Nella tarda mattinata odierna, il tecnico e il Direttore Sportivo del Foggia Luciano Zauri e Luca Leone hanno parlato in conferenza stampa congiunta prima della sfida di Serie C – girone C con il Benevento, in programma alle 15:00 di domani, domenica 26 gennaio: tutte le loro dichiarazioni.
Leone: “Sono qui oggi un po’ per chiarire pure alcune cose che sono successe durante questa settimana e negli ultimi giorni. Siccome noi siamo una squadra, una società che sta cercando di migliorare questa squadra: da quando siamo arrivati noi, dal 5 di novembre, penso che il lavoro svolto sul campo con questa squadra sia sotto gli occhi di tutti, quindi non voglio stare io a sottolinearlo. Allo stesso tempo, ho avuto dei chiarimenti con il presidente per quanto riguarda la squadra e quello che può essere anche il futuro del Foggia, quindi io volevo tranquillizzare un po’ tutta la piazza: stiamo cercando di ricostruire una squadra per il futuro, quindi tutte le nostre discussioni e tutti i confronti quotidiani con il presidente sono per il bene del Foggia e per costruire un grande Foggia. Siamo qui per questo e stiamo cercando di fare questo lavoro qua. Il presidente è un po’ arrabbiato per le contestazioni: è normale ci fosse un’aspettativa diversa all’inizio dell’anno, però noi vogliamo chiedere un po’ di pazienza e aiuto, stiamo lavorando 24 ore al giorno per far sì che il Foggia in futuro possa diventare più squadra, un club più appetibile e soprattutto più forte. Non siamo venuti qui per fare le comparse e nemmeno per abbandonare la nave: siamo qui per combattere tutti i giorni, non ci arrendiamo e andiamo avanti per la nostra strada. Insieme al presidente stiamo decidendo le linee guida per quello che è quest’anno e quello che sarà il prossimo, sperando di essere ancora qui perché vorrebbe dire che stiamo facendo un buon lavoro, però questo ce lo dirà il campo, l’unico giudice che ci può dare delle risposte concrete. Crediamo in questa squadra, perché in questi due mesi e mezzo ci ha dato tanto; l’unico mio dispiacere è stata la decisione di Gargiulo di lasciarci, perché lui aveva una clausola che poteva scegliere, noi volevamo tenerlo però abbiamo rispettato la sua decisione, non avremmo voluto assolutamente toccare la titolarità di questa squadra. Ieri c’è stata la cessione di Millico, che a noi è anche dispiaciuta, però abbiamo valutato insieme al ragazzo e alla società tutte le situazioni che si erano venute a creare, per il bene di tutti abbiamo preso questa decisione. Adesso ci stiamo adoperando per sostituirlo, con dei giocatori anche giovani e di prospettiva, com’è giusto che sia per un club di Serie C. La decisione di Salines è una molto importante, perché dimostra grande senso d’appartenenza da parte del ragazzo. Ringraziamo il Monopoli per l’offerta, perché ci ha fatto un’offerta veramente importante. Io penso che questa settimana come società, squadra e club abbiamo messo un mattone importante per la costruzione di una grande squadra: questo ci fortifica ancora di più. Il nostro capitano oggi è rimasto a Foggia e questo per noi è un segnale veramente importante, il presidente ha capito e lui ci tiene ulteriormente, perché alla fine era anche contento di questa decisione. Siamo tutti più stabili e più forti, questo è il segnale che io volevo dare“.
Zauri: “Animi accesi nelle ultime settimane in casa Foggia? Com’è giusto che sia, in tutte le società quando bisogna prendere delle decisioni ci sono delle discussioni, ma questo succede in famiglia e nelle società: l’importante è che tutti lavorino per il bene del club, perché tutte le discussioni che sono state fatte e tutti i confronti che sono stati fatti sono stati fatti per il bene del club, per il nostro lavoro che dobbiamo fare quotidianamente, per il lavoro che deve fare la società a livello di bilancio e di quadratura dei conti. Come società, oggi, non abbiamo problemi di indice di liquidità e possiamo acquistare chiunque, non abbiamo nessun problema perché abbiamo una società solida e quindi di questo dobbiamo esserne orgogliosi. Questa conferenza è arrivata adesso perché il presidente non si aspettava e noi non ci aspettavamo la contestazione della settimana scorsa. In questi giorni ci siamo confrontati in maniera diciamo bella, ne siamo usciti tutti più fort e uniti, questa era la cosa più importante e lo ribadisco. La squadra è contenta, abbiamo messo dei mattoni importanti per la costruzione di qualcosa. Io Poi ripeto ho bisogno di tutti: ho bisogno della tifoseria e la squadra di tutto l’ambiente intorno che ci trascini e aiuti a continuare a costruire questa squadra e questo club per portarlo dove tutti quanti noi sogniamo. Io continuerò a litigare, combattere e non mi arrenderò, sicuramente. Dobbiamo dare segnali di credibilità, non di distruzione, smobilitazione o mancanza di unione; siamo tutti allineati, poi tra le nostre mura dentro lo spogliatoio litigheremo, ci confronteremo e discuteremo, ma l’importante è che tutto quello che si fa sia per il bene del Foggia. Oggi il Foggia viene prima di tutto, al di là di Leone, Zauri, Canonico o chicchessia. Il nostro obiettivo è la squadra, che è la cosa più importante, insieme alla partita di domani“.
Leone: “Dobbiamo sostituire Millico, questa ora è la nostra priorità. Volevamo recuperare tutti i ragazzi che erano all’interno della rosa, perché per noi oggi tutti coloro che hanno il contratto con il Foggia per me sono i giocatori più forti del mondo, quindi è normale che io debba recuperare gente come Danzi e Pazienza, che noi ritenevamo importanti ma che in questo momento sono fuori. Avremmo dovuto anche sostituire Gargiulo, il mister è stato bravissimo a trovare altre soluzioni e per questo lo ringrazio, devo farlo soprattutto con lui: si è dimostrato un allenatore capace, con uno staff meraviglioso. Lavoriamo in armonia e non si è mai lamentato, non ha mai creato un problema e io per questo lo ringrazio. Lavoriamo veramente fianco a fianco 24 ore al giorno per il bene di questa squadra e perché siamo ambiziosi, vogliamo fare veramente bene“.
Leone: “Linee guida del mercato? Avremo un occhio al bilancio e un occhio anche al talento, perché non è detto che un giovane di 21 o 22 anni che possa arrivare che possa arrivare a Foggia non sia più bravo del giocatore diciamo di nome. Dobbiamo trovare anche dei giocatori anche in proiezione futura di prospettiva, per quella che è la costruzione anche del prossimo anno, perché io ho già una visione di quello che serve per giugno. A gennaio non è che io possa programmare una squadra per il prossimo anno, possono esserci però delle occasioni; poi può esserci una decisione per quanto riguarda un discorso di bilancio e far quadrare i conti, al fine di avere un tesoretto per giugno e costruire poi la squadra più forte a giugno. Può essere una strategia di mercato“.
Leone: “In questi due mesi e mezzo stiamo cercando di fare un lavoro in una certa direzione anche per la costruzione futura, quindi valutare attentamente tutti i giocatori in rosa e vedere ciò che manca, da aggiustare, correggere o migliorare. In due mesi e mezzo noi non possiamo fare i miracoli, più di quello che stiamo facendo in questo momento non so cosa possiamo fare – sicuramente avremmo potuto fare qualcosina in più, siamo abbastanza critici nei confronti di noi stessi, perché vogliamo il meglio tutti i giorni da tutti e soprattutto da noi. Siamo ambiziosi e questo l’abbiamo ribadito al presidente, lui è ambizioso come noi e tiene tantissimo a vincere, abbiamo le stesse idee. Ci sarà da confrontarsi ancora, ma siamo qua per quello, per risolvere i problemi“.
Zauri: “Domani affronteremo una partita dalle difficoltà note. Il Benevento è una squadra fatta per vincere, viene da una sconfitta e le sconfitte sono sempre sempre difficili poi da affrontare, soprattutto magari con una squadra così che è abituata ovviamente a vincere. Siamo molto ambiziosi e mai presuntuosi, abbiamo grande voglia di misurarci contro quelli bravi: ho una squadra forte e lo dico da tempo, con ragazzi che hanno voglia di andare in campo, di dimostrare, fare bene e soffrire come abbiamo fatto. Abbiamo delle qualità e speriamo di farle vedere, così come qualche difficoltà numerica da settimane, non è certamente un alibi ma un dato di fatto. Siamo pronti e vogliamo giocare, perché siamo carichi“.
Zauri: “I tifosi rappresentano una delle parti più stimolanti nelle squadre di calcio: è sempre
bello parlare con loro e mi è capitato negli anni, da allenatore e calciatore. Guardare in faccia questi ragazzi è sempre bello e particolare, io personalmente ne esco sempre sempre migliorato. La loro richiesta è di un Foggia che corre, che mostri massimo impegno. Ho parlato con i tifosi e apprezzato il confronto, ascoltando e parlando, riconoscendoci pregi e difetti e che questa squadra da quando siamo arrivati noi qualcosina ha fatto. Dal punto di vista dell’atteggiamento, abbiamo perso delle partite che non meritavamo ma ne abbiamo vinte altre allo stesso modo; quello che ho detto è che questa squadra non ha mai sbagliato una partita
dal punto di vista dell’atteggiamento, quindi questo va riconosciuto. Ovviamente c’è una parte dove non c’eravamo noi, dove il tifoso giustamente ha espresso il suo malumore ma noi non c’eravamo e ci sta, però credo che qualche volta questa squadra in questo periodo andava anche applaudita, quindi secondo me qualcosa è mancato. Ho una faccia sola, coi ragazzi ho parlato e con loro c’è stato un ottimo dialogo“.
Zauri: “In fase offensiva stiamo mancando in numeri, gli attaccanti hanno fatto pochi gol perché partecipano molto alla fase di non possesso, fanno un grandissimo lavoro. Alleniamo entrambe le fasi, nell’ultima partita qualcosa di meglio abbiamo fatto sicuramente, ma nonostante quello abbiamo vinto su un calcio piazzato. Mi prendo responsabilità per la fase di possesso che a volte non è bella come vorremmo anche in termini numerici; da quando sono arrivato, a questa squadra non posso rimproverare nulla e mi assumo io responsabilità di quello che non va. Devo migliorare io nella proposta a questi ragazzi, ma altre volte (come col Latina) più per precisione che per occasioni avute“.
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Foggia, Zauri: “Ho gruppo fantastico” / Leone: “Vogliamo risolvere problemi, non evidenziarli”
Leone: “Il presidente ci ha chiamato per risolvere dei problemi. Quando siamo arrivati qua, dovevamo anche ricreare un po’ di equilibrio, perché noi abbiamo trovato una squadra che aveva preso 22 gol. Innanzitutto dovevamo ricreare una squadra, non farle pigliare gol, far fare gol agli attaccanti. Ci vuole tempo, non si possono fare tutte queste cose in 10 partite. Noi siamo qua per convincere il presidente e una città ad accoglierci e far sì che l’anno prossimo ci costruisca una squadra per vincere. Io sono spendaccione e lo sa pure il presidente, ma non spendaccione perché voglio buttare i soldi: a me piace comprare i giocatori, averli di proprietà e per 10 anni, perché poi quando ho giocatori forti li voglio tenere e non vendere. Per vincere bisogna acquistare, creare senso d’appartenenza, continuità, progetti, credibilità e solidità; siccome qua ci sono queste cose, perché il presidente ha la possibilità di poterlo fare, noi dobbiamo essere bravi tutti a convincerlo. Il presidente ha un carattere particolare: è un imprenditore di successo, ha un’azienda importante, gestisce più di 600 dipendenti e ha anche un club in una piazza importante, per cui deve avere delle persone di cui si fida e che gli dimostrino che sono brave, professionali e con la voglia di migliorare questo club. Noi siamo qua per convincere lui a tenerci 10 anni e portare il Foggia dove tutti quanti noi sogniamo e dov’è già stato, questo è il nostro lavoro e questo è quello che vogliamo fare. Riuscendoci saremmo bravi, se non ci riusciamo… Poi quello che c’è nella testa del presidente lo sa solo lui. Ci confronteremo sempre per il bene del Foggia, questo è il nostro compito oltre a risolvere problemi; il mio sogno è vedere 20.000 persone allo stadio, questo è quello per cui lavoriamo tutti i giorni e vorrei che la città di Foggia capisse. Noi vogliamo fare questo, però da soli non ce la facciamo: noi cercheremo di farlo, poi da soli non ce la facciamo e questo è quello che mi sento di dire. Vivere tutti i giorni con questa tensione, con questa pressione, col “se vinci sei bravo” e “se perdi sei scarso” senza costruire mai niente, sarà sempre dura. Poi magari al posto mio potranno arrivare altre figure che vi racconteranno le stesse chiacchiere: noi non vogliamo più evidenziare problemi ma risolvere, insieme al convincere il presidente anche ad abbassare i toni o a fare un passo indietro, questo è il nostro compito“.
Leone: “Noi vogliamo convincere il presidente di essere credibili per tutti, dimostrargli che siamo bravi e che vogliamo costruire un Foggia migliore. Il mercato di gennaio non è semplice: stiamo sondando tutti i mercati, esterno compreso, per quelle che sono le mie conoscenze e le possibilità. Non abbiamo problemi di indice di liquidità e di altro genere, abbiamo una società solida e Foggia deve essere orgogliosa. Stiamo sondando tutti i mercati“.
Leone: “Noi cercheremo di cambiare qualcosa, poi c’è il campo anche della domenica, perché non è che possiamo pensare solo a fare chiacchiere ma anche ad allenarci e alla partita di
domani, perché sarà importante, arriverà la capolista. Se col presidente è cambiato qualcosa rispetto a qualche giorno fa? Abbiamo iniziato a mettere dei mattoni per la costruzione, se domani si sveglierà pensandola in maniera diversa vorrà dire che non saremo stati bravi a convincerlo. Abbiamo bisogno di tutti, anche della tifoseria che ci trascini come sa fare Foggia“.
Zauri: “Ho un gruppo fantastico, perché lavora sempre in una certa maniera e con grandissimo
entusiasmo. Faccio fatica a trovare dei difetti, pur naturalmente avendoli, ma sono dei ragazzi che lavorano sodo, si impegnano e hanno anche dei risultati; abbiamo lavorato benissimo anche questa settimana, nonostante il mercato con cui bisogna convivere. Dovremo essere bravi noi fino alla fine a cercare di isolare i ragazzi ma non è possibile, perché alla fine questi ragazzi ricevano telefonate prima e dopo l’allenamento. Domani faremo, spero, un’ottima prestazione e speriamo anche di vincere perché è la cosa più importante“.
Leone: “Non voglio parlare di mercato, perché domani avremo una partita: vorrei che si pensasse al Benevento, poi lunedì magari possiamo riparlare della politica della società sul mercato. Si potrebbe anche alleggerire il bilancio per avere un tesoretto a giugno per poter fare altri investimenti, ma la cosa più importante è la partita di domani. Vedremo quello che dirà il mercato nei prossimi giorni, se qualcuno andrà via verrà sostituito, altrimenti a noi la squadra andava bene così“.
Leone: “La Ternana ci ha offerto Viviani come contropartita per Millico, però poi abbiamo fatto delle valutazioni interne e non se n’è fatto nulla, dopo valutazioni interne e perché vogliamo aspettare anche Danzi e Pazienza. A proposito di Pazienza, ieri doveva fare una visita importante per avere anche conferma sui tempi di recupero e la prossima settimana ne avremo di più precisi. Abbiamo già due giocatori in quel ruolo, quindi volevamo capire i tempi di recupero e se ne valesse la pena sostituirli oppure no, questa è un’altra decisione che prenderemo la prossima settimana, perché com’è giusto che sia abbiamo due ragazzi secondo me di ottimo livello e l’hanno dimostrato. Volevamo capire i tempi di recupero dei ragazzi, se conveniva sostituirli oppure no“.
Zauri: “Il Benevento è una corazzata, che ha due-tre calciatori per ruolo allo stesso livello. Parliamo di una molto forte con dei giocatori di talento, ma siamo ben concentrati su noi stessi: io ho un’ottima squadra che si allena alla grande, affrontiamo una squadra forte ma con la giusta preoccupazione. Vogliamo fare bene e vincere, quindi siamo molto motivati. Abbiamo fuori Mazzocco, Parodi e Pazienza. Mazzocco non sta bene, non ha avuto cose gravi ma non si allena con regolarità, prenderemmo un rischio inutile: speriamo di recuperarlo a breve, non ha cose gravi ma non è disponibile per giocare“.
Zauri: “Bisogna concentrarsi più sull’atteggiamento che sul sistema di gioco, non ho nessun problema a cambiare modulo in corsa o dall’inizio. In qualsiasi modo giocheremo, l’atteggiamento dei ragazzi non cambierà“.
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