Immagine in evidenza: il presidente del Calcio Foggia 1920, Nicola Canonico - crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE RISERVATA)
Dalle ore 17:00 di oggi, il presidente del Foggia Nicola Canonico si è messo a disposizione dei media in conferenza stampa, tenutasi presso la Sala Stampa A. Fesce dello Stadio Pino Zaccheria.
Ore 17:16 – La conferenza inizierà a momenti. Parleranno il presidente Canonico ed i due avvocati Lofoco e Sgobba.
Ore 17:41 – La conferenza stampa sta per iniziare.
Canonico – “Alla mia destra ho l’avvocato Lofoco, alla mia sinistra l’avvocato Sgobba. Do la parola a Lofoco che illustra in maniera molto veloce, perché il tempo è stato davvero brevissimo dalla sentenza, i pensieri. Sicuramente ci dobbiamo soffermare, riflettere e valutare nelle prossime ore il da farsi“.
Legale Lofoco – “La situazione del contenzioso da spazio a tecniche, le tecniche di difesa, di redazione delle sentenze sono particolari. Ieri la discussione è durata oltre due ore, abbiamo sviscerato moltissimi argomenti perché questo procedimento è fatto di molti documenti e argomenti. La sentenza che ci ha riguardato, che è uscita mezz’ora fa – diverse ore dopo le sentenze che riguardano il Perugia dove pure noi eravamo intervenuti, è una sentenza che ha preso alcune parti di questa discussione, solo alcune parti. È arrivata ad una conclusione secondo cui il Foggia, siccome non è sicuro di poter andare in Serie B, non avrebbe la legittimazione a parlare, ad impugnare questo provvedimento. Il dubbio che ci viene è ma perché uno per agire, per avere un diritto deve essere sicuro? Uno non fa la causa per sapere se ha ragione? A seconda se ha ragione o meno si decide, per quanta ragione ha avuto, se ha diritto a 100, 10000 o 100000. La posizione ci lascia un po’ perplessi; secondo noi siamo noi a dover andare in B, perché è il Lecco a non avere le carte in regola per andarci. La sentenza dice esattamente il contrario, le sentenze si rispettano, si eseguono. Adesso stiamo studiando se esiste un margine di possibilità di dire ancora la nostra, però è evidente che tutto questo è complicato dalla ristrettezza dei tempi, perché tutto questo ha un senso se i tempi non si sovrappongono alle nostre ragioni. Lo sforzo che stiamo facendo col collega Sgobba è quello di capire quali strumenti si possono utilizzare eventualmente per dire ancora che non siamo d’accordo: questa sentenza non ci trova d’accordo. A noi sembra che questa sentenza non abbia regolato bene questo rapporto e soprattutto che non sia diciamo così completa rispetto all’elenco di documenti, di fatti e soprattutto dei diritti che sono stati azionati. Qui ci sono diritti del Foggia, del Perugia, del Lecco, ci sono le autorità, le Amministrazioni che hanno fatto il procedimento di fondo. Riteniamo questa sentenza parziale, non è una sentenza che riguarda l’intero novero di tutte queste parti che compongono questo procedimento. Siccome siamo in una giurisdizione dove a tutto il procedimento si deve fare riferimento per decidere poi in fondo chi ha torto e chi ha ragione, a noi sembra che questa sentenza manchi di alcuni pezzi. Che cosa si può fare? È una questione difficile, complicata: il presidente ci onora della sua fiducia e ci chiede risposte, in mezzora questa risposta non siamo in grado di darla. È una sentenza apparentemente di 30 pagine, dobbiamo verificare il peso di ogni singola questione, pagina. Non escludiamo si possa dire ancora qualcosa rispetto a quello che il Foggia pretende ormai da mesi, sono ormai parecchie settimane che il Foggia dice quali sono le sue ragioni; dire che il Foggia non ha titolo per parlare mi sembra veramente un po’ troppo, vedremo se questo troppo lo faremo diminuire nelle prossime ore, così come abbiamo già riferito al presidente Canonico. Dobbiamo solo prendere ad oggi atto che va avanti il Lecco sul presupposto che una regola precisa, secca, estremamente rigorosa si può sorpassare: siamo di fronte ad un caso rarissimo, un caso in cui un termine dichiarato perentorio non è perentorio al 100% perché diciamo che si poteva superare ed è stato superato. Per noi che ci occupiamo di leggi, strumenti, procedimenti e decisioni se il termine è perentorio nella nostra mente è un termine ineludibile, insuperabile. Questa sentenza dice che è superabile e anche perché, secondo noi dice una cosa che stravolge completamente il sistema di Giustizia Amministrativa perché stravolge un principio cardinale: i termini sono due, ordinatorio e perentorio. Siamo sorpresi da questo, molto sorpresi: è una cosa che non mi è mai successa in 34 anni di professione, mai successo che un termine perentorio sia stato dichiarato sforabile, se è perentorio non si sfora. La sentenza che riguarda la Reggina, che riguarda un termine perentorio che si assume che la Reggina abbia sforato, non è ancora uscita: siamo tutti curiosi di capire come il Collegio regolerà questa storia. Stiamo ad aspettare che succede per la Reggina perché poi voglio vedere come verranno regolate due ipotesi di sforamento di termine perentorio. La gestione del termine perentorio è solo una delle questioni, non è tutta la causa che si basa su questo: questo è un argomento cardinale, ma ce ne sono altri di argomenti che riguardano, direttamente o indirettamente, questo procedimento. Non stiamo giocando con un solo argomento: gli argomenti sono tanti, la sentenza ne prende alcuni e su questo spero di riuscire con l’avvocato Sgobba, che preziosamente ha fatto il lavoro anche del Primo Grado in maniera molto precisa e puntuale, che quattr’occhi vedano meglio di due e che insieme si possa avere una sinergia piena rispetto a quello che si può fare contro questi provvedimenti che, ribadisco apertamente, dal punto di vista giuridico non mi soddisfano. Poi i fatti sono un’altra cosa“.
Legale Sgobba – “Mi associo a quanto detto dal collega Fabrizio Lofoco. Ringrazio il presidente Canonico per la fiducia accordata. Quello che ha detto il collega non fa una piega, credo che sia stato più che esaustiva la sua esposizione dei fatti“.
Legale Lofoco – “Strade da percorrere? Le strade ci sono, ci sono dei rimedi straordinari contro le sentenze del Consiglio di Stato che non siano ritenute giuste. Altro grado di giudizio? Il giudizio si ferma al Consiglio di Stato e la causa è chiusa al Consiglio di Stato, c’è un “a meno che” che in questo momento, per ragioni obiettive e defensionali, dobbiamo ancora studiare. Esiste uno strumentario che saremmo pronti ad utilizzare se però ravvedessimo gli spazi per poterlo fare. Ci sono stati casi in cui sono stati usati gli strumenti? Assolutamente sì, ancorché con una percentuale di accoglimento molto bassa – altrimenti sarebbero strumentalizzati come Terzo Grado, ribadisco che non esiste un Terzo Grado di Giudizio, ma in presenza di alcuni elementi si potrebbe dare corso ad alcune iniziative. Quali? Sono più d’una, non posso dirlo perché violerei un patto di segretezza rispetto al nostro cliente, che si attende prima una disamina molto più approfondita che faremo questa notte e nella giornata di domani e poi dovremo capire in quale misura questa sentenza non misura alcuni parametri. Quanto tempo per arrivare in fondo alla strada quanto tempo? Giorni“.
Legale Lofoco – “Vi annunciamo in diretta che è appena uscita la sentenza della Reggina: è stato rigettato il ricorso della Reggina perché il termine per la Reggina è perentorio. Se per la Reggina si dice che il termine è invalicabile, qui si è detto che è valicabile: a voi un giudizio di buon senso di che significa quando per me vale una cosa, per un altro ne vale un’altra. La Reggina va fra i dilettanti, quindi l’evento è ancora più eclatante per la Reggina“.
Legale Sgobba – “Alla luce di quanto appreso ora in diretta, credo faremo le nostre dovute valutazioni anche rispetto a questo diverso trattamento, che c’è indubbiamente – al di là di quella che è la motivazione di fondo, cioè l’ordine di un giudice nel Giudizio Amministrativo non viene preso in considerazione. È una situazione anomala per noi che lavoriamo in queste situazioni costantemente, trovarci con due sentenze che dicono cose diametralmente opposte seppur una è propulsata dalla sentenza del Giudice Civile. Faremo le nostre valutazioni, questo è sicuro“.
Legale Lofoco – “Sentenza che si fonda sull’articolo 49 dalle N.O.I.F.? Il diritto e il buon senso non sempre sono allineati, perché il diritto ha delle regole specifiche che non sempre sono di buon senso. Anche un termine definito perentorio può sembrare non sempre attuabile, il problema è il margine di questa eccezione. L’eccezionalità di un evento deve essere un evento che deriva dall’esterno, non dall’interno. Nel momento in cui dal Lecco non hanno tenuto conto del termine perché gli faceva più comodo fare un altro ragionamento, sono loro stessi ad essere intervenuti nel procedimento decisionale, non è una cosa che è piovuta dall’alto. Questi sono profili non normali, stiamo parlando di cose straordinarie, eccezionali. Il rimedio straordinario intanto è straordinario perché tocca questi punti. Speravamo di mettere in relazione anche sistematica le norme, perché le norme sono scritte in una maniera sistematica perché prima si fa un’operazione e poi un’altra. Non integriamo uno spazio vuoto, abbiamo diritto di essere ammessi e non ripescati: non abbiamo chiesto ripescaggio di niente e nessuno, noi avevamo diritto perché non hanno diritto gli altri, se non ha diritto lui, ho diritto io. In questa prospettiva adesso ci metteremo con l’avvocato Sgobba e cercheremo di capire perché alla Reggina è andata in una maniera e a noi in un’altra. Vi chiediamo di avere pazienza e confrontare i dati, che sono tantissimi: tanti documenti, tante argomentazioni e riferimenti a documenti e argomentazioni. Tutto il resto dov’è? Dobbiamo capire se è implicito, indiretto, conglobato o se è una dimenticanza, una questione non tenuta in adeguato peso… Lì il rimedio straordinario potrebbe entrare a far parte di questo. È una cosa da studiare, non riusciamo a dirla subito nell’immediatezza proprio perché è straordinario, stiamo giocando i tempi supplementari“.
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Canonico – “Le sentenze vanno rispettate, possono piacere o non piacere. Dobbiamo pensare a completare l’organigramma e affrontare il Taranto domenica. Se ci saranno strumenti di eventuali appelli straordinari e ci saranno le condizioni, sicuramente non ci tireremo indietro. Ho detto dal primo giorno che sosterrò questa causa fino all’ultimo grado di giudizio, considerando che se abbiamo delle ipotesi remote andremo avanti senza guardare tutto quello accaduto dietro ma pensando avanti, per un fatto di dignità, per il rispetto che meritano i tifosi foggiani, per quanto ci è stato tolto in una finale che è andata com’è andata“.
Canonico – “La partita non è definitivamente chiusa, c’è ancora un’ipotesi di ulteriore giudizio nell’immediato. È evidente che questa valutazione delle mie dimissioni la tengo per me in maniera molto leale, perché quello che racconto ho sempre fatto – difficilmente ho fatto il contrario di quanto detto pubblicamente. Penso di non aver ricevuto offerte serie. Il presidente Canonico ha sempre detto che non vuole speculare sul Foggia e non vuole guadagnare, ma dare dei soldi per andare via mi sembra offensivo nei miei confronti. C’è un contenzioso ancora in piedi, non ancora completato: la mia valutazione è sempre ponderata a fin di bene, rimango comunque il proprietario del club e devo capire in questo momento se serve che mi metta da parte per il bene del Foggia o che subentri qualche altro al mio posto per dedicarsi a tempo pieno. Ho sentito parlare troppo in questo periodo: sfido qualsiasi soggetto al mio posto, in un clima di ricorsi che non sai se fare la B o la C, su che campionato affrontare e su quali elementi prendere dal mercato. Con la sentenza del Consiglio di Stato capiremo anche dagli avvocati cosa si vorrà fare in questi giorni, se ci sono gli strumenti, se fare ulteriori ricorsi. È evidente che non posso più derogare il mercato perché tra tre giorni finisce e la squadra ha bisogno di essere completata in qualche reparto“.
Canonico – “Penso che non siamo gli unici ad essere convinti della nostra difesa, c’è molta opinione pubblica che la pensa come la stiamo pensando noi. C’è stato un periodo dove in questa battaglia sembravo solo contro tutto il mondo, ringrazio pubblicamente il presidente della Provincia di Foggia e l’avvocato De Michele che ha difeso la Provincia di Foggia in questa battaglia. L’oggettività nei fatti e nei documenti è lampante, si va avanti ancora per un discorso di logica. Rispettiamo le sentenze, le volontà dei magistrati; se ci sono situazioni che possono essere appellate, è giusto che in qualità di soggetti interessati possiamo andare avanti. Ci fermeremo solo quando non avremo più possibilità di avere un pizzico di ragione“.
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Canonico – “Con Vacca abbiamo iniziato oggi un dialogo, vediamo un po’ cosa accade nelle prossime ore, vi potrò dire più in là. Odjer è un giocatore che per il modulo – noi stiamo applicando un 4-3-3, 4-3-1-2, centrocampo a tre – è più un fatto di scelta tecnica. È un ragazzo straordinario e che dà l’anima, non posso lamentarmi di lui, non c’è un fatto di natura personale nei suoi confronti, merita le nostre attenzioni. Per quanto riguarda Frigerio, non ci sono richieste congrue per il Foggia Calcio: il mercato si chiuderà l’1 settembre, se non arriveranno sarà obbligato fra virgolette a rientrare, visto che sta ancora in malattia dall’inizio della preparazione. Quando finirà la malattia, sarà obbligato a venire a Foggia per allenarsi. Tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile: se arriverà qualche offerta importante, pur di non prevalicare la crescita e la carriera a chicchessia ci metteremo da parte“.
Canonico – “Chiuse due operazioni. Abbiamo tesserato oggi Carillo, centrale di sinistra, l’altro è Mamadou Tounkara. L’1 settembre arriva, penso che arriviamo lì pronti nel finire di allestire questa squadra, che sarà dignitosa nei reparti e negli uomini“.
Tounkara – “Carattere particolare? Prima di tutto sono contento di stare qua, ringrazio il Presidente e la società per volermi così tanto. Che c’ho un caratterino questo parte da voi giornalisti: sono un ragazzo troppo tranquillo, tranquillo e divertente come tutti gli altri. In passato siamo stati tutti giovani, qualche errore l’abbiamo fatto tutti da giovani, in carriera o in vita. Cose che da giovani succedono: ora sono qua a riprendermi, Foggia è la piazza giusta e vengo qua per lavorare, non per sentire queste cose qua“.
Tounkara – “Foggia, Perugia e Palermo sono delle piazze che mi hanno sempre dato lo stimolo dove andare a giocare. Con il Foggia abbiamo avuto tante occasioni di parlare, adesso è arrivato il momento giusto e tocca a me dimostrare le capacità che ho, non le polemiche“.
Canonico – “Non ho mai presentato un calciatore se non ha firmato ed abbiamo depositato tutto in Lega. Non faccio nomi fino a quando un giocatore non firma per il Foggia, sennò diventeremmo dilettanti“.
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Canonico – “Abbiamo due curve dove i tifosi all’interno non sono solo tifosi, ma ci sono anche molti competenti di calcio. Quando uno analizza una squadra di ragazzini, dimentica dove siamo arrivati lo scorso anno e quanti calciatori dello scorso anno sono ancora sotto contratto con il Foggia. Sui ragazzini che sono arrivati, come sempre è il campo a dire il valore di questi ragazzi per quelle che sono state le nostre valutazioni – qualche esempio dello scorso anno Leo, Frigerio, Bjarkason, Iacoponi… Sono ragazzi che se fatti lavorare con serenità poi dimostrano di avere qualità. Dobbiamo avere la pazienza di attendere la chiusura del mercato. Insieme al direttore ci siamo prefissi altri due entrate per poter avere un organico completo, nelle prossime ore possiamo presentare gli altri due acquisti e penso addirittura di finire il mercato prima della sua chiusura naturale l’1 settembre. Stiamo trattando gli ultimi dettagli, aspettiamo un attimo le trattative come vanno a buon fine e vediamo un po’“.
Tounkara – “Caratteristiche? Assomiglio a me stesso, non assomiglio e non mi ispiro a nessuno“.
Canonico – “L’entusiasmo è fatto dai risultati, 25000 persone allo stadio le abbiamo portate con i risultati. Alla fine di un mercato il tifoso si fa la sua valutazione con assoluta serenità, valuta l’operato della società, è evidente che su qualche giovane che è arrivato molti non conoscono i ragazzi, voglio ricordare a qualcuno che molti ragazzini giocano già in A. Per valutare un giocatore è giusto vederlo giocare e poi lo valuta. Non mi sono mai permesso di discriminare ancor prima di vedere l’opera completa che esprime il calcio. È una squadra che si sta amalgamando, dobbiamo dare anche il tempo di amalgamarsi e far sì che il mister possa lavorare con assoluta serenità. Il campionato inizia domenica, siamo partiti un mese fa per il ritiro, siamo in perfetta regola per l’inizio del campionato. Molti club stanno facendo molte amichevoli per mantenere la preparazione atletica perché il ritiro è stato fatto due mesi fa. L’entusiasmo è una dote che una piazza si accende dopo che vede una squadra, quell’implosione può diventare devastante perché non sempre quello che la carta ti dà alla fine poi ti porta i risultati, sulla carta ci sono le favorite ma poi è sempre il campo che determina chi ne ha di più rispetto ad altre. Il nostro popolo, intelligente e che sa valutare le scelte dei calciatori, valuterà in assoluta serenità e con i risultati penso si possa riaccendere, con un organico competitivo io dico. Non eravamo ragazzini ieri e non lo siamo neanche oggi, completeremo questo organico con qualche altro ingresso e avremo una dote di 26-27 giocatori che non è poco“.
Canonico – “Se volete un presidente che viene qui e dice che vinceremo il campionato, Canonico non lo farà mai. Faremo un campionato dignitoso ho detto, noi siamo il Foggia, ci sarà una squadra dignitosa. Poi saranno i risultati a dire quanto di dignitoso questa ha, è come un po’ lo scorso anno: avevamo detto di migliorarci e penso che l’abbiamo fatto“.
Canonico – “Spetta al tifoso valutare se il termine dignitoso è poco, tanto, niente. Se ho fatto qualche errore di comunicazione? Probabile che qualche errore uno lo può commettere. Dopo partite infuocate o risultati che non arrivano, per chi la vive in prima persona non è il semplice tifoso che si lamenta della sconfitta: sei il presidente di un club e molto spesso hai responsabilità su tutto quello che accade. Per com’è finito questo campionato, oggi ho parlato alla squadra per la prima volta, soprattutto ai vecchi che con me hanno vissuto la fase dei playoff: ho detto che è il momento di staccare un attimo la spina su quanto accaduto e di pensare che c’è da affrontare un nuovo campionato con la giusta energia e motivazione. Quello che è successo ci fa molto male, è un qualcosa che va metabolizzato“.
Canonico – “Campagna abbonamenti? Abbiamo fermato sia la campagna di sponsorizzazioni che la campagna abbonamenti. Da domani mattina saremo operativi – per fortuna che la prima giornata la facciamo fuori casa a Taranto, abbiamo la possibilità di lanciare la campagna abbonamenti con prezzi confermati rispetto allo scorso anno. Mi auguro di fare un campionato dignitoso come Foggia, di farci divertire, poi sarà il terreno di gioco a dirci questo“.
Canonico – “Non sto parlando del fatto che le persone non possano criticare, quello che non può passare sono le offese personali“.
Canonico – “Sarà il terreno di gioco a dire quello che valiamo“.
Canonico – “A Foggia si voterà a ottobre. Il Foggia Calcio non si schiererà per nessuno dei candidati perché il Foggia Calcio è lo sport. Facciamo il tifo per tutti affinché arrivi uno che possa governare la città nel migliore del modo. Ma il Foggia Calcio ed i dirigenti del Foggia Calcio non potranno schierarsi con chicchessia: è giusto precisare questo aspetto. Se qualcuno vorrà farlo, dovrà dimettersi“.
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Immagine in evidenza: il presidente del Calcio Foggia 1920, Nicola Canonico – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE RISERVATA)
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