Il mio vero stipendio è l’affetto della gente e non il denaro. Per me il loro amore nei miei confronti è la cosa più importante. Amo la Curva Nord: e so quanto loro mi vogliono bene. E ciò mi basta per essere felice

E Lecce, Ernesto Chevanton, non se l’è dimenticato affatto. Da quelle parti non hanno dimenticano del calciatore che accettò uno stipendio di 900 euro al mese pur di giocare per quella maglia.

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La maglia della sua casa adottiva, Lecce. Come non hanno dimenticato di quella volta che volle giocare a tutti i costi la finale play off di Lega Pro con una spalla lussata, per cercare di dare il suo contributo:

“Mister mi faccia entrare!”

“Ma dove vai con quella spalla…”

“Mister ti prego… Devo entrare!”.

Ernesto non riuscita a stare fuori in quel momento. Non voleva abbandonare la nave. Quella volta non andò come sperato ma i suoi gesti, il suo amore per la sua Lecce, non verrà dimenticato.

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“Ho portato le maglie di Monaco, Siviglia, Atalanta e Colon, ma non ho mai tolto la maglia del Lecce, quella è la mia pelle!”

Foto: seo007.info
Dialoghi e aneddoti riportati da “Romanzo Calcistico”.

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