Alla conferenza stampa di mister Fabio Gallo è seguita quella del presidente del Foggia, Nicola Canonico. Le sue parole:
“Oggi vendo il Foggia a Nicola Canonico (sorride, ndr). Se fosse venuto qualcuno più forte di me, mi sarei subito messo da parte. Ho dato mandato ad ascoltare le richieste che sono arrivate. Ci sono dei gruppi interessati, se arriva qualcuno serio vendo. Io non ho mai detto di voler vendere il Foggia.
Da oggi sono ritornato in possesso delle mie funzioni e la prima cosa che ho fatto è quella di venire a Foggia a parlare con i ragazzi. Ho ripristinato il Cda del 27 agosto, abbiamo preso atto di un eventuale disimpegno della Pintus, sarà un giudice a stabilire se io debba dare una somma alla Pintus. Io sono stato sospeso dalle cariche dalla Figc, purtroppo non potevo parlare e il mio silenzio è stato interpretato come un disimpegno.
Quello che hanno fatto i soci di minoranza in quei giorni è stata solo una fase di ostruzionismo. Dare lustro a chi ha lo 0,8% senza mettere un euro non ha senso. Non capisco perché ritiene che non sia stato fatto un aumento di capitale, altrimenti non avremmo potuto andare avanti ed iscrivere la società. Nel Foggia si mettono i soldi. Se qualcuno pensa che il presidente prenda i soldi dal Foggia siamo arrivati alla follia. È stato solo creato panico in città.
Purtroppo, ho dovuto affrontare questioni personali e ho fatto alcune riflessioni. Se io assumo degli impegni li porto a termine e non mi fermo. Lo stato di salute del club è commisurato a quanti soldi vengono messi. E io i soldi li ho sempre messi. Non ho mai dichiarato pubblicamente di abbandonare la nave. Se c’è qualche dichiarazione in merito tiratela fuori”.
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Foggia, Canonico: “Convocazione straordinaria per ridisegnare CdA. Mercato? Nominerò nuovo DS”
“Quando c’è troppa pubblicità dietro ad un’acquisizione non andrà in porto mai nulla. C’è un gruppo che offre poco e non la prendo in considerazione. Un gruppo che è rappresentato da due avvocati ma che non sappiamo chi sono. Vogliono rimanere nell’anonimato. Quindi sono manifestazioni di ignoti. Ho dato però mandato agli amministratori di sentire la proposta ma al momento non abbiamo ricevuto nessuna offerta ufficiale. I soci di minoranza, disposti a vendere il Foggia a qualsiasi soggetto, sono sempre in tv, a differenza mia. Ci sarà una convocazione straordinaria per ridisegnare il CdA“.
“Mercato? Nominerò un nuovo direttore sportivo. Lauriola si è dimesso senza chiedere. Quando si comunicano le dimissioni si chiama al presidente. È stato un gesto che non ho apprezzato. Quando la squadra doveva essere tranquillizzata lui ha abbandonato la nave. Stesso discorso per Todaro. Ringrazio pubblicamente Valente, Milillo, Angiolillo, Stefanini e De Cosmo che sono dirigenti del Foggia e che sono stati sempre vicini alla squadra. Hanno ricoperto i ruoli in maniera autorevole. Erano tutti presenti ad Avellino”.
“Sento anche avvocati che intervengono in trasmissioni. Quando si trattano argomenti illeciti bisogna stare attenti, altrimenti si cade nella diffamazione“.
“La nostra è il 99.2 come Corporate. All’interno della Corporate abbiamo 11% la Pintus, la rimanenza alla CN Sport“.
“Fine settimana prossima presenteremo l’organigramma. Oggi era importante parlare con allenatore e staff. Domani sarà una partita importante e vogliamo arrivare in semifinale. C’è voglia e volontà da parte di tutti di fare una partita importante”.
“Quando il Foggia vinceva in qualche trasmissione notavo tristezza. Quando la squadra soffriva io stavo male. L’armonia è importante. Io ho sempre difeso l’ex allenatore perché io faccio il bene del Foggia. Poi abbiamo nominato Gallo e abbiamo avuto dei risultati anche perché atleticamente i ragazzi sono migliorati tanto. Dopo la sconfitta con la Gelbison sono volate parole grosse, io non metto solo i soldi ma sono presente anche sul lato sportivo. Quando si perde non è solo colpa di Canonico. Quando si vince è sempre merito degli altri invece”.
“Sul mercato siamo in ritardo, è evidente. Il nuovo ds deve confrontarsi con Gallo e dobbiamo prima fare un po’ di uscite e poi penseremo al mercato in entrata”.
“Io voglio la serenità di tutto. L’articolo 22 del N.O.I.F. cita chiaramente che in caso di arresto, la FIGC mi revoca tutte le cariche e non potevo parlare. Ho visto gente ridere per le disgrazie altrui. Bisogna avere la forza di sedersi qua e mi sono sentito anche umiliato. Io oggi sono qui proprio per dirvi che sono sereno. Io con Gallo mi sono sempre confrontato al telefono. Al capitano è stato detto di dire ai compagni di stare sereni. Io non scappo da Foggia“.
“Il CdA si doveva dimettere necessariamente. I due soci mi hanno diffidato, io non voglio creare sempre cause. Ho preferito ottemperare il lodo e dire ai soci di gestire il Foggia, anche un pi per “sfidarli”. Dal punto di vista societario il CdA gestisce la società ma non è proprietario perché quello sono io dato che ho la maggioranza. Alle dimissioni del CdA doveva seguire anche un mio comunicato in cui si diceva che io del Foggia non ne volevo più sapere nulla. Invece sono sempre stato io il proprietario. La proprietà è sempre stata in piedi. Nella Juventus il CdA si è dimesso ma la proprietà c’è. A Foggia si deve sempre far clamore“.
“Io a chi devo vendere il Foggia? Dietro a quei due avvocati chi c’è? Qui nessuno ci ha messo ancora la faccia. Io quando ho preso il Foggia dalla Pintus ci ho messo i soldi e la faccia. Quando si fanno gli acquisti si compra e basta. Il soggetto che ha messo questi due professionisti foggiani deve mettere la faccia e stiamo perdendo solo tempo perché si sta facendo solo pubblicità”.
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Immagine in evidenza: il presidente del Foggia – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE RISERVATA)