Tutto il fascino del “Pino Zaccheria” ripreso dall’alto [VIDEO]

L'inferno rossonero, da sempre, conquista tutti. Sono diversi infatti i tifosi e giocatori che si sono detti affascinati dallo stadio del Foggia così un nostro lettore, che preferisce rimanere anonimo, ci ha regalato queste bellissime riprese dello Zaccheria

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L’inferno rossonero, da sempre, conquista tutti. Sono diversi infatti i tifosi e giocatori – anche di altre squadre – che si sono detti affascinati dal “Pino Zaccheria“; un nostro lettore, che preferisce rimanere anonimo, ci ha regalato queste bellissime riprese dello Zac!

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lo stadio comunale di Foggia, chiamato in origine “Stadio del Littorio”, venne inaugurato il 22 novembre del 1925 e sorgeva nei pressi della Chiesa del Carmine, al Borgo Serpente, sul lato sinistro del Tiro a Segno Nazionale. Vennero costruiti poi un muro di cinta e una tribunetta in legno su via Ascoli: il 6 aprile 1928 l’amministrazione podestarile decreta l’istituzione del Campo Sportivo del Littorio.

Le ristrutturazioni

La prima – di cui si ha nota – risale al 18 marzo 1931, la tribuna in legno venne sostituita da una tribuna coperta in cemento armato di circa 1.500 posti, progettata dall’Ing. Piero Marchini, e inaugurata il 28 ottobre 1932. Sei anni più tardi invece venne sostituita la tribuna in legno con una struttura in cemento armato e, grazie alla legge per il rifacimento dei danni di guerra, vennero costruite anche le due curve con seguente inaugurazione della pista d’atletica il 30 aprile 1938.

Poi, all’inizio degli anni 1950 con la realizzazione del sottopassaggio, vennero avviati i lavori per la sistemazione dei nuovi spogliatoi e delle docce con conseguente ampliamento della capienza delle tribune e sostituzione del manto erboso un anno dopo. Quando la squadra debuttò in Serie A, nel 1964, venne ampliata la capienza complessiva superando i 20.000 posti a sedere ed eliminando la pista di atletica, mentre l’anno successivo il terreno di gioco in sansa venne sostituito da quello in erba naturale. Dieci anni dopo venne costruita la nuova Tribuna Est, che poteva contenere 7.121 posti con la successiva realizzazione di due nuove curve in cemento armato, costruite nel 1980, capienti 5.871 posti (curva sud) e 5.846 (curva nord).

Verso la fine degli anni 1980 venne rifatto il manto erboso e realizzato il nuovo impianto di illuminazione, mentre il 22 settembre 1991 venne inaugurata la nuova Tribuna Ovest coperta (autorità, stampa, centralissima, centrale superiore, centrale inferiore, laterale superiore, laterale inferiore), capace di ospitare 6.247 posti a sedere seguito dall’installazione di seggiolini nel 1998. Dal 2010 in poi, con la conclusione della prima parte dei lavori di messa in sicurezza con i tornelli, lo stadio venne riabilitato per una capienza di soli 7.500 posti e il 19 aprile 2012, la curva nord dello stadio venne intitolata a Francesco Mancini, ex portiere del Foggia di Zeman, scomparso il 30 marzo dello stesso anno. Nell’ottobre 2015, poi, vennero colorati tutti i settori dello stadio con il rosso e nero tratti dallo stemma societario.

Nel maggio 2016, in occasione degli storici play off, la capienza è stata aumentata provvisoriamente da 14.530 a 16.798. Nell’estate successiva, dopo la promozione in Serie B del Foggia, vennero svolti diversi lavori che riguardarono la sostituzione delle vetrate che circondano il terreno di gioco per migliorare la visibilità del campo, la sostituzione dei seggiolini nei settori inferiori di Curva Sud, Curva Nord e Tribuna Est, l’allargamento della capienza della Curva Nord Foggia e l’istallazione di un tabellone elettronico tra lo spazio “cuscinetto” tra il settore ospiti e la Curva Nord. Per ordine pubblico fu diminuito l’anti-stadio della Curva Sud per aumentare quello della Tribuna Est (Gradinata) e furono installati nuovi tornelli per l’ingresso al settore. Il 21 aprile 2018, in occasione del derby contro il Bari, la capienza aumentò di 1.778 posti, portando lo Zaccheria da 14.530 a 16.308 posti.

Chi era Pino Zaccheria

Lo stadio è intitolato a Pino Zaccheria (Foggia, 20 novembre 1901 – Tirana, 4 aprile 1941[1]) un cestista italiano, pioniere della pallacanestro foggiana e sottotenente
che perse la vita in combattimento a Tirana durante la campagna italiana di Grecia, sul fronte greco-albanese.

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