Dal profilo Instagram di Luigi Carillo, ex capitano del Calcio Foggia 1920 trasferitosi al Sorrento.
Ho gioito, ho sofferto, ho pianto. Ogni volta che ho messo piede allo Zac, mi sono sentito a casa. Mi dicevano che in questo posto c’era qualcosa di magico, ed è proprio vero… Perché in questa città ho imparato cosa vuol dire amare così intensamente la propria squadra da anteporla a tutto; cosa vuol dire darsi completamente per i propri colori e quanto questo sport riesca ad unire tutti verso un’unica direzione.
La tragedia dei nostri piccoli tifosi è stato uno dei momenti più dolorosi di sempre per questa città, e mi ha fatto scoprire quanto la gente di Foggia sia capace di rialzarsi dopo una caduta. Più forti di prima, proprio come avrebbero voluto da lassù.
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Carillo: “Foggia, ti ho dato tutto me stesso. Grazie”
Ho conosciuto persone che porterò per sempre nel mio cuore, persone con un cuore grande e che farebbero di tutto per rivedere il Foggia in alto. Avrei voluto arrivare in alto insieme a loro, e insieme ai miei splendidi compagni, uomini degni di vestire questa maglia e con cui ho condiviso momenti unici. Lottare al loro fianco e al fianco di chi lavora ogni giorno per questa squadra è stato un privilegio. Purtroppo le cose non sempre vanno come vorremmo, ma il calcio è anche questo.
Sono grato per aver avuto l’onore di indossare questa maglia e la fascia da capitano. Ogni volta che l’ho fatto ci ho messo dentro tutti i miei valori, guida imprescindibile della mia vita. In ogni corsa, ogni passaggio, ogni contrasto c’era tutto me stesso e quello in cui credo. Grazie per l’affetto incondizionato che mi hai regalato. Grazie Foggia, per sempre tuo tifoso.
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