Otto gol da inizio stagione: come una fenice che risorge dalle proprie ceneri, così Cristian Galano sta riscattando a suon di gol un anno terribile nella sua città. Nel Pescara sta ritrovando la sua vena realizzativa, dopo due annate deludenti, prima a Bari e poi a Foggia, la città dove è nato e cresciuto: “Ho seguito il cuore ma è stato un errore. Ho capito da subito che c’era qualcosa che non andava con la società. Ci hanno lasciato in mezzo a una strada. Giocavo poco, mi sono sentito subito messo da parte“. I problemi di società e di spogliatoio che hanno fatto poi il resto: “Possiamo dire che non giocavo quasi mai. Forse mi avevano preso solo per fare gli abbonamenti, non lo so. È stato molto doloroso da foggiano”.
La nuova avventura a Pescara è partita da una telefonata improvvisa: “Ero al mare e mi contattò Zauri. Mi ha fatto capire che sarei stato importante. Il presidente Sebastiani mi aveva cercato anche negli anni scorsi. Stavolta sentivo che era davvero la volta giusta. E ora posso dire di aver trovato un bel gruppo e una società seria“. Galano si è inserito perfettamente nei meccanismi di gioco della squadra abruzzese: dopo 13 partite, i gol fatti sono già otto.
Galano è tornato a essere il “Robben della Capitanata”, soprannome che lo contraddistingue: “Sì, ma più per i capelli dai. Non so chi è stato il primo a chiamarmi così, ma mi fa piacere anche solo ricordare un po’ un fenomeno del genere“. Quella capacità innata di partire da destra e poi saper colpire al momento giusto con il mancino: un vero e proprio marchio di fabbrica dell’olandese.
Galano spera di realizzare il suo sogno di giocare in Serie A e a chi lo accusa di essere discontinuo risponde così: “Mi fa incazzare quando sento dire che manco di continuità. Non è che in giro sono tutti Messi o Ronaldo. A volte vedo che a certi giocatori bastano un paio di buone partite per essere considerati pronti a fare il salto. Io ho 28 anni e non ce l’ho ancora fatta. Ma non perdo la speranza e magari ci arriverò proprio col Pescara“. L’attaccante pugliese fu ad un passo dalla Serie A soprattutto nell’estate del 2018 quando dopo il fallimento del Bari venne preso dal Parma: “Con loro feci tutto il precampionato, ma avevo intuito che non rientravo nei piani. E due giorni prima della fine del mercato, mi dissero che avrei dovuto cercare squadra“.
E così Galano scelse il Foggia, una scelta di pancia e di cuore: “Un capitolo che è andato com’è andato, non pensiamoci più. Anche se ogni domenica chiedo sempre i risultati della D“.
Fonte: gianlucadimarzio.com
Foto: Pagina Facebook Pescara Calcio
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