Il presidente dell’Eca, Andrea Agnelli, aveva chiesto maggiore “calcio europeo che fa bene al gioco, per i tifosi, per la società, per lo sviluppo culturale, sportivo e finanziario” e “più partite europee con qualità sportiva superiore e un contesto più competitivo a tutti i livelli”, senza contare un “sistema piramidale di lega pan europea con continuità e opportunità di crescita dall’interno”.
Ma l’European Leagues non ci sta e il suo presidente, Lars-Christer Olsson, risponde duramente ad Agnelli: “Le nostre leghe e i loro club sono grandi abbastanza da formulare i propri giudizi senza prendere ‘ordini’ dal presidente dell’Eca“.
Olsson ha poi augurato ai club di partecipare a Madrid alla Club Advisory Platform organizzata dall’European Leagues “così che possiate farvi la vostra idea basata su un dibattito aperto, inclusivo e trasparente. Negli ultimi dieci anni tutte le decisioni sullo sviluppo del calcio europeo per club sono state un affare privato fra Eca e Uefa, senza l’inclusione di altri stakeholder. Ora siamo davvero davanti a una nuova era, guidata dalla Uefa, per decisioni che riguardano le competizioni per club post 2024. Proprio per questo abbiamo invitato i club a Madrid per l’avvio di queste discussioni. Il meeting di Madrid è molto importante e daremo a tutti i club l’opportunità di esprimersi”.
Fonte: Corriere dello Sport
Foto: reutersmedia.net
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