LIVE | Foggia, la conferenza di Nicola Canonico

Immagine in evidenza: il patron del Calcio Foggia 1920, Nicola Canonico - crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)
Il Calcio Foggia 1920 comunica di interrompere, a partire da oggi, il silenzio stampa. A tal proposito, questa sera, 6 novembre, alle ore 20:00 è stata convocata la conferenza stampa con il presidente Nicola Canonico: tutte le sue dichiarazioni.
“Per direttore e allenatore abbiamo definito gli importi contrattuali e tutto. Formalizzeremo tutto domani; c’era molta attenzione sul fatto che il Foggia stesse senza guida tecnica e Direttore Sportivo. I nostri risultati non sono quelli che speravamo tutti, visto che siamo terzultimi o penultimi al di là delle penalizzazioni, ma devo difendere tutto il Gruppo Squadra: ho ragazzi che sono convinto ci daranno soddisfazioni a fine campionato, l’ambiente è sereno, non ci sono situazioni particolari o strane, scomode… Ho detto a tutti di stare sereni, ho visto anche a volte i ragazzi un po’ intimoriti: riparto dalla sconfitta di Cava, ho visto qualcosa di importante del gruppo, che ha dato un segnale di ripresa. Stiamo affrontando un momento difficilissimo: ho guardato tutti negli occhi per rasserenare l’ambiente e mettere la faccia per loro. Il gruppo di ragazzi alla lunga ci darà soddisfazioni, bisogna avere pazienza“.
“Domani, quasi sicuramente nel pomeriggio, saranno presentati in conferenza D.S. e allenatore. Io sono qui, come sempre nei momenti di difficoltà: sono il primo responsabile di questo periodo terribile. Abbiamo definito gli aspetti economici, le persone stanno arrivando a Foggia: devono firmare prima e poi diamo i nomi. Siamo professionisti e non dilettanti. Voglio rassenerare la piazza: è solo un fatto temporale, domenica avremo nuovo allenatore e D.S.“.
“Perché Capuano è andato via? Penso che forse non riuscisse a dare i suoi concetti al gruppo, quindi si è reso conto che non rispondeva alle sue richieste. Questo non significa avere problemi nello spogliatoio, abbiamo ragazzi seri. Avessi visto qualcosa di storto o che non mi piacesse, sarei stato il primo ad accompagnare qualcuno alla porta. Bisogna avere rispetto dei professionisti e di gente che lavora; i ragazzi sono molto tesi, i risultati che non arrivano stanno creando difficoltà e molte frizioni. Bisogna avere la pazienza di aspettare e l’umiltà di attendere“.
“La sorte non ci sta dando una mano: subiamo gol al 94′, prendiamo pali… Episodi sfavorevoli al Foggia ce ne sono tanti. Il campionato è lungo, quello che ti toglie poi ti dà: come abbiamo perso al 94′, sono convinto che vinceremo o pareggeremo qualche partita al 94′“.
“Il nuovo mister è una scelta del Direttore Sportivo, è giusto che lui lo presenti e racconti tutto. Il mister porterà il suo staff“.
“Tecnico e DS legati fino a fine stagione o anche nel futuro? Ho parlato con allenatore e DS con estrema serenità: quando si parla di programmazione lo si fa per tutela nei confronti di chi firma i contratti, meno per il club. Una società ha il diritto di firmare contratti annuali: è un po’ come con Zeman, sono abituato ad andare avanti anno per anno. Se ci sono i risultati, quelli che fanno la differenza, il rapporto continua ad andare avanti negli anni. Il rapporto si consolida con il conoscersi e lo stare insieme; se l’obiettivo è migliorarci e far bene, troveremo sempre un’intesa per continuare a lavorare insieme“.
“Programmi pluriennali con le due nuove figure? Ho avuto collaboratori con cui ho cessato rapporti, in virtù anche di questi risultati, che con me hanno lavorato da diciott’anni. Ho la maggior parte dei giocatori sotto contratto per due anni: quando si parla di programmazione mi viene difficile rispondere. È evidente che sia qui per programmare: ho pochissimi giocatori in scadenza, ho gente sotto contratto per i prossimi due-tre anni, abbiamo rinnovato Salines… Molti di loro hanno il contratto anche per il prossimo anno. Il club cerca di programmare per tempo“.
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Foggia, Canonico: “Decadute le carichie di Roma e Belviso. Bisogna avere pazienza”
“Allenatore e D.S. sono figure altamente professionali. Ringrazio tutti i D.S. con cui ho parlato; il D.S. doveva darmi nome del futuro allenatore e il programma calcistico, il D.S. deve prendersi la responsabilità di prendere l’allenatore, facendo valutazioni. Ad alcun DS ho posto veti su allenatori: è giusto che si assumano la responsabilità per prendere l’allenatore e fare delle scelte. Quanti allenatori, soprattutto in C, stanno allenando già da tanti anni? Sono pochissime le società col tecnico in carica da più di un anno“.
“Perché è saltato l’accordo con Di Bari? Ho ascoltato anche lui. Non ci sono accordi saltati, c’è una scelta del presidente Canonico, responsabile di tutto quello che accade: la mia scelta è andata su altre figure, ma non perché sia saltato un accordo“.
“Le cariche di Roma e Belviso sono decadute, c’è stato un azzeramento totale. A me dispiace tanto, ma il calcio purtroppo è fatto di risultati, che quando non arrivano è per via di tante componenti; si cerca di azzerare e ripartire con voglia. Purtroppo non sempre quando metti tanti buoni giocatori insieme ottieni l’amalgama di squadra: i giocatori vanno aiutati e spronati, nel calcio serve pazienza“.
“Un Direttore Sportivo con diversi campionati di Serie B alle spalle e con vittoria di diversi campionati di C, oltre ad aver forse fatto un anno in A, non credo che necessiti di miei consigli dal punto di vista tecnico: è giusto che si assuma le sue responsabilità. Ogni allenatore che sarà presentato non avrà mai la condivisione del 100% della tifoseria, a mettere d’accordo tutti sono i risultati“.
“Quale sistema di gioco predilige il nuovo allenatore? Ho fatto questa domanda a ogni Direttore Sportivo che ho incontrato. La rosa doveva essere conosciuta da ogni D.S.: tutti quelli con cui ho parlato hanno identificato il maggior equilibrio nel 4-3-3. Ci sarà un allenatore che sa lavorare bene con quel modulo, partiremo da una situazione oggettivamente corretta col 4-3-3“.
“Ogni società a gennaio cerca di migliorare la rosa: dalla prima all’ultima tutti affronteremo il mercato di riparazione, perché possono esserci tante situazioni in cui si possono tassellare ruoli dove si può migliorare. Arriva un D.S. insieme all’allenatore: i ragazzi saranno posti sotto stretta osservazione, devono conquistare fiducia durante gli allenamenti e le domeniche. Quando c’è un periodo duro che si attraversa nel calcio, succede tutto e il contrario di tutto, ma bisogna avere la pazienza di aspettare. Murano con la Cavese ha avuto palle giocabili ed è andato vicino al gol, bisogna continuare a lavorare per portare risultati. Nel calcio durante un’annata i valori escono: siamo a tredici giornate e penultimi in classifica, ma basta un piccolo equilibrio anche tattico che può aiutare a migliorare in tanto e in tanti. Molti stanno entrando in condizione: abbiamo avuto diversi infortuni a centrocampo, reparto che può essere l’arma in più nelle prossime giornate, visto che abbiamo recuperato tutti“.
“Un allenatore della Primavera (Gentile, Under 17 Nazionale ndr.) ha avuto il coraggio di mettere in campo Pazienza, un 2006. Forse a qualcuno è mancata proprio la determinazione o la personalità di mettere in campo da subito questi ragazzi, secondo me di valore che vanno messi in campo e valorizzati. Facciamo l’esempio di Bjarkason: sono passati diversi tecnici con Bjarkason che non riusciva a fare un minuto, oggi gioca in Serie A. Quando si hanno dei giovani, bisogna dare l’opportunità di crescere giocando: bisogna avere la determinazione, la scelta deve sempre partire da chi schiera la formazione. Uno degli elementi che mi hanno soddisfatto tanto è vedere Pazienza in campo, uno di quei ragazzi che piange quando il Foggia perde, è anche foggiano. Ha fatto secondo me una grande prestazione: gli ho detto di stare coi piedi per terra perché non ha fatto ancora niente. Bisogna avere coraggio nel lanciare i ragazzi: a volte sbagliano la partita, ma sbagliano i grandi e possono sbagliare anche loro: portano spensieratezza e freschezza atletica, non avvertendo un peso che forse un grande avverte. Bisogna avere coraggio nel fare queste scelte“.
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Immagine in evidenza: il patron del Calcio Foggia 1920, Nicola Canonico – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)