Lo stadio Pino Zaccheria di Foggia, crediti: lagoleada.it - RIPRODUZIONE RISERVATA
Alla penultima giornata del campionato di Serie B, l’8 giugno 1997 il Foggia ospitava in uno Zaccheria infuocato il Bari. I rossoneri erano quasi certi della permanenza nella serie cadetta mentre i biancorossi lottavano per la promozione in Serie A.
In quell’occasione, 5000 tifosi baresi accorsero allo Zaccheria per sostenere i propri beniamini. Altrettanto fecero i tifosi foggiani, riempiendo tutti i settori dello stadio. Al Bari servivano i tre punti per correre spediti verso la Serie B, mentre al Foggia bastava anche un pareggio ma, quando si gioca un derby, le calcolatrici vengono sempre lasciate nei cassetti. Al 48’ gli ospiti si portavano in vantaggio con Ventola.
Lo 0-1 scatenò il putiferio, dalla curva rossonera ci fu un lancio di bottigliette verso la porta di Fontana – portiere del Bari – colpito sulla spalla. E qui entrò in scena l’arbitro Pierluigi Collina che prese una decisione inconsueta. Il direttore di gara ordinò alle due squadre di schierarsi come nella prima frazione di gara. Dunque, le due compagini attaccarono nella stessa direzione del primo tempo.
Il Foggia poi riuscì a pareggiare la gara all’81’ con Colacone. Grazie al pareggio del Genoa, il Bari rimaneva ancora in corsa per la promozione diretta in Serie B, ottenuta nella giornata successiva, vincendo contro il Castel di Sangro.
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