Bordo Campo

Fiorentina, Montella: “Io parafulmine, c’erano altri problemi”

Farewell.

Con un lungo post pubblicato sul suo profilo Instagram, Vincenzo Montella commenta il suo esonero dalla panchina della Fiorentina. Non mancano i ringraziamenti alla squadra, allo staff e a Commisso e Barone, oltre alla città di Firenze, ma sono molti anche gli “spunti di polemica“:

“Ci sarebbero tantissime cose da dire, ma preferisco guardare avanti e raccontare il mio stato d’animo, il mio dispiacere.
Firenze e i fiorentini meritano qualcosa in più. Da tutti. Non c’è alcun dubbio. E sarà una piazza, una tifoseria, un popolo che resterà per sempre nel mio cuore.
Sono stati commessi degli errori. Da me, dal mio staff, da chi scende in campo. Ma probabilmente non solo da noi. Avrei voluto una squadra di calciatori fatti, mista a giovani di talento. Ma l’indicazione era di puntare sui ‘nostri’ giovani e su calciatori esperti. E forse proprio alla luce di questo nessuno mi ha mai chiesto nulla, nessuno ha mai posto un obiettivo stagionale: né la proprietà, né i dirigenti.
Che fosse un anno di transizione era chiaro. Ed in queste annate ci sono momenti belli e meno belli, che vanno affrontati insieme. Aspettavamo gennaio per rivedere la rosa, inserire qualche calciatore e alzare il livello di competitività. L’analisi dei problemi era comune e condivisa. Perché a prescindere da me il problema c’era e probabilmente c’è.
Sarei un bugiardo se dicessi che non mi dispiace lasciare un percorso a metà, perché sono convinto che con qualche correzione, nel girone di ritorno, avremmo fatto meglio. Lo dimostra il rendimento della squadra, quando al completo.
Ringrazio il mio staff, ringrazio chi lavora dietro le quinte, ma soprattutto ringrazio i miei calciatori, che mi hanno seguito dall’inizio alla fine e dandomi tutto quello che avevano. Uomini veri, dal più piccolo al più grande. Sempre.
Resta il rammarico, ma anche la gratitudine nei confronti di chi ha creduto in me e mi ha dato la possibilità di sedere sulla panchina della Fiorentina.
Auguro il meglio al mio successore, al presidente Commisso, uomo straordinario, a Joe Barone, sempre disponibile, leale e innamorato della Fiorentina, e al resto dei dirigenti. Oggi è giusto che sia io a pagare, a fare da parafulmini. E va bene così. Ho le spalle larghe.
Per il resto sono certo che mi rialzerò ancora una volta. Come ho sempre fatto da calciatore, da allenatore, da uomo.
Intanto GRAZIE FIORENTINA. Sarò per sempre dalla tua parte”.

Benito Girardi

Laureato Triennale in Ingegneria Gestionale | Studente Magistrale (percorso "Health Management") presso Università della Calabria | Redattore presso lagoleada.it

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