mandato via, ho guardato – conclude – negli occhi tutti“.
Resta aggiornato, iscriviti al nostro canale WhatsApp!
Immagine in evidenza: mister Roberto De Zerbi ai tempi del Sassuolo – crediti foto: canale ufficiale YouTube U.S. Sassuolo Calcio (frame da video)